Depalma ringrazia la città e traccia già la rotta del nuovo quinquennio

Ieri sera il comizio per salutare amici e sostenitori in piazza Vittorio Emanuele II

martedì 27 giugno 2017 05.30
A cura di Gianluca Battista
Ha battuto la mano sul petto appena salito sul palco ad indicare il suo attaccamento alla gente che era giunta in piazza Vittorio Emanuele II per rendergli omaggio.

Tommaso Depalma ha voluto ringraziare chi lo ha sostenuto in questa lunga campagna elettorale fino alla riconferma. Lo ha fatto giocando ancora una volta, come gli era accaduto venerdì scorso, sull'«orgoglio di sentirsi giovinazzesi» finalmente non divisi.

Depalma ha anche sottolineato quanto importante sia stata la partecipazione popolare a questa competizione elettorale e quanto bella sia la rinascita di entusiasmo nei giovani, da qualunque parte si siano schierati. «Le classi dirigenti che si isolano a Palazzo di Città - ha detto - non portano a niente di buono», evidenziando una volta di più come quella partecipazione sia necessaria ad un controllo sull'operato degli amministratori.

Poi ha dato una sua lettura del voto, spiegando il perché della sua apertura a forze che un tempo non avrebbe ospitato nel suo recinto, viste come «opportunità» per fornire spunti e competenze che la vecchia maggioranza poteva non avere. Depalma ha successivamente sottolineato come, a parer suo, «l'elettorato non ami le fusioni a freddo».

Dallo schermo di piazza Vittorio Emanuele II sono arrivati anche gli auguri del formidabile Alberto Ponno e sua moglie. L'aerografista è conosciuto in tutto il mondo per essere il miglior disegnatore di Ferrari con quella tecnica e si era innamorato di Giovinazzo a settembre 2016, durante il Festival di Aerografia tenutosi presso l'IVE.

Il passaggio più interessante per gli addetti ai lavori è stato forse quello in cui Depalma ha teso la mano a Daniele de Gennaro, chiedendogli di sedersi attorno ad un tavolo per parlare di sviluppo urbanistico della città, citando la situazione delle maglie C2 e C3 e la zona delle ex AFP.

«Su questo sono pronto a confrontarmi - ha spiegato -, mentre non posso esserlo sull'Estate Giovinazzese, perché ci sono associazioni che devono decidere se fare cultura o politica - è stato il riferimento a chi si è impegnato dall'altra parte -. Ci sono associazioni che di giorno fanno cultura e poi di notte fanno altro. Io voglio chiarezza - ha ribadito - così come la voglio dall'Osservatorio per la Legalità che deve buttar via la maschera».

Depalma ha poi evidenziato quanto sarà fondamentale l'apporto concreto di chi si è speso in prima persona candidandosi, perché da quelle persone lui vuole ancora partecipazione per una città «che impari a stare insieme e che realizzi il mio sogno di far tornare i giovinazzesi ad essere orgogliosi del proprio paese».

Un momento importante è stato quello che ha visto protagonisti Vito Favuzzi, ds dell'AFP, e Pino Marzella, idolo locale, finalmente uniti dalla politica e che potrebbero ricominciare, si augurano i tifosi, un percorso comune per il bene dei colori biancoverdi. Ma questa è una notizia che ancora non possiamo darvi con certezza in alcun modo.

Infine i due passaggi conclusivi, con i Consiglieri eletti sul palco (Pietro Sifo, Alfonso Arbore, Gaetano Depalo, Ruggero Iannone, Angelo Lasorsa, Marianna Paladino, Salvatore Stallone, Natalie Marzella, Giovanni Del Giudice, assente per motivi personali Michele Sollecito) ed il ricordo commosso di chi non c'è più ma ci sarebbe stato certamente, come Tommaso Dagostino, Leonardo Piscitