Differenziata, l'Osservatorio: «Occasione per innescare un rinnovamento culturale»
In una nota il richiamo al senso di responsabilità degli stessi cittadini
lunedì 24 ottobre 2016
06.00
Tra poco più di una settimana Giovinazzo si troverà ad un bivio forse storico nel modo di concepire la raccolta dei rifiuti. Le vicende legate alla discarica di San Pietro Pago sono ancora al centro del dibattito politico, ma l'Osservatorio per la Legalità e per la Difesa del Bene comune ha voluto diffondere una nota in cui si fa appello anche al senso di responsabilità dei cittadini.
Il coordinamento guidato da Vincenzo Camporeale scrive così: «Fin dalla sua nascita, l'Osservatorio ha sempre prestato grande attenzione ai temi legati alla salvaguardia dell'ambiente e della salute, condividendo riflessioni e promuovendo pubblici dibattiti e manifestazioni. Quella dello smaltimento dell'enorme quantità di rifiuti prodotti rappresenta una delle maggiori sfide di questo secolo. Si avverte innanzitutto la necessità di ridurne decisamente le quantità; poi, di affermare il virtuosismo delle "Tre Erre": Riuso, Recupero e Riciclo».
«Da qui l'obiettivo dell'attuale normativa di creare un sistema di Raccolta Differenziata efficiente- spiegano -, che incrementi la quota di materiale riciclato e recuperato cosicché sempre meno rifiuti vengano smaltiti in discarica o inceneriti presso i termovalorizzatori. Ci son voluti ben quattro anni dai nostri primi incontri pubblici su questi temi perché si arrivasse finalmente anche a Giovinazzo, seppur con ritardo e fatica, alla tanto attesa Raccolta Differenziata spinta (il porta a porta), ufficialmente prevista a partire dal 1 novembre di quest'anno. Si tratta certamente di una svolta epocale per la nostra comunità - evidenziano -. Una piccola rivoluzione che porterà con sé anche decisi cambiamenti alla nostra routine quotidiana e certamente disagi iniziali dovuti all'avvio di un servizio del tutto nuovo. Ma proprio dai cittadini di Giovinazzo, che conoscono meglio di altri i problemi e i rischi di una discarica pericolosamente vicina che continua - come i fatti di questi giorni dimostrano - a rappresentare ancora una seria minaccia per il nostro territorio, ciò deve essere visto con favore, come un modo per garantire il diritto alla tutela dell'ambiente e della salute dei propri cari, prima ancora che un dovere imposto per legge. Sarà un impegno nei confronti delle future generazioni, prima che per noi stessi; un'opportunità che ci viene consegnata per testimoniare con le nostre azioni il rispetto che dobbiamo ai cittadini di oggi e di domani».
Poi una considerazione che sentiamo di condividere: «Sarà anche l'occasione per innescare un rinnovamento culturale nel nostro modo di fare acquisti, meno consumistico e inquinante, attento a ridurre l'uso di imballaggi - sempre più biodegradabili o eco-compatibili - e gli sprechi, promuovendo ad esempio l'acquisto di frutta e verdura "a chilometro zero". Ma sarà anche l'occasione per sperimentare formule nuove di raccolta domiciliare e, perché no, promuovere forme di solidarietà e collaborazione di buon vicinato, per fronteggiare gli inevitabili disagi che il nuovo sistema arrecherà alle persone più anziane o disabili (dovuti per esempio alla ristretta fascia oraria di conferimento). Inutile sottolineare poi che la realizzazione in tempi brevi del Centro Comunale di Raccolta, fin qui colpevolmente trascurato, rimane un obiettivo prioritario per rendere più efficiente il sistema di raccolta».
Ed è più che condivisibile l'appello conclusivo al rispetto per le regole ed alla difesa dell'ambiente in capo a ciascuno di noi: «Infine, non possiamo non richiamare tutti i cittadini ed associazioni al rispetto delle regole comuni, a sentirsi corresponsabili di questa operazione, a stigmatizzare e denunciare tutti gli atti di vandalismo diretti contro ogni bene pubblico o privato, a non inquinare le strade delle nostre campagne con scarichi abusivi. E le forze politiche del territorio, a collaborare tutte insieme per il successo del nuovo servizio».
