Discarica: "Uniti per la soluzione", la maggioranza si rivolge ai cittadini
Diffusi tramite social i punti salienti dell'azione amministrativa. E con l'invito a partecipare al Consiglio comunale arriva l'apertura a chi manifesterà
venerdì 16 novembre 2018
La discarica di San Pietro Pago, il percolato nelle campagne, la gente che vuol manifestare, la politica che spinge da una parte e dall'altra per propri obiettivi.
Il dibattito a Giovinazzo si è infiammato nelle ultime settimane e adesso fa sentire la sua voce anche la componente di maggioranza, che sinora aveva affidato agli amministratori il compito di contrastare le tesi delle opposizioni.
Nella giornata di ieri, 15 novembre, è stato diffuso via social una sorta di promemoria per informare la popolazione su quanto fatto in relazione alla fase di post gestione del sito di San Pietro Pago, dallo slogan inequivocabile "Uniti per la soluzione".
In quel post viene evidenziato come il "nemico comune" da contrastare sarebbe Daneco, la società che aveva gestito la discarica prima di abbandonarla e di avviarsi al fallimento senza provvedere alla fase successiva alla chiusura che le spettava. Dalla maggioranza sottolineano ancora una volta che sono «oltre 32 milioni di euro» quelli richiesti a Daneco per la chiusura e la rigenerazione di San Pietro Pago; che l'Amministrazione sarebbe intervenuta in maniera tempestiva per la «corretta chiusura», firmando poi un protocollo d'intesa con l'AGER per procedere alla messa in sicurezza del sito; che sono stati ottenuti dalla Regione Puglia 800.000 euro per i primi interventi di messa in sicurezza e che sono stati estratti 1.707.500 litri di percolato.
Dalla maggioranza fanno anche sapere che il Comune di Giovinazzo è candidato ad intercettare fondi per coprire i lotti, progetto poi ammesso al finanziamento di 4,5 milioni di euro, e che vi sono costanti controlli a San Pietro Pago.
La novità di queste ultime ore, oltre all'invito rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare al Consiglio comunale di domattina, risiederebbe in nuovi passaggi amministrativi che potrebbero essere illustrati proprio nella massima assise cittadina.
Da settori vicini all'Amministrazione comunale, infine, si coglie un'apertura verso la manifestazione prevista per domani, 17 novembre, alle 18.30, con partenza dal piazzale antistante la stazione ferroviaria. Non ci sarebbero pregiudizi di sorta, ma viene ritenuto necessario farla precedere dal confronto pubblico nel Consiglio straordinario dell'Auditorium "don Tonino Bello" in modo da far comprendere al più alto numero possibile di cittadini cosa è stato fatto e cosa è in itinere.
Un confronto a cui però si sono già sottratti esponenti di primo piano dei movimenti di opposizione (non i Consiglieri) e alcuni cittadini che rappresentano associazioni, rispedendo al mittente l'invito. Non vi sarebbero le condizioni per confrontarsi e sarebbe invece importante, asseriscono, che gli amministratori dessero risposte rapide ed efficaci al problema percolato nelle campagne. Risposte ormai non più procrastinabili e che non possono essere ostaggio della mera propaganda politica.
Sull'argomento era infine intervenuta ieri l'Azione Cattolica diocesana, che ha auspicato una risoluzione condivisa che abbia come obiettivi primario unicamente il bene dei cittadini e non la lotta tra fazioni politiche.
Il dibattito a Giovinazzo si è infiammato nelle ultime settimane e adesso fa sentire la sua voce anche la componente di maggioranza, che sinora aveva affidato agli amministratori il compito di contrastare le tesi delle opposizioni.
Nella giornata di ieri, 15 novembre, è stato diffuso via social una sorta di promemoria per informare la popolazione su quanto fatto in relazione alla fase di post gestione del sito di San Pietro Pago, dallo slogan inequivocabile "Uniti per la soluzione".
In quel post viene evidenziato come il "nemico comune" da contrastare sarebbe Daneco, la società che aveva gestito la discarica prima di abbandonarla e di avviarsi al fallimento senza provvedere alla fase successiva alla chiusura che le spettava. Dalla maggioranza sottolineano ancora una volta che sono «oltre 32 milioni di euro» quelli richiesti a Daneco per la chiusura e la rigenerazione di San Pietro Pago; che l'Amministrazione sarebbe intervenuta in maniera tempestiva per la «corretta chiusura», firmando poi un protocollo d'intesa con l'AGER per procedere alla messa in sicurezza del sito; che sono stati ottenuti dalla Regione Puglia 800.000 euro per i primi interventi di messa in sicurezza e che sono stati estratti 1.707.500 litri di percolato.
Dalla maggioranza fanno anche sapere che il Comune di Giovinazzo è candidato ad intercettare fondi per coprire i lotti, progetto poi ammesso al finanziamento di 4,5 milioni di euro, e che vi sono costanti controlli a San Pietro Pago.
La novità di queste ultime ore, oltre all'invito rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare al Consiglio comunale di domattina, risiederebbe in nuovi passaggi amministrativi che potrebbero essere illustrati proprio nella massima assise cittadina.
Da settori vicini all'Amministrazione comunale, infine, si coglie un'apertura verso la manifestazione prevista per domani, 17 novembre, alle 18.30, con partenza dal piazzale antistante la stazione ferroviaria. Non ci sarebbero pregiudizi di sorta, ma viene ritenuto necessario farla precedere dal confronto pubblico nel Consiglio straordinario dell'Auditorium "don Tonino Bello" in modo da far comprendere al più alto numero possibile di cittadini cosa è stato fatto e cosa è in itinere.
Un confronto a cui però si sono già sottratti esponenti di primo piano dei movimenti di opposizione (non i Consiglieri) e alcuni cittadini che rappresentano associazioni, rispedendo al mittente l'invito. Non vi sarebbero le condizioni per confrontarsi e sarebbe invece importante, asseriscono, che gli amministratori dessero risposte rapide ed efficaci al problema percolato nelle campagne. Risposte ormai non più procrastinabili e che non possono essere ostaggio della mera propaganda politica.
Sull'argomento era infine intervenuta ieri l'Azione Cattolica diocesana, che ha auspicato una risoluzione condivisa che abbia come obiettivi primario unicamente il bene dei cittadini e non la lotta tra fazioni politiche.