Depalma tra i sindaci che vogliono chiarezza sulle risorse al Mezzogiorno

Lunedì l'incontro dei rappresentanti di Recovery Sud con il Ministro Mara Carfagna

venerdì 26 marzo 2021
Prevedere un piano straordinario di assunzioni. Superare in maniera significativa la quota del 34% del Recovery al Mezzogiorno. Determinare subito i livelli essenziali delle prestazioni.

Sono alcuni dei punti del documento dei sindaci della Rete Recovery Sud, alla quale ha aderito anche il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, che la Commissione Affari costituzionali della Camera, presieduta dall'onorevole Giuseppe Brescia, ha approvato come "rilievi" al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Un segnale importante», commenta nella sua pagina Facebook l'associazione dei Comuni, che raggruppa ormai oltre trecento primi cittadini da tutto il Meridione e che si sta istituzionalizzando.
«Ringraziamo il presidente Giuseppe Brescia e la relatrice Vittoria Baldino per la sensibilità e l'attenzione nei confronti della nostra battaglia per l'obiettivo DIVARIO ZERO», commentano ancora i sindaci nella loro pagina social.

Nell'atto licenziato dalla Commissione compaiono così alcuni passaggi ispirati dai sindaci come «la necessità di attuare un programma organico straordinario di assunzioni a tempo determinato di personale altamente qualificato, attraverso procedure concorsuali snelle e veloci, destinato alle Amministrazioni coinvolte e tenendo in considerazione gli squilibri territoriali esistenti, in particolare nelle regioni del Meridione».

E oltre alla «semplificazione degli adempimenti burocratici indispensabili per l'assegnazione delle risorse, anche attraverso la previsione di forme dirette di negoziazione con gli enti locali», figura anche, nell'ottica di «una maggiore coesione sociale e territoriale», si rileva "la necessità di applicare, con eventuali aggiustamenti, il criterio di riparto tra i Paesi previsto per le sovvenzioni dal Dispositivo di ripresa e resilienza (popolazione, PIL pro capite e tasso di disoccupazione) anche all'interno del Paese (tra le regioni e le macro-aree), superando in maniera significativa la quota del 34% di investimenti al Mezzogiorno e non considerando in tale computo le risorse per interventi "in essere", quelle già incluse nei tendenziali di finanza pubblica (ad esempio quelle del Fondo sviluppo e coesione) e quelle del REACT-EU". Una puntualizzazione che può rivelarsi decisiva per la distribuzione dei fondi del Pnrr al Sud alla quale si aggiunge «la necessità di garantire il reintegro delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione oggetto di anticipazione nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, rispettando il vincolo territoriale originario e acquisendo il parere preliminare del Parlamento sulla nuova destinazione di tali fondi».

Inoltre, «al fine di garantire il concreto monitoraggio da parte del Parlamento dell'intervento volto a colmare i divari territoriali, si ritiene necessario esplicitare nel PNRR la quota di risorse aggiuntive destinata al Mezzogiorno, in maniera specifica e distinta da quelle relative agli interventi "in essere" e da quelle già incluse nei tendenziali di finanza pubblica».

Infine, la richiesta di approvazione immediata dei LEP, di cui si parla ormai da anni: si ritiene «indispensabile la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale».

Per i sindaci è un primo concreto riconoscimento. «Ci sono però molti altri impegni su cui chiediamo garanzie», spiega Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, che lunedì sarà dal Ministro Mara Carfagna con una delegazione di altri rappresentanti delle città del Sud.