Discarica, il comitato Per la Salute Pubblica chiede nuove risposte
Riceviamo e pubblichiamo
martedì 21 luglio 2015
00.16
Quanto ancora si dovrà parlare e scrivere della discarica di San Pietro Pago a Giovinazzo?
Immaginiamo tanto, visto che i toni non accennano ad abbassarsi. Ci ha scritto nuovamente il comitato "Per la Salute Pubblica - No alla discarica", controreplicando ad una nota giuntaci la scorsa settimana per mano dell'Assessore al ramo, Elio Sannicandro. Riceviamo e pubblichiamo la missiva, ma chiunque fosse interessato potrà replicare nuovamente se lo riterrà opportuno.
«L'Assessore Sannicandro, rispondendo a precisi interrogativi posti dal comitato sulla gestione della discarica di San Pietro Pago e sui procedimenti di autorizzazione in atto, accusa il comitato di stravolgere fatti e date con il solo scopo di screditare l'Amministrazione. Posizione che trova la piena condivisione del Sindaco Depalma, che nel suo post su Facebook sottolinea soddisfatto l'importanza di questa risposta anche a "chi vive di pretesti e attraverso le allusioni e le mezze parole, vuole creare discredito a prescindere".
Peccato che, ancora una volta, Sindaco ed Assessore al ramo, dimostrino di non avere cognizione, dei fatti riguardanti l'impianto giovinazzese. Un breve passaggio in Ufficio Tecnico, di riscontro alle nostre osservazioni, avrebbe consentito loro di prendere atto della documentazione esistente ed evitato l'ennesima figuraccia.
Sopperiamo a quella che a noi appare una consapevole "ignoranza" ricordando loro che la prima autorizzazione alla realizzazione di una discarica di rifiuti solidi urbani in località San Pietro Pago non risale agli anni '70, come maldestramente sostenuto, ma al 01 agosto 1988, data in cui fu rilasciata alla Società Ecologica Pugliese s.r.l..
Ricordiamo ancora all'assessore Sannicandro che l'abbancamento di rifiuti sul VI lotto non è affatto iniziata, come Lui sostiene, nel 2007 (ma da quale fonte attinge queste informazioni???), ma molto dopo. Infatti, il 24 settembre 2009 il Consiglio Comunale di Giovinazzo si espresse favorevolmente per l'AIA dell'impianto transitorio di trattamento e smaltimento dei RSU (complessivamente costituito dalla piattaforma di trattamento meccanico biologico e annessa discarica di servizio soccorso I, II, III) e per la realizzazione del VI lotto in quanto funzionale alla prosecuzione all'esercizio del medesimo sistema impiantistico transitorio.
In data 13 ottobre 2009 con DD 507 la Regione Puglia rilasciò provvedimento congiunto VIA/AIA – IPPC a favore della Daneco Impianti per l'allestimento del VI lotto e con delibera di giunta regionale n. 2531 del 18 dicembre 2009 fu approvata la variante urbanistica. Come vede, Assessore Sannicandro, è Lei che stravolge fatti e date e non il comitato che si è sempre preoccupato di menzionare fatti certi, riscontrabili e documentati.
Duole constatare che, ancora una volta, nelle risposte dell'Amministrazione riscontriamo superficialità, pregiudizio, tentativo di screditare, di sottrarsi alle risposte o dare risposte a domande non poste, di fare cattiva propaganda stravolgendo i fatti reali.
Precisiamo che il comitato non ha chiesto al Sindaco informazioni sulla gara relativa al nuovo sistema di raccolta in seno all'Aro, né su come il nostro Comune si stia preoccupando di incrementare la raccolta differenziata, né tantomeno informazioni sull'avvio dei lavori di bonifica di lama Castello. Non ha neppure mai affermato che ora si stiano abbancando rifiuti sui lotti I, II e III.
Assessore Sannicandro, se il suo voleva essere un intervento di risposta al comitato, deve prendere atto che gran parte, se non tutte, le sue precisazioni sono "fuori traccia". [...] non creda di poter mescolare le carte, dando risposte evasive e false, pensando di mettere così a tacere quattro sprovveduti alle prime armi. L'esperienza del 9 gennaio scorso avrebbe dovuto già insegnarle qualcosa.
