Detenuti evasi a Trani, ricerche estese in tutta la Puglia
Le ricerche si concentrano fra Bari e la Bat. La Procura di Trani, intanto, ha aperto un'inchiesta
sabato 28 agosto 2021
9.04
Proseguono le ricerche dei due detenuti evasi nel pomeriggio del 26 agosto scorso dal carcere di Trani. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura della Bat, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, stanno setacciando l'intero territorio regionale, ben oltre Bari, il nord barese e la sesta provincia.
I due evasi, il 22enne Daniele Arciuli, in carcere dal 2015 per l'omicidio di Gaetano Spera, ucciso il 24 marzo 2015 a Giovinazzo, ed il 28enne Giuseppe Antonio De Noja, in cella dal 2017 per rapina, sarebbero riusciti ad eludere la sicurezza del penitenziario ed a fuggire scavalcando il muro di cinta durante l'ora d'aria, verso le ore 14.50, prima di lanciarsi su un cumulo di rifiuti, che ha attutito la caduta, per poi superare il cancello principale e infine allontanarsi a piedi lungo via Andria.
La Procura della Repubblica di Trani, guidata da Renato Nitti, ha aperto un'inchiesta e sta coordinando le serrate ricerche, estese a tutta la Puglia, nelle aree in cui gli evasi possono contare su agganci (i quartieri a nord del capoluogo e la Bat). Nelle ricerche, che si svolgono con pattugliamenti, posti di controllo, perquisizioni e attività info-investigativa, stanno fornendo ausilio anche gli uomini delle Sezioni Volanti delle Questure di Trani e Bari e sono allertate tutte le forze dell'ordine.
Il tutto mentre non si placano le polemiche: «Il muro di cinta era sguarnito e il poliziotto della sala regia ha dato subito l'allarme quando i due hanno scavalcato il muro - denuncia Federico Pilagatti, segretario del Sappe -. È un'evasione annunciata, adesso è prioritario catturare gli evasi». Che potrebbero essere ovunque.
I due evasi, il 22enne Daniele Arciuli, in carcere dal 2015 per l'omicidio di Gaetano Spera, ucciso il 24 marzo 2015 a Giovinazzo, ed il 28enne Giuseppe Antonio De Noja, in cella dal 2017 per rapina, sarebbero riusciti ad eludere la sicurezza del penitenziario ed a fuggire scavalcando il muro di cinta durante l'ora d'aria, verso le ore 14.50, prima di lanciarsi su un cumulo di rifiuti, che ha attutito la caduta, per poi superare il cancello principale e infine allontanarsi a piedi lungo via Andria.
La Procura della Repubblica di Trani, guidata da Renato Nitti, ha aperto un'inchiesta e sta coordinando le serrate ricerche, estese a tutta la Puglia, nelle aree in cui gli evasi possono contare su agganci (i quartieri a nord del capoluogo e la Bat). Nelle ricerche, che si svolgono con pattugliamenti, posti di controllo, perquisizioni e attività info-investigativa, stanno fornendo ausilio anche gli uomini delle Sezioni Volanti delle Questure di Trani e Bari e sono allertate tutte le forze dell'ordine.
Il tutto mentre non si placano le polemiche: «Il muro di cinta era sguarnito e il poliziotto della sala regia ha dato subito l'allarme quando i due hanno scavalcato il muro - denuncia Federico Pilagatti, segretario del Sappe -. È un'evasione annunciata, adesso è prioritario catturare gli evasi». Che potrebbero essere ovunque.