Depalma vs de Gennaro: partita avvincente al secondo turno
Le nostre considerazioni ad urne chiuse da poco
lunedì 12 giugno 2017
06.30
Lo prevedevano in tanti ed alla fine è arrivato: sarà ballottaggio tra Tommaso Depalma e Daniele de Gennaro il 25 giugno.
Giovinazzo, così come Terlizzi e Molfetta, non ha ancora eletto il primo cittadino per il quinquennio 2017-2022. In testa c'è Tommaso Depalma con le sue preferenze che lo portano al 43,98%, circa 15 punti percentuali in più rispetto a Daniele de Gennaro fermo al 29,48%.
Ma se Depalma era forte di cinque anni da amministratore, de Gennaro è partito dal nulla ad ottobre 2016 accattivandosi le simpatie di una buona fetta di elettorato giovane ed una parte del voto dei cattolici di sinistra.
Depalma è risultato forte, sicuro sin da subito del ballottaggio e con la speranza, neanche troppo celata, di una vittoria al primo turno, dopo che ad inizio spoglio aveva anche il 47% dei consensi a suo favore. Le prossime ore diranno meglio quale è stato il peso del voto disgiunto, che in tanti rappresentanti di lista ci hanno confermato esserci stato a volte massiccio in talune sezioni.
Se Antonio Galizia si è detto nella nostra diretta Facebook, contento del suo poco più del 4,78%, non può esultare di certo Antonello Natalicchio che si ferma al 21,73%. Un dato non da poco, se si considera che la sua candidatura è stata l'ultima in ordine di tempo, ma lo slancio dato dal professore nell'ultimo mese non è bastato a colmare il gap con de Gennaro.
Natalicchio si è già pubblicamente detto pronto a compattare la sinistra contro Tommaso Depalma, ma l'avvocato ha ribadito nel suo ultimo comizio che non farà alleanze ufficiali, nonostante le palesi avances democratiche e di Galizia.
Il duello, tra i due giunti al ballottaggio, si presenta quindi avvincente sin da ora, nonostante il divario ci sia stato eccome al primo turno.
Quanto ai partiti, quando vi scriviamo è ancora presto per capire come sia davvero andata, ciò che però risulta evidente è che il PD potrebbe restare il primo partito, perdendo però almeno un paio di Consiglieri, seguito però a ruota da ben tre liste a sostegno di Depalma (Città del Sole, Iniziativa Democratica e Forza Giovinazzo) e da quella PrimaVera Alternativa che sembra aver trovato in Vincenzo Castrignano il suo valore aggiunto.
La situazione, mentre albeggia in piazza Vittorio Emanuele II e sul porticciolo, è ancora assai incerta quanto alle forze in campo. Di certo c'è, invece, che fra due settimane sarà ancora battaglia (politica, s'intende) tra i due che sono partiti prima in questa loro avventura.
Depalma succederà a se stesso completando il suo progetto e disegnando la "città che verrà" o de Gennaro compirà definitivamente la sua "rivoluzione gentile"?
Giovinazzo, così come Terlizzi e Molfetta, non ha ancora eletto il primo cittadino per il quinquennio 2017-2022. In testa c'è Tommaso Depalma con le sue preferenze che lo portano al 43,98%, circa 15 punti percentuali in più rispetto a Daniele de Gennaro fermo al 29,48%.
Ma se Depalma era forte di cinque anni da amministratore, de Gennaro è partito dal nulla ad ottobre 2016 accattivandosi le simpatie di una buona fetta di elettorato giovane ed una parte del voto dei cattolici di sinistra.
Depalma è risultato forte, sicuro sin da subito del ballottaggio e con la speranza, neanche troppo celata, di una vittoria al primo turno, dopo che ad inizio spoglio aveva anche il 47% dei consensi a suo favore. Le prossime ore diranno meglio quale è stato il peso del voto disgiunto, che in tanti rappresentanti di lista ci hanno confermato esserci stato a volte massiccio in talune sezioni.
Se Antonio Galizia si è detto nella nostra diretta Facebook, contento del suo poco più del 4,78%, non può esultare di certo Antonello Natalicchio che si ferma al 21,73%. Un dato non da poco, se si considera che la sua candidatura è stata l'ultima in ordine di tempo, ma lo slancio dato dal professore nell'ultimo mese non è bastato a colmare il gap con de Gennaro.
Natalicchio si è già pubblicamente detto pronto a compattare la sinistra contro Tommaso Depalma, ma l'avvocato ha ribadito nel suo ultimo comizio che non farà alleanze ufficiali, nonostante le palesi avances democratiche e di Galizia.
Il duello, tra i due giunti al ballottaggio, si presenta quindi avvincente sin da ora, nonostante il divario ci sia stato eccome al primo turno.
Quanto ai partiti, quando vi scriviamo è ancora presto per capire come sia davvero andata, ciò che però risulta evidente è che il PD potrebbe restare il primo partito, perdendo però almeno un paio di Consiglieri, seguito però a ruota da ben tre liste a sostegno di Depalma (Città del Sole, Iniziativa Democratica e Forza Giovinazzo) e da quella PrimaVera Alternativa che sembra aver trovato in Vincenzo Castrignano il suo valore aggiunto.
La situazione, mentre albeggia in piazza Vittorio Emanuele II e sul porticciolo, è ancora assai incerta quanto alle forze in campo. Di certo c'è, invece, che fra due settimane sarà ancora battaglia (politica, s'intende) tra i due che sono partiti prima in questa loro avventura.
Depalma succederà a se stesso completando il suo progetto e disegnando la "città che verrà" o de Gennaro compirà definitivamente la sua "rivoluzione gentile"?