Depalma su Ponente: «Grazie a tutti i giovinazzesi»
Ieri l'inaugurazione del tratto di costa ingabbiato dal 2008
mercoledì 22 marzo 2017
«Sono figlio di questa città e penso che questo tratto di costa, bellissimo, sia parte di me e di tutti coloro i quali sono nati qui».
Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, ha inaugurato ieri in pompa magna il Lungomare Marina Italiana rinnovato dopo anni di ingabbiamento. Nella gallery pubblicata nella serata di ieri vi abbiamo proposto una serie di scatti che vi raccontano visivamente come è andato il pomeriggio speciale a Ponente.
Ma l'occasione, soprattutto in campagna elettorale, è stata utile al primo cittadino non solo per ringraziare la sua maggioranza, gli affetti che hanno sopportato la sua lunga assenza in famiglia perché impegnato ed i tecnici comunali, ma anche per dire tutto quello che da anni intendeva raccontare alla città.
Depalma ha ricordato l'ingabbiamento del 2008, il fluire dei fondi ministeriali e un sostanziale stallo fino al 2012, anno in cui è entrato a Palazzo di Città e si sarebbe accorto, grazie anche all'apporto di validi professionisti del settore, di alcune anomalie nell'appalto assegnato ad un'azienda lucana dalla precedente Amministrazione. La scoperta di alcune fatture definite "false" dal primo cittadino e anomalie evidenti nella sottoscrizione del progetto definitivo (l'ingegnere firmatario non era più iscritto all'Ordine professionale di riferimento) portarono l'Ente comunale a rescindere il contratto con l'azienda appaltataria per il venir meno del vincolo di fiducia.
Vicende giudiziarie stanno ancora accertando la verità sulla vicenda, ma nel 2013 questa Amministrazione si era attivata per bandire una nuova gara poi assegnata nel 2014 alla Turco Costruzioni, che aveva vinto con il 33% ribasso sulla base d'asta fissata ad 1.581.000 euro (la pavimentazione è stata poi fatta col risparmio di gara di circa 540.000 euro).
«Abbiamo avuto il coraggio - ha affermato Depalma davanti a centinaia di giovinazzesi accorsi - di rescindere quel contratto e siamo stati capaci di lavorare bene, grazie a dirigenti e funzionari che hanno dimostrato che la Pubblica Ammnistrazione può e sa lavorare con garbo, con criterio. In 3 anni abbiamo realizzato quello che oggi voi vedete tutti». Arriveranno anche 14 panchine, come pressantemente richiesto da tanta gente, grazia a fondi trovati dopo l'approvazione del Bilancio consuntivo che a breve sarà approvato in Consiglio Comunale.
Depalma ha colto l'occasione, troppo ghiotta, per ribadire il suo "no" secco alla riapertura della discarica, croce di una comunità intera che, a suo dire, è stata vittima di chi «voleva fare di Giovinazzo non la città del mare - ha ironizzato -, ma la città del mare e dei monti... di immondizia».
Il Sindaco ha spostato poi l'attenzione dei presenti sull'arrivo a Giovinazzo delle Frecce Tricolori per l'inaugurazione del Lungomare di Levante, prevista per il 7 maggio, e sulla nuova destinazione dell'area dell'ex mattatoio e dell'ex carcere, passata da agricola a turistico-economica. Immobili, quelli citati, che il Comune venderà a privati per farne strutture ricettive.
Per il Sindaco ci sono altre due richieste da fare alla Regione Puglia, guidata dall'assente giustificato, Michele Emiliano. Si tratta della soluzione definitiva riguardante l'area, ad oggi privata, delle ex-AFP, da Depalma definita «chiave per lo sviluppo di Giovinazzo con una destinazione mista», e lo sblocco dei vincoli sulla nascente Cittadella della Salute, in zona 167, per cui lo stesso Ente regionale ha già stanziato 5 milioni di euro.
Tommaso Depalma ha poi chiosato ricordando che quel Lungomare, per troppo tempo ingabbiato, è stato frutto di mala politica e che qualcuno che non c'è più (il riferimento è andato ad Antonio Padiglione ed al dottor Luciano Curatoli, ndr) anelava per vederlo libero dalla gabbia.
Oggi quella gabbia è nei ricordi più brutti di questa città e quel Lungomare torna ai legittimi proprietari, quei giovinazzesi che pagano le tasse e che, come ricordato durante l'intervento del Sindaco, sanno dividersi su tutto fra loro ma sono un «popolo accogliente» che vive in una cittadina dove la gente di fuori «ama stare e ritornare».
