Depalma spiega la mancata apertura del punto vaccinale a Giovinazzo

La decisione era arrivata dall'ASL Bari

giovedì 16 dicembre 2021
A cura di Gianluca Battista
Con l'avvio della seconda campagna vaccinale anti-Covid, a Giovinazzo uno dei problemi più sentiti dalla popolazione residente è la mancanza di un punto vaccinale in loco. Tutti devono spostarsi a Bari, Terlizzi, Bitonto e Molfetta e per anziani o categorie svantaggiate non è sempre semplice, atteso che il Comune per talune fasce di popolazione ha messo in piedi un sistema di assistenza continuata e che la Regione Puglia ha delegato alla rete dei medici di base l'assistenza di queste fasce di popolazione.

In tanti chiedono tuttavia, in queste giornate frenetiche che precedono le festività, di sapere se la scelta operata dall'Azienda Sanitaria Locale di Bari prima dell'estate sia definitiva ovvero se l'hub allestito nella palestra della scuola "San Giovanni Bosco" non aprirà mai.

Lo abbiamo chiesto al sindaco Tommaso Depalma, che ci ha così risposto: «Noi abbiamo ampiamente discusso con la ASL della questione ed abbiamo ampia documentazione scritta che attesta l'impossibilità espressa dall'azienda ad attivare altri hub vaccinali al momento. Tanto è vero - ha spiegato il primo cittadino - che i punti vaccinali attuali sono in diminuzione rispetto a quelli utilizzati durante la prima vera ondata di contagi abbattutasi sulla nostra ex provincia (in realtà ieri è stato attivato un nuovo centro a Monopoli, ndr). La ratio sta nel fatto che con meno punti vaccinali, si riescono ad inoculare lo stesso numero di vaccini se non di più rispetto a prima.
Il limite oggettivo
- ha rimarcato Depalma - è dato dunque da due parametri: il primo è dato dalla carenza di personale per coprire aperture continue, poiché sembra impossibile distoglierlo dagli hub che stanno andando a pieno regime in questo momento, per andare poi a fare cose fatte male in altri ipotetici nuovi centri; il secondo è invece dato dalle prestazioni che questi hub stanno fornendo: oggi, persone in salute, possono raggiungere centri viciniori, anche senza prenotazione, mettersi in coda e farsi inoculare il vaccino. Tutte le dosi a disposizione della Regione, terminano in giornata, fatto che non capitava prima. Con questo intendo dire che sono cambiati molti parametri rispetto al principio della pandemia, con prestazioni sempre più performanti richieste a chi porta avanti la macchina dei singoli punti vaccinali. Impossibile aprirne altri secondo la ASL. E per fragili e persone anziane - ha concluso Depalma - grande importanza sta rivestendo la gestione a casa da parte dei medici di base, capaci di coprire anche a Giovinazzo le esigenze di una parte cospicua di queste categorie svantaggiate».