Discarica Giovinazzo: superati i limiti di contaminazione di mercurio e ferro nella falda
Insorge PrimaVera Alternativa: «Tutto questo è inaccettabile!»
lunedì 20 settembre 2021
«Nella determina dirigenziale n. 148/2021, da poco pubblicata in albo pretorio, leggiamo una notizia molto preoccupante: nella discarica di San Pietro Pago, nel mese di Luglio (2 mesi fa!) l'Arpa Puglia ha accertato il superamento delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee di mercurio e ferro! Si tratta di una situazione grave, che si aggiunge alle tante criticità già esistenti nel sito, completamente abbandonato e senza gestore da ormai 5 anni!».
Ad accendere i riflettori sulla situazione nel sito giovinazzese è ancora una volta PrimaVera Alternativa che attacca senza mezzi termini la Giunta guidata da Tommaso Depalma, con Michele Sollecito e Gaetano Depalo al suo fianco «impegnata - si legge nella nota - in spregiudicati balletti per garantirsi la sopravvivenza politica e le relative indennità» e che «colposamente nasconde alla cittadinanza fatti così importanti per la salute pubblica e la salubrità dell'ambiente!».
«Ancora una volta, sull'ennesima emergenza ambientale in atto in discarica, siamo costretti a sostituirci a coloro che avrebbero l'obbligo di informare i giovinazzesi su temi fondamentali. Ancora una volta siamo costretti a denunciare con vigore e fermezza la sottovalutazione da parte dell'amministrazione di un problema così grave: pur dinanzi ad una potenziale contaminazione della falda, hanno impiegato ben 50 giorni per rispondere alla richiesta di Arpa Puglia di assistenza logistica agli ulteriori campionamenti! Tutto questo è inaccettabile!», tuonano da PVA.
Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino hanno richiesto l'accesso alla documentazione completa trasmessa il 9 luglio scorso dall'Arpa. In quelle carte, ricordano dal direttivo guidato da Girolamo Capurso, si «attesta il superamento delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee, occultata da questa amministrazione, su cui vi terremo costantemente informati.
A rischio - rimarcano - di essere ancora una volta denunciati per procurato allarme, continueremo a tenere alta l'attenzione su questa emergenza ambientale, sino a quando non verranno attuati interventi definitivi e risolutivi. Restiamo allibiti di fronte ad una amministrazione che si mobilita con tanto di fanfare per le cacche dei cani, e invece tace e nasconde i dati sugli inquinamenti della falda da metalli pericolosissimi per la salute umana», è la dura ed amara conclusione del movimento civico di sinistra.
Una situazione su cui è opportuno che Palazzo di Città faccia subito chiarezza, raccontando cosa è accaduto nei mesi estivi e quali siano le prospettive nel medio termine per riuscire a gestire un sito che resta il più grande problema a Giovinazzo.
Ad accendere i riflettori sulla situazione nel sito giovinazzese è ancora una volta PrimaVera Alternativa che attacca senza mezzi termini la Giunta guidata da Tommaso Depalma, con Michele Sollecito e Gaetano Depalo al suo fianco «impegnata - si legge nella nota - in spregiudicati balletti per garantirsi la sopravvivenza politica e le relative indennità» e che «colposamente nasconde alla cittadinanza fatti così importanti per la salute pubblica e la salubrità dell'ambiente!».
«Ancora una volta, sull'ennesima emergenza ambientale in atto in discarica, siamo costretti a sostituirci a coloro che avrebbero l'obbligo di informare i giovinazzesi su temi fondamentali. Ancora una volta siamo costretti a denunciare con vigore e fermezza la sottovalutazione da parte dell'amministrazione di un problema così grave: pur dinanzi ad una potenziale contaminazione della falda, hanno impiegato ben 50 giorni per rispondere alla richiesta di Arpa Puglia di assistenza logistica agli ulteriori campionamenti! Tutto questo è inaccettabile!», tuonano da PVA.
Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino hanno richiesto l'accesso alla documentazione completa trasmessa il 9 luglio scorso dall'Arpa. In quelle carte, ricordano dal direttivo guidato da Girolamo Capurso, si «attesta il superamento delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee, occultata da questa amministrazione, su cui vi terremo costantemente informati.
A rischio - rimarcano - di essere ancora una volta denunciati per procurato allarme, continueremo a tenere alta l'attenzione su questa emergenza ambientale, sino a quando non verranno attuati interventi definitivi e risolutivi. Restiamo allibiti di fronte ad una amministrazione che si mobilita con tanto di fanfare per le cacche dei cani, e invece tace e nasconde i dati sugli inquinamenti della falda da metalli pericolosissimi per la salute umana», è la dura ed amara conclusione del movimento civico di sinistra.
Una situazione su cui è opportuno che Palazzo di Città faccia subito chiarezza, raccontando cosa è accaduto nei mesi estivi e quali siano le prospettive nel medio termine per riuscire a gestire un sito che resta il più grande problema a Giovinazzo.