Riproponiamo pertanto, sperando di essere più chiari ed inequivocabili, i nostri interrogativi nella benevola speranza che questa volta ci si risponda senza inutili orpelli propagandistici e con fatti certi e documentabili. Quando si arriverà alle fasi di chiusura e post chiusura definitiva della discarica vista l'ennesima richiesta di copertura e rimodellamento dei profili finali da parte della Daneco?
Dal momento che il Comune di Giovinazzo, proprietario della discarica, partecipa alle varie Conferenze di Servizio propedeutiche alla definizione delle autorizzazioni richieste dal gestore Daneco a nome di chi parla il Sindaco di Giovinazzo in quelle sedi? Suo personale? Della sua maggioranza?
Di un Consiglio comunale, espressione della volontà cittadina, ma mai interpellato, contrariamente al passato quando il Sindaco dell'epoca ricevette un chiaro mandato con le delibere 38 e 39 del 24 settembre 2009?
La convenzione tra il Comune di Giovinazzo e Daneco Impianti giusto contratto n. 60387 del 26 settembre 2003, disciplina le modalità concessorie per l'impianto provvisorio di trattamento meccanico biologico e annessa discarica di servizio e soccorso. Su quali basi l'impianto transitorio continua a funzionare?
Qual è la posizione dell'Amministrazione sul procedimento per il riesame dell'AIA rilasciata con DD 507 del 13 ottobre 2009 per la parte relativa all'impianto di trattamento meccanico biologico provvisorio presentato da Daneco in data 14 maggio 2015?
Cosa fa il Sindaco Depalma? Sta solo a guardare per poi dire che le decisioni cascano dall'alto ed a lui non rimane altro che dar seguito a provvedimenti decisi altrove? Ricordiamo che il Comune di Giovinazzo è proprietario della discarica e rappresentante dell'intera città e non vi può essere confusione tra i due ruoli.
Approfittando dell'occasione offertaci da questa replica, gradiremmo inoltre conoscere le motivazioni che hanno portato alla soppressione della voce relativa all'impianto complesso di biostabilizzazione e discarica di servizio e soccorso" (costo preventivato di poco superiore a 40 milioni di euro) dal nuovo programma triennale 2015/17 dei lavori pubblici.
Si tratta di una rimozione di ordine puramente tecnico (non era necessario esplicitarla perché faceva già parte del programma triennale precedente) o ci sono altre motivazioni? Aspettiamo dai nostri rappresentanti risposte e fatti limpidi e netti».
Immaginiamo tanto, visto che i toni non accennano ad abbassarsi. Ci ha scritto nuovamente il comitato "Per la Salute Pubblica - No alla discarica", controreplicando ad una nota giuntaci la scorsa settimana per mano dell'Assessore al ramo, Elio Sannicandro. Riceviamo e pubblichiamo la missiva, ma chiunque fosse interessato potrà replicare nuovamente se lo riterrà opportuno.
«L'Assessore Sannicandro, rispondendo a precisi interrogativi posti dal comitato sulla gestione della discarica di San Pietro Pago e sui procedimenti di autorizzazione in atto, accusa il comitato di stravolgere fatti e date con il solo scopo di screditare l'Amministrazione. Posizione che trova la piena condivisione del Sindaco Depalma, che nel suo post su Facebook sottolinea soddisfatto l'importanza di questa risposta anche a "chi vive di pretesti e attraverso le allusioni e le mezze parole, vuole creare discredito a prescindere".
Peccato che, ancora una volta, Sindaco ed Assessore al ramo, dimostrino di non avere cognizione, dei fatti riguardanti l'impianto giovinazzese. Un breve passaggio in Ufficio Tecnico, di riscontro alle nostre osservazioni, avrebbe consentito loro di prendere atto della documentazione esistente ed evitato l'ennesima figuraccia.
Sopperiamo a quella che a noi appare una consapevole "ignoranza" ricordando loro che la prima autorizzazione alla realizzazione di una discarica di rifiuti solidi urbani in località San Pietro Pago non risale agli anni '70, come maldestramente sostenuto, ma al 01 agosto 1988, data in cui fu rilasciata alla Società Ecologica Pugliese s.r.l..
Ricordiamo ancora all'assessore Sannicandro che l'abbancamento di rifiuti sul VI lotto non è affatto iniziata, come Lui sostiene, nel 2007 (ma da quale fonte attinge queste informazioni???), ma molto dopo. Infatti, il 24 settembre 2009 il Consiglio Comunale di Giovinazzo si espresse favorevolmente per l'AIA dell'impianto transitorio di trattamento e smaltimento dei RSU (complessivamente costituito dalla piattaforma di trattamento meccanico biologico e annessa discarica di servizio soccorso I, II, III) e per la realizzazione del VI lotto in quanto funzionale alla prosecuzione all'esercizio del medesimo sistema impiantistico transitorio.
In data 13 ottobre 2009 con DD 507 la Regione Puglia rilasciò provvedimento congiunto VIA/AIA – IPPC a favore della Daneco Impianti per l'allestimento del VI lotto e con delibera di giunta regionale n. 2531 del 18 dicembre 2009 fu approvata la variante urbanistica. Come vede, Assessore Sannicandro, è Lei che stravolge fatti e date e non il comitato che si è sempre preoccupato di menzionare fatti certi, riscontrabili e documentati.
Duole constatare che, ancora una volta, nelle risposte dell'Amministrazione riscontriamo superficialità, pregiudizio, tentativo di screditare, di sottrarsi alle risposte o dare risposte a domande non poste, di fare cattiva propaganda stravolgendo i fatti reali.
Precisiamo che il comitato non ha chiesto al Sindaco informazioni sulla gara relativa al nuovo sistema di raccolta in seno all'Aro, né su come il nostro Comune si stia preoccupando di incrementare la raccolta differenziata, né tantomeno informazioni sull'avvio dei lavori di bonifica di lama Castello. Non ha neppure mai affermato che ora si stiano abbancando rifiuti sui lotti I, II e III.
Assessore Sannicandro, se il suo voleva essere un intervento di risposta al comitato, deve prendere atto che gran parte, se non tutte, le sue precisazioni sono "fuori traccia". [...] non creda di poter mescolare le carte, dando risposte evasive e false, pensando di mettere così a tacere quattro sprovveduti alle prime armi. L'esperienza del 9 gennaio scorso avrebbe dovuto già insegnarle qualcosa.
Riproponiamo pertanto, sperando di essere più chiari ed inequivocabili, i nostri interrogativi nella benevola speranza che questa volta ci si risponda senza inutili orpelli propagandistici e con fatti certi e documentabili. Quando si arriverà alle fasi di chiusura e post chiusura definitiva della discarica vista l'ennesima richiesta di copertura e rimodellamento dei profili finali da parte della Daneco?
Dal momento che il Comune di Giovinazzo, proprietario della discarica, partecipa alle varie Conferenze di Servizio propedeutiche alla definizione delle autorizzazioni richieste dal gestore Daneco a nome di chi parla il Sindaco di Giovinazzo in quelle sedi? Suo personale? Della sua maggioranza?
Di un Consiglio comunale, espressione della volontà cittadina, ma mai interpellato, contrariamente al passato quando il Sindaco dell'epoca ricevette un chiaro mandato con le delibere 38 e 39 del 24 settembre 2009?
La convenzione tra il Comune di Giovinazzo e Daneco Impianti giusto contratto n. 60387 del 26 settembre 2003, disciplina le modalità concessorie per l'impianto provvisorio di trattamento meccanico biologico e annessa discarica di servizio e soccorso. Su quali basi l'impianto transitorio continua a funzionare?
Qual è la posizione dell'Amministrazione sul procedimento per il riesame dell'AIA rilasciata con DD 507 del 13 ottobre 2009 per la parte relativa all'impianto di trattamento meccanico biologico provvisorio presentato da Daneco in data 14 maggio 2015?
Cosa fa il Sindaco Depalma? Sta solo a guardare per poi dire che le decisioni cascano dall'alto ed a lui non rimane altro che dar seguito a provvedimenti decisi altrove? Ricordiamo che il Comune di Giovinazzo è proprietario della discarica e rappresentante dell'intera città e non vi può essere confusione tra i due ruoli.
Approfittando dell'occasione offertaci da questa replica, gradiremmo inoltre conoscere le motivazioni che hanno portato alla soppressione della voce relativa all'impianto complesso di biostabilizzazione e discarica di servizio e soccorso" (costo preventivato di poco superiore a 40 milioni di euro) dal nuovo programma triennale 2015/17 dei lavori pubblici.
Si tratta di una rimozione di ordine puramente tecnico (non era necessario esplicitarla perché faceva già parte del programma triennale precedente) o ci sono altre motivazioni? Aspettiamo dai nostri rappresentanti risposte e fatti limpidi e netti».