Discarica, Decaro e Vendola ci saranno al Consiglio Comunale?

La loro presenza fondamentale per un confronto completo

giovedì 8 gennaio 2015 9.50
A cura di Gianluca Battista
Uno è il neo-sindaco della Città Metropolitana che comprende anche Giovinazzo. L'altro il Governatore della Regione Puglia in scadenza di mandato. Antonio Decaro e Nichi Vendola non possono mancare al Consiglio Comunale monotematico sull'ampliamento eventuale della discarica di San Pietro Pago.

Non possono farlo perché, ben al di là degli steccati ideologici e delle difese d'ufficio dei loro partiti, sono parte in causa nella questione. Anzi, sono forse i due principali protagonisti insieme al sindaco Tommaso Depalma. Il primo, Decaro, si è insediato ieri al vertice del nuovo soggetto amministrativo, denunciando anche pubblicamente i tanti interrogativi sul funzionamento della macchina burocratica che è passata da Francesco Schittulli, presidente della dismessa Provincia di Bari, sotto il suo coordinamento. «È l'inizio di un nuovo percorso del nostro territorio, per cui dobbiamo camminare molto velocemente - ha dichiarato l'attuale primo cittadino barese -. Per questo voglio assicurare una cosa: in questi mesi non mi occuperò di deleghe e nomine per gli enti partecipati, ora è tempo di concentrarsi solo sul funzionamento della nuova macchina amministrativa, perché il passaggio burocratico non danneggi in nessun modo i cittadini a partire dai servizi nei comuni su scuole e strade, le deleghe fondamentali in capo alla Città Metropolitana».

E siccome il problema rifiuti è di primaria importanza, da qui parte la legittima domanda di molti giovinazzesi: Decaro ci sarà in Consiglio Comunale a Giovinazzo venerdì mattina? Gli scettici raccontano di suoi impegni a Roma, dove è volato proprio per rassicurazioni governative circa il ruolo dell'ente che ha iniziato a presiedere. Tornerà in Puglia in tempo? Perché, a ben guardare, Antonio Decaro è anche il presidente di quella assemblea Ato che ha deliberato a favore di un allargamento della discarica giovinazzese e, secondo i bene informati, è uno dei maggiori sponsor della risoluzione, sebbene si sia affrettato a dire di voler incontrare in questi giorni gli esponenti del comitato sceso in piazza il 3 gennaio. Le pressioni nei suoi confronti arrivano anche dal V Municipio barese, quello che comprende Santo Spirito e Palese, in cui la gente sta iniziando a mugugnare e non poco, poiché le esalazioni della discarica di San Pietro Pago arrivano forti quando la ventilazione proviene dall'entroterra.

Intanto il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, ha fatto sapere dal suo profilo facebook che ha inviato una nuova missiva a Nichi Vendola. Lo vorrebbe presente in Consiglio Comunale. «Alla luce di tutte le obiezioni segnalate durante la manifestazione del 3 gennaio - ha scritto - e delle tante firme raccolte per annullare la mia ordinanza, credo sia giusto far comprendere al presidente che sarebbe molto utile la sua presenza». Che si tratti di un'apertura di Depalma? In tanti lo sperano, come sperano che vi sia la presenza del presidente, che ben conosce questo territorio e che dovrà anch'egli spiegare il suo operato con sei ordinanze che hanno spinto nella direzione di un ampliamento. In troppi, anche a Giovinazzo, hanno fatto finta di nulla, più per convenienza politica che per altro, ma anche lui è, come Decaro e Depalma, un protagonista assoluto della vicenda.

Se il sindaco di Bari e Vendola non ci saranno durante l'assemblea pubblica, che almeno facciano conoscere il loro punto di vista inviando loro rappresentanti. I cittadini meritano rispetto massimo e chiarimenti da tutti gli esponenti politici coinvolti nell'intricata vicenda. Lo si deve soprattutto a coloro i quali hanno avuto il coraggio di far sentire la loro voce senza bandiere.