Una nota che richiama a valori comuni e che può servire da sprone a fare ciascuno il proprio dovere. Fino in fondo e senza scusanti.
Il coordinamento guidato da Vincenzo Camporeale scrive così: «Fin dalla sua nascita, l'Osservatorio ha sempre prestato grande attenzione ai temi legati alla salvaguardia dell'ambiente e della salute, condividendo riflessioni e promuovendo pubblici dibattiti e manifestazioni. Quella dello smaltimento dell'enorme quantità di rifiuti prodotti rappresenta una delle maggiori sfide di questo secolo. Si avverte innanzitutto la necessità di ridurne decisamente le quantità; poi, di affermare il virtuosismo delle "Tre Erre": Riuso, Recupero e Riciclo».
«Da qui l'obiettivo dell'attuale normativa di creare un sistema di Raccolta Differenziata efficiente- spiegano -, che incrementi la quota di materiale riciclato e recuperato cosicché sempre meno rifiuti vengano smaltiti in discarica o inceneriti presso i termovalorizzatori. Ci son voluti ben quattro anni dai nostri primi incontri pubblici su questi temi perché si arrivasse finalmente anche a Giovinazzo, seppur con ritardo e fatica, alla tanto attesa Raccolta Differenziata spinta (il porta a porta), ufficialmente prevista a partire dal 1 novembre di quest'anno. Si tratta certamente di una svolta epocale per la nostra comunità - evidenziano -. Una piccola rivoluzione che porterà con sé anche decisi cambiamenti alla nostra routine quotidiana e certamente disagi iniziali dovuti all'avvio di un servizio del tutto nuovo. Ma proprio dai cittadini di Giovinazzo, che conoscono meglio di altri i problemi e i rischi di una discarica pericolosamente vicina che continua - come i fatti di questi giorni dimostrano - a rappresentare ancora una seria minaccia per il nostro territorio, ciò deve essere visto con favore, come un modo per garantire il diritto alla tutela dell'ambiente e della salute dei propri cari, prima ancora che un dovere imposto per legge. Sarà un impegno nei confronti delle future generazioni, prima che per noi stessi; un'opportunità che ci viene consegnata per testimoniare con le nostre azioni il rispetto che dobbiamo ai cittadini di oggi e di domani».
Poi una considerazione che sentiamo di condividere: «Sarà anche l'occasione per innescare un rinnovamento culturale nel nostro modo di fare acquisti, meno consumistico e inquinante, attento a ridurre l'uso di imballaggi - sempre più biodegradabili o eco-compatibili - e gli sprechi, promuovendo ad esempio l'acquisto di frutta e verdura "a chilometro zero". Ma sarà anche l'occasione per sperimentare formule nuove di raccolta domiciliare e, perché no, promuovere forme di solidarietà e collaborazione di buon vicinato, per fronteggiare gli inevitabili disagi che il nuovo sistema arrecherà alle persone più anziane o disabili (dovuti per esempio alla ristretta fascia oraria di conferimento). Inutile sottolineare poi che la realizzazione in tempi brevi del Centro Comunale di Raccolta, fin qui colpevolmente trascurato, rimane un obiettivo prioritario per rendere più efficiente il sistema di raccolta».
Ed è più che condivisibile l'appello conclusivo al rispetto per le regole ed alla difesa dell'ambiente in capo a ciascuno di noi: «Infine, non possiamo non richiamare tutti i cittadini ed associazioni al rispetto delle regole comuni, a sentirsi corresponsabili di questa operazione, a stigmatizzare e denunciare tutti gli atti di vandalismo diretti contro ogni bene pubblico o privato, a non inquinare le strade delle nostre campagne con scarichi abusivi. E le forze politiche del territorio, a collaborare tutte insieme per il successo del nuovo servizio».
Una nota che richiama a valori comuni e che può servire da sprone a fare ciascuno il proprio dovere. Fino in fondo e senza scusanti.