Discarica, l’Assessore Sannicandro risponde al Comitato per la Salute Pubblica
L'Amministrazione comunale : «Ci occupiamo di cose concrete»
venerdì 17 luglio 2015
10.00
Discarica di San Pietro Pago e raccolta differenziata ancora al centro del dibattito politico. Il comitato "Per la Salute Pubblica - No alla discarica", qualche giorno addietro aveva chiesto all'Amministrazione comunale chiarimenti sulla gestione della discarica stessa e sull'intero ciclo dei rifiuti, in una nota che riportava alcune rimostranze sulle funzionalità della discarica, utilizzata da oltre 30 anni e le cui ultime autorizzazioni regionali risalgono al 2008, ipotizzando responsabilità da parte dell'Amministrazione guidata dal Sindaco, Tommaso Depalma.
Pronta è giunta la replica di Palazzo di Città, con l'Assessore al ramo, Elio Sannicandro, che ha chiarito alcuni aspetti.
«Mentre questo Comitato continua a rimestare la realtà - scrive Sannicandro - stravolgendo fatti e date con l'unico obiettivo di screditare l'Amministrazione, noi ci occupiamo di cose concrete sia in campo ambientale sia in campo sociale ed economico. Infatti, in tema di rifiuti urbani - precisa la nota - stiamo procedendo a completare la gara in seno all'ARO (in cui Giovinazzo ha avuto un ruolo molto attivo e propositivo), per cambiare gestore nella raccolta rifiuti urbani, ma soprattutto per migliorare il sistema di raccolta differenziata e svilupparlo nelle forme più innovative. Non a caso la gara di appalto - si evidenzia - ha recepito in pieno tutte le direttive verdi del Ministero per l'Ambiente, al fine di garantire la sostenibilità ambientale e la correttezza etica del servizio».
«Inoltre - precisano in maniera netta dall'Amministrazione - in attesa di cambiare radicalmente il sistema di raccolta rifiuti e la gestione del servizio, ci stiamo preoccupando di incrementare la raccolta differenziata, promuovendo l'educazione e la sensibilizzazione della popolazione (partendo dalle Scuole e dagli eventi pubblici in programma nel periodo estivo) ed utilizzando anche le risorse ottenute attraverso l'ecotassa ottenuta grazie ai risultati riportati nel 2014».
«Sempre in campo ambientale - si sottolinea nella missiva giuntaci in redazione - abbiamo concretamente avviato i lavori di bonifica della lama Castello e dell'area delle ex Ferriere a testimonianza dell'obiettivo principale di migliorare la qualità ambientale di Giovinazzo. Quindi - rimarca l'Amministrazione - sono stati assegnati i lavori per la sistemazione e protezione della costa sul lungomare di Ponente e i lavori di riqualificazione del lungomare di Levante intorno al centro storico».
Poi l'affondo relativo alla discarica : «Per quanto riguarda la discarica di San Pietro Pago (che è stata in funzione fin dagli anni '70) è noto che l'attività di smaltimento è cessata dal mese di gennaio a seguito dell'ordinanza sindacale di revoca. È altrettanto noto - si evidenzia - che l'abbancamento di rifiuti sul sesto lotto è iniziata nel 2007 ed è stata più volte prorogata con ordinanze della Regione Puglia (a firma di Niki Vendola) ed è definitivamente cessata nell'ottobre 2014 ad esaurimento dei volumi autorizzati. Tutte le attività della discarica, comprese quelle riguardanti il sesto lotto, si riferiscono a decisioni ed autorizzazioni regionali che risalgono al 2007-2008 e successive ordinanze in fase di emergenza (sempre a firma del presidente regionale) che vanno dal 2010 al 2013 senza alcuna condivisione o responsabilità dell'attuale Amministrazione comunale (contrariamente a quanto insinuato falsamente nel comunicato)».
Infine la chiosa definitiva: «L'attività di abbancamento dei rifiuti in discarica è cessata definitivamente - scrive Elio Sannicandro - nonostante sia ancora in corso una richiesta di riprofilatura di vecchi abbancamenti (I, II e III lotto) da parte della Daneco e le relative procedure sono tuttora pendenti presso l'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia (Ente competente in tema di rifiuti insieme all'ATO Bari) e si dovrebbe concludere negativamente in relazione ai pareri negativi fin qui riscontrati. Il Rup ed il neodirigente tecnico del Comune - viene chiarito nella missiva - hanno richiesto formalmente l'avvio delle procedure di chiusura della discarica e delle attività di gestione del sito post-discarica. Tali attività devono essere controllate e autorizzate dagli Uffici regionali e dall'ARPA».
«Pertanto - concludono -, contrariamente a quanto affermato, il Comune di Giovinazzo ha svolto coscienziosamente e correttamente i propri compiti con coerenza e impegno seguendo le regole e rapportandosi con gli enti competenti (per legge) alla gestione dei rifiuti ed all'autorizzazione dei servizi in discarica ovvero l'ATO Bari e gli Uffici Ambientali della Regione Puglia».
Pronta è giunta la replica di Palazzo di Città, con l'Assessore al ramo, Elio Sannicandro, che ha chiarito alcuni aspetti.
«Mentre questo Comitato continua a rimestare la realtà - scrive Sannicandro - stravolgendo fatti e date con l'unico obiettivo di screditare l'Amministrazione, noi ci occupiamo di cose concrete sia in campo ambientale sia in campo sociale ed economico. Infatti, in tema di rifiuti urbani - precisa la nota - stiamo procedendo a completare la gara in seno all'ARO (in cui Giovinazzo ha avuto un ruolo molto attivo e propositivo), per cambiare gestore nella raccolta rifiuti urbani, ma soprattutto per migliorare il sistema di raccolta differenziata e svilupparlo nelle forme più innovative. Non a caso la gara di appalto - si evidenzia - ha recepito in pieno tutte le direttive verdi del Ministero per l'Ambiente, al fine di garantire la sostenibilità ambientale e la correttezza etica del servizio».
«Inoltre - precisano in maniera netta dall'Amministrazione - in attesa di cambiare radicalmente il sistema di raccolta rifiuti e la gestione del servizio, ci stiamo preoccupando di incrementare la raccolta differenziata, promuovendo l'educazione e la sensibilizzazione della popolazione (partendo dalle Scuole e dagli eventi pubblici in programma nel periodo estivo) ed utilizzando anche le risorse ottenute attraverso l'ecotassa ottenuta grazie ai risultati riportati nel 2014».
«Sempre in campo ambientale - si sottolinea nella missiva giuntaci in redazione - abbiamo concretamente avviato i lavori di bonifica della lama Castello e dell'area delle ex Ferriere a testimonianza dell'obiettivo principale di migliorare la qualità ambientale di Giovinazzo. Quindi - rimarca l'Amministrazione - sono stati assegnati i lavori per la sistemazione e protezione della costa sul lungomare di Ponente e i lavori di riqualificazione del lungomare di Levante intorno al centro storico».
Poi l'affondo relativo alla discarica : «Per quanto riguarda la discarica di San Pietro Pago (che è stata in funzione fin dagli anni '70) è noto che l'attività di smaltimento è cessata dal mese di gennaio a seguito dell'ordinanza sindacale di revoca. È altrettanto noto - si evidenzia - che l'abbancamento di rifiuti sul sesto lotto è iniziata nel 2007 ed è stata più volte prorogata con ordinanze della Regione Puglia (a firma di Niki Vendola) ed è definitivamente cessata nell'ottobre 2014 ad esaurimento dei volumi autorizzati. Tutte le attività della discarica, comprese quelle riguardanti il sesto lotto, si riferiscono a decisioni ed autorizzazioni regionali che risalgono al 2007-2008 e successive ordinanze in fase di emergenza (sempre a firma del presidente regionale) che vanno dal 2010 al 2013 senza alcuna condivisione o responsabilità dell'attuale Amministrazione comunale (contrariamente a quanto insinuato falsamente nel comunicato)».
Infine la chiosa definitiva: «L'attività di abbancamento dei rifiuti in discarica è cessata definitivamente - scrive Elio Sannicandro - nonostante sia ancora in corso una richiesta di riprofilatura di vecchi abbancamenti (I, II e III lotto) da parte della Daneco e le relative procedure sono tuttora pendenti presso l'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia (Ente competente in tema di rifiuti insieme all'ATO Bari) e si dovrebbe concludere negativamente in relazione ai pareri negativi fin qui riscontrati. Il Rup ed il neodirigente tecnico del Comune - viene chiarito nella missiva - hanno richiesto formalmente l'avvio delle procedure di chiusura della discarica e delle attività di gestione del sito post-discarica. Tali attività devono essere controllate e autorizzate dagli Uffici regionali e dall'ARPA».
«Pertanto - concludono -, contrariamente a quanto affermato, il Comune di Giovinazzo ha svolto coscienziosamente e correttamente i propri compiti con coerenza e impegno seguendo le regole e rapportandosi con gli enti competenti (per legge) alla gestione dei rifiuti ed all'autorizzazione dei servizi in discarica ovvero l'ATO Bari e gli Uffici Ambientali della Regione Puglia».