Discarica, Laricchia: «A che punto sono gli interventi di messa in sicurezza del sito?»
Per la consigliera pentastellata denuncia i «continui fenomeni di lagunaggio di percolato nella discarica e nelle campagne adiacenti»
sabato 1 giugno 2019
«Nonostante la situazione della discarica di Giovinazzo, in località San Pietro Pago, sia sempre più grave, il sito continua a essere completamente abbandonato a se stesso. Sono continui e consistenti i fenomeni di lagunaggio di percolato nella discarica e nelle campagne adiacenti, dove si sono verificati disseccamenti delle piante di ulivo. Perché non sono ancora stati avviati gli interventi di messa in sicurezza?».
È quanto chiede la Consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, in un'interrogazione rivolta all'Assessore regionale all'Ambiente Gianni Stea.
«Malgrado lo stanziamento di somme ingenti dalla Regione Puglia, siamo ancora in un nulla di fatto e concluso. Anzi, come rilevato dagli esposti presentati - continua la consigliera - i lavori di sistemazione del muretto di contenimento, avviati ad aprile e non ancora conclusi, potrebbero ulteriormente amplificare i fenomeni già segnalati di tracimazione del percolato di discarica verso le campagne, nonostante i nuovi interventi di aspirazione del percolato appaltati dal Comune.
Per questo - incalza la pentastellata - chiediamo che sia garantita la costante e regolare aspirazione del percolato, che siano condotte ulteriori analisi dei suoli e della falda delle campagne adiacenti alla discarica, rendendo trasparenti e pubblici i relativi risultati e che venga predisposto un crono-programma che descriva chiaramente gli interventi da attuare per mettere in sicurezza la discarica».
La vicenda risale al 2016, quando la Procura della Repubblica di Bari aveva segnalato "una grave situazione di rischio sanitario e ambientale, con pericolo di incendio e/o deflagrazione presso la discarica", disponendone il sequestro.
Nonostante i primi interventi avviati dal Comune, l'anno scorso con una delibera di Giunta, l'Amministrazione di Giovinazzo, vista la gravità della situazione ambientale e sanitaria della discarica e la complessità della materia, ha manifestato l'incapacità amministrativa e operativa e ha deliberato di demandare alla Regione sia il completamento degli interventi emergenziali sia l'eventuale procedimento di bonifica, compreso l'intervento di messa in sicurezza d'emergenza finanziato dalla Regione nell'ambito dell'avviso pubblico per la bonifica delle aree inquinate.
A seguito di ciò la Regione ha avviato il procedimento di revoca del finanziamento di 4.500.000,00 euro, affidando ad AGER l'esecuzione degli interventi.
«Oggi, ci interessa sapere - sottolinea Laricchia - quali azioni di competenza l'AGER ha attivato per avviare nell'immediato gli interventi di messa in sicurezza di emergenza della discarica; quali interventi, di concerto con il Comune, si vogliano attivare per arginare i consistenti fenomeni di lagunaggio del percolato e ricevere un crono-programma dei controlli e degli interventi. Inoltre - conclude - suggeriamo all'assessorato di condurre ulteriori analisi dei suoli e della falda dei terreni adiacenti al sito e di procedere, successivamente, alla definitiva chiusura della discarica».
È quanto chiede la Consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, in un'interrogazione rivolta all'Assessore regionale all'Ambiente Gianni Stea.
«Malgrado lo stanziamento di somme ingenti dalla Regione Puglia, siamo ancora in un nulla di fatto e concluso. Anzi, come rilevato dagli esposti presentati - continua la consigliera - i lavori di sistemazione del muretto di contenimento, avviati ad aprile e non ancora conclusi, potrebbero ulteriormente amplificare i fenomeni già segnalati di tracimazione del percolato di discarica verso le campagne, nonostante i nuovi interventi di aspirazione del percolato appaltati dal Comune.
Per questo - incalza la pentastellata - chiediamo che sia garantita la costante e regolare aspirazione del percolato, che siano condotte ulteriori analisi dei suoli e della falda delle campagne adiacenti alla discarica, rendendo trasparenti e pubblici i relativi risultati e che venga predisposto un crono-programma che descriva chiaramente gli interventi da attuare per mettere in sicurezza la discarica».
La vicenda risale al 2016, quando la Procura della Repubblica di Bari aveva segnalato "una grave situazione di rischio sanitario e ambientale, con pericolo di incendio e/o deflagrazione presso la discarica", disponendone il sequestro.
Nonostante i primi interventi avviati dal Comune, l'anno scorso con una delibera di Giunta, l'Amministrazione di Giovinazzo, vista la gravità della situazione ambientale e sanitaria della discarica e la complessità della materia, ha manifestato l'incapacità amministrativa e operativa e ha deliberato di demandare alla Regione sia il completamento degli interventi emergenziali sia l'eventuale procedimento di bonifica, compreso l'intervento di messa in sicurezza d'emergenza finanziato dalla Regione nell'ambito dell'avviso pubblico per la bonifica delle aree inquinate.
A seguito di ciò la Regione ha avviato il procedimento di revoca del finanziamento di 4.500.000,00 euro, affidando ad AGER l'esecuzione degli interventi.
«Oggi, ci interessa sapere - sottolinea Laricchia - quali azioni di competenza l'AGER ha attivato per avviare nell'immediato gli interventi di messa in sicurezza di emergenza della discarica; quali interventi, di concerto con il Comune, si vogliano attivare per arginare i consistenti fenomeni di lagunaggio del percolato e ricevere un crono-programma dei controlli e degli interventi. Inoltre - conclude - suggeriamo all'assessorato di condurre ulteriori analisi dei suoli e della falda dei terreni adiacenti al sito e di procedere, successivamente, alla definitiva chiusura della discarica».