Discarica, PVA: «È disastro ambientale»

Un video dei Consiglieri de Gennaro e Castrignano per denunciare quanto sta accadendo a San Pietro Pago

martedì 6 marzo 2018 8.50
A cura di Gianluca Battista
Cinquantadue secondi in video per continuare una battaglia iniziata diversi mesi fa, ben prima delle Elezioni amministrative del giugno scorso.

I due Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa, Daniele de Gennaro e Vincenzo Castrignano, sono stati nella discarica di San Pietro Pago a documentare quanto sta accadendo (in foto un frame del video presente sulla pagina Facebook del gruppo politico) e per denunciare quello che definiscono un vero e proprio «disastro ambientale». Ve ne diamo conto solo oggi per via del silenzio elettorale imposto alle testate giornalistiche a ridosso della consultazione elettorale.

I due Consiglieri sono stati sabato nei pressi della pozza di percolato già vista altre volte e che potrebbe intaccare la falda acquifera nelle aree circostanti. Si è riformata con le piogge, dopo che l'Amministrazione aveva fatto aspirare il percolato nel mese di novembre.

«Il silenzio che c'è su questa vicenda è clamoroso e drammatico - denuncia Daniele de Gennaro -. Ci avevano detto (gli amminstratori, ndr) che c'era bisogno di fondi e i fondi della Regione sono arrivati, sono arrivati 800mila euro. Ci hanno detto che non si poteva procedere per risolvere il problema sicurezza - ha continuato il Consigliere di PVA - perché c'era bisogno di un protocollo da firmare con l'Agenzia per i rifiuti. Poi siamo andati in Consiglio comunale: quel protocollo è sottoscritto da mesi, ma questa situazione (la grande pozza di percolato, nda) resta drammatica», è la sua chiosa.

Daniele de Gennaro e Vincenzo Castrignano hanno infine sottolineato come i fenomeni di lagunaggio riguardino l'intero perimetro della discarica di San Pietro Pago e chiedono un immediato intervento da parte del Comune di Giovinazzo.

Una situazione che si trascina da mesi, a cui bisognerà trovare una soluzione in tempi rapidi, in accordo con la Regione Puglia stessa. Ma occorre davvero fare presto, perché quei fenomeni di lagunaggio non preannunciano nulla di buono per l'intera area, ormai in dismissione ed in cui non è mai davvero partita una fase di post-gestione.