Oggi omaggio ancora a Ponente, alle ore 10.00, quando sarà scoperto un monumento in memoria di Fedele Marrano, figlio prediletto di una Giovinazzo che non vuole dimenticare.
Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, ha inaugurato ieri in pompa magna il Lungomare Marina Italiana rinnovato dopo anni di ingabbiamento. Nella gallery pubblicata nella serata di ieri vi abbiamo proposto una serie di scatti che vi raccontano visivamente come è andato il pomeriggio speciale a Ponente.
Ma l'occasione, soprattutto in campagna elettorale, è stata utile al primo cittadino non solo per ringraziare la sua maggioranza, gli affetti che hanno sopportato la sua lunga assenza in famiglia perché impegnato ed i tecnici comunali, ma anche per dire tutto quello che da anni intendeva raccontare alla città.
Depalma ha ricordato l'ingabbiamento del 2008, il fluire dei fondi ministeriali e un sostanziale stallo fino al 2012, anno in cui è entrato a Palazzo di Città e si sarebbe accorto, grazie anche all'apporto di validi professionisti del settore, di alcune anomalie nell'appalto assegnato ad un'azienda lucana dalla precedente Amministrazione. La scoperta di alcune fatture definite "false" dal primo cittadino e anomalie evidenti nella sottoscrizione del progetto definitivo (l'ingegnere firmatario non era più iscritto all'Ordine professionale di riferimento) portarono l'Ente comunale a rescindere il contratto con l'azienda appaltataria per il venir meno del vincolo di fiducia.
Vicende giudiziarie stanno ancora accertando la verità sulla vicenda, ma nel 2013 questa Amministrazione si era attivata per bandire una nuova gara poi assegnata nel 2014 alla Turco Costruzioni, che aveva vinto con il 33% ribasso sulla base d'asta fissata ad 1.581.000 euro (la pavimentazione è stata poi fatta col risparmio di gara di circa 540.000 euro).
«Abbiamo avuto il coraggio - ha affermato Depalma davanti a centinaia di giovinazzesi accorsi - di rescindere quel contratto e siamo stati capaci di lavorare bene, grazie a dirigenti e funzionari che hanno dimostrato che la Pubblica Ammnistrazione può e sa lavorare con garbo, con criterio. In 3 anni abbiamo realizzato quello che oggi voi vedete tutti». Arriveranno anche 14 panchine, come pressantemente richiesto da tanta gente, grazia a fondi trovati dopo l'approvazione del Bilancio consuntivo che a breve sarà approvato in Consiglio Comunale.
Depalma ha colto l'occasione, troppo ghiotta, per ribadire il suo "no" secco alla riapertura della discarica, croce di una comunità intera che, a suo dire, è stata vittima di chi «voleva fare di Giovinazzo non la città del mare - ha ironizzato -, ma la città del mare e dei monti... di immondizia».
Il Sindaco ha spostato poi l'attenzione dei presenti sull'arrivo a Giovinazzo delle Frecce Tricolori per l'inaugurazione del Lungomare di Levante, prevista per il 7 maggio, e sulla nuova destinazione dell'area dell'ex mattatoio e dell'ex carcere, passata da agricola a turistico-economica. Immobili, quelli citati, che il Comune venderà a privati per farne strutture ricettive.
Per il Sindaco ci sono altre due richieste da fare alla Regione Puglia, guidata dall'assente giustificato, Michele Emiliano. Si tratta della soluzione definitiva riguardante l'area, ad oggi privata, delle ex-AFP, da Depalma definita «chiave per lo sviluppo di Giovinazzo con una destinazione mista», e lo sblocco dei vincoli sulla nascente Cittadella della Salute, in zona 167, per cui lo stesso Ente regionale ha già stanziato 5 milioni di euro.
Tommaso Depalma ha poi chiosato ricordando che quel Lungomare, per troppo tempo ingabbiato, è stato frutto di mala politica e che qualcuno che non c'è più (il riferimento è andato ad Antonio Padiglione ed al dottor Luciano Curatoli, ndr) anelava per vederlo libero dalla gabbia.
Oggi quella gabbia è nei ricordi più brutti di questa città e quel Lungomare torna ai legittimi proprietari, quei giovinazzesi che pagano le tasse e che, come ricordato durante l'intervento del Sindaco, sanno dividersi su tutto fra loro ma sono un «popolo accogliente» che vive in una cittadina dove la gente di fuori «ama stare e ritornare».
Oggi omaggio ancora a Ponente, alle ore 10.00, quando sarà scoperto un monumento in memoria di Fedele Marrano, figlio prediletto di una Giovinazzo che non vuole dimenticare.