Dimissioni Discioscia, Depalma spiega: «Distonie col suo gruppo»
In attesa della posizione ufficiale della maggioranza e della nomina del nuovo Assessore, il Sindaco è intervenuto sulla decisione
mercoledì 26 settembre 2018
In attesa della nomina del nuovo Assessore al Bilancio e Pari Opportunità che prenderà il posto della dimissionaria Teresa Discioscia, è intervenuto sulla vicenda il Sindaco Tommaso Depalma: «La dottoressa Discioscia - ci ha detto - si è dimessa per una distonia con il gruppo che l'ha voluta come Assessore, distonia acuitasi dopo che il Consigliere Angelo Lasorsa ha lasciato il gruppo di Giovinazzo Bene Comune. Tutto sarà comunque chiarito in un comunicato stampa in cui indicheremo anche il nome del sostituto».
Depalma ha poi spiegato: «L'Assessore Discioscia non aveva alcun problema col Sindaco, né con la Giunta, né col gruppo di maggioranza e sono davvero dispiaciuto per questa decisione. È solo qualcosa che deriva dalla distonia creatasi, lo ribadisco, col suo Consigliere di riferimento.
A me dispiace - ha detto Depalma raggiunto da noi telefonicamente - perché Teresa è stata un'ottima collaboratrice, come mi auguro sia brava chi la sostituirà. Una persona con cui avevo ed ho un bellissimo rapporto - ha ribadito il primo cittadino - e posso anche dire pubblicamente che ho riferito a lei ed a tutta la maggioranza che io con una come lei collaborerei a prescindere. Se ne avrà voglia, un giorno potrà ancora collaborare in forma diversa ma con piena dignità politica e amministrativa. Io - ha concluso - non ho nulla da dire su questa persona».
Poi una stoccata a PrimaVera Alternativa: «A mia memoria - ha sottolineato Depalma - non ho mai udito di un parlamentare che chiede di visionare la lettera di dimissioni di un Ministro inviata al Presidente del Consiglio o di un Assessore regionale inviata al Presidente e tanto meno riguardante decisioni rimesse da un Assessore comunale al Sindaco. Quello è un rapporto tra delegante e delegato, quindi rientra in una sfera esclusiva. Non ho ben compreso che lettera dovrei dare a loro.
Una lettera - ha ancora spiegato il Sindaco - da me aperta lunedì mattina, poiché le dimissioni dell'Assessore sono state protocollate - ha raccontato - venerdì scorso intorno alle 12.30 e non c'era nemmeno il Segretario generale, fuori per un corso. Mi piacerebbe sapere - ha chiesto - come ha fatto il Consigliere de Gennaro a chiedere lunedì mattina intorno alle 9.30 una copia di una lettera che io non avevo ancora letto. Vorrei quindi sapere dal Consigliere - ha chiosato - chi gli ha riferito di questa lettera, poiché sarebbe una grave violazione della privacy su questioni che attengono esclusivamente il rapporto tra me e l'Assessore».
Depalma ha poi spiegato: «L'Assessore Discioscia non aveva alcun problema col Sindaco, né con la Giunta, né col gruppo di maggioranza e sono davvero dispiaciuto per questa decisione. È solo qualcosa che deriva dalla distonia creatasi, lo ribadisco, col suo Consigliere di riferimento.
A me dispiace - ha detto Depalma raggiunto da noi telefonicamente - perché Teresa è stata un'ottima collaboratrice, come mi auguro sia brava chi la sostituirà. Una persona con cui avevo ed ho un bellissimo rapporto - ha ribadito il primo cittadino - e posso anche dire pubblicamente che ho riferito a lei ed a tutta la maggioranza che io con una come lei collaborerei a prescindere. Se ne avrà voglia, un giorno potrà ancora collaborare in forma diversa ma con piena dignità politica e amministrativa. Io - ha concluso - non ho nulla da dire su questa persona».
Poi una stoccata a PrimaVera Alternativa: «A mia memoria - ha sottolineato Depalma - non ho mai udito di un parlamentare che chiede di visionare la lettera di dimissioni di un Ministro inviata al Presidente del Consiglio o di un Assessore regionale inviata al Presidente e tanto meno riguardante decisioni rimesse da un Assessore comunale al Sindaco. Quello è un rapporto tra delegante e delegato, quindi rientra in una sfera esclusiva. Non ho ben compreso che lettera dovrei dare a loro.
Una lettera - ha ancora spiegato il Sindaco - da me aperta lunedì mattina, poiché le dimissioni dell'Assessore sono state protocollate - ha raccontato - venerdì scorso intorno alle 12.30 e non c'era nemmeno il Segretario generale, fuori per un corso. Mi piacerebbe sapere - ha chiesto - come ha fatto il Consigliere de Gennaro a chiedere lunedì mattina intorno alle 9.30 una copia di una lettera che io non avevo ancora letto. Vorrei quindi sapere dal Consigliere - ha chiosato - chi gli ha riferito di questa lettera, poiché sarebbe una grave violazione della privacy su questioni che attengono esclusivamente il rapporto tra me e l'Assessore».