Discarica in contrada Pappalettere
Rifiuti di ogni tipo abbandonati in una strada vicinale parallela alla strada statale 16 bis
lunedì 22 settembre 2014
16.00
Una discarica di rifiuti lungo una strada vicinale, parallela alla carreggiata sud della strada statale 16. È quanto abbiamo rinvenuto nel nostro giro per raccontarvi i danni alle coltivazioni derivate dalle precipitazioni anomale settembrine.
Siamo ancora in contrada Pappalettere, la stessa colpita dalla grandine che ha colpitogli uliveti. Al di sotto di una piazzola di sosta, tra l'altro delimitata da dissuasori gommati e quindi non utilizzabile, abbondano rifiuti di ogni tipo. Ce n'è per tutti i gusti: dai televisori abbandonati, a legno verniciato derivante da mobili, passando a contenitori e bottiglie di plastica e vetro, fino ad arrivare a grossi pneumatici abbandonati in zona con ogni probabilità da camionisti. E se il quadro non fosse completo, ecco comparire due sacchetti da sub pieni di molluschi, probabilmente pescati di frodo, oltre a rifiuti urbani di ogni sorta. Presenti in zona, quando ci hanno accompagnato gli agricoltori del posto, anche le tracce di un rogo, forse di plastica. Oltre all'olezzo, è l'effetto visivo che non piace affatto, a qualche metro dalle coltivazioni private. Più avanti, altri contadini stavano ripulendo un'altra zona, anch'essa presa di mira come discarica abusiva. «Spesso - ci hanno confidato - abbiamo segnalato la cosa, ma gli esiti sono stati scarsi». E poi, nonostante la buona volontà delle forze dell'ordine, l'inciviltà continua a regnare sovrana. Quasi come se ci volesse un pubblico ufficiale per ciascun cittadino che trasgredisce le regole.
Desolante spettacolo in un agro già colpito duramente dagli agenti atmosferici. Ma se la grandine lascia impotenti per un raccolto che se ne va, i rifiuti abbandonati trasmettono rabbia in chi ancora crede che il rispetto per l'ambiente sia un valore fondamentale da preservare ad ogni costo.
Siamo ancora in contrada Pappalettere, la stessa colpita dalla grandine che ha colpitogli uliveti. Al di sotto di una piazzola di sosta, tra l'altro delimitata da dissuasori gommati e quindi non utilizzabile, abbondano rifiuti di ogni tipo. Ce n'è per tutti i gusti: dai televisori abbandonati, a legno verniciato derivante da mobili, passando a contenitori e bottiglie di plastica e vetro, fino ad arrivare a grossi pneumatici abbandonati in zona con ogni probabilità da camionisti. E se il quadro non fosse completo, ecco comparire due sacchetti da sub pieni di molluschi, probabilmente pescati di frodo, oltre a rifiuti urbani di ogni sorta. Presenti in zona, quando ci hanno accompagnato gli agricoltori del posto, anche le tracce di un rogo, forse di plastica. Oltre all'olezzo, è l'effetto visivo che non piace affatto, a qualche metro dalle coltivazioni private. Più avanti, altri contadini stavano ripulendo un'altra zona, anch'essa presa di mira come discarica abusiva. «Spesso - ci hanno confidato - abbiamo segnalato la cosa, ma gli esiti sono stati scarsi». E poi, nonostante la buona volontà delle forze dell'ordine, l'inciviltà continua a regnare sovrana. Quasi come se ci volesse un pubblico ufficiale per ciascun cittadino che trasgredisce le regole.
Desolante spettacolo in un agro già colpito duramente dagli agenti atmosferici. Ma se la grandine lascia impotenti per un raccolto che se ne va, i rifiuti abbandonati trasmettono rabbia in chi ancora crede che il rispetto per l'ambiente sia un valore fondamentale da preservare ad ogni costo.