Discarica, arrivata al Comune la notifica del sequestro

Ecco le motivazioni e le dichiarazioni del Sindaco Depalma

giovedì 12 maggio 2016 18.38
È stato notificato ieri, al Comune, il verbale di sequestro redatto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari in base ad una ispezione, condotta lo scorso 21 aprile dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, nella discarica di Giovinazzo sita in località San Pietro Pago.

In seguito all'ispezione, da quanto si evince dal verbale, sono stati posti sotto sequestro preventivo i lotti I, II, III e VI.

Gli ispettori hanno proceduto con una visita conoscitiva all'interno dell'impianto. Giunti ad una zona della discarica, sul lato sud ovest, posta al confine con terreni agricoli, hanno rinvenuto una fossa allagata da liquido verosimilmente definibile percolato dove era semi immersa una pompa di aspirazione. Da una pozza sul terreno sono stati prelevati campioni del liquido affiorante per accertamenti analitici.

Altra analoga operazione di prelievo è stata condotta su liquido contenuto all'interno di una cisterna di stoccaggio collocata nell'area di stoccaggio percolato.

«Alla luce di quanto innanzi, prospettandosi reale pericolo di dispersione sul suolo e nel sottosuolo di rifiuti liquidi costituiti presumibilmente da percolato di discarica, si dà atto di procedere al sequestro dell'area discarica relativamente ai lotti I, II, III e VI - si legge nella notifica -. Vengono applicati tre cartelli ammonitori di sequestro e nominato un custode al fine di garantire la custodia dell'impianto nonché le necessarie attività di gestione percolato e biogas e salvaguardia e sicurezza».

«Confidiamo nel lavoro del Corpo Forestale in merito alle analisi che sta svolgendo per la tutela del nostro territorio - commenta il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma -. Siamo fortemente preoccupati per quanto accaduto e, soprattutto, se si dovesse confermare la presenza di percolato in modo del tutto incontrollato all'interno del sito».

«Tuttavia, mi pare opportuno segnalare - continua - che l'attività in discarica è totalmente ferma, da oltre un anno, per quel che riguarda il conferimento dei rifiuti e che l'attività dell'impianto di trattamento dei rifiuti è invece ferma dal 10 febbraio scorso».

«Aggiungo, infine, che i risultati delle periodiche analisi di monitoraggio effettuate dall'Arpa Puglia in data 14 dicembre 2015, sui cosiddetti pozzi spia a monte e a valle per il controllo delle acqua di falda, non hanno segnalato nulla di anomalo con valori rientranti nella norma. Pertanto, - conclude - attendiamo quanto prima, l'esito delle ultime analisi effettuate sulla fossa rinvenuta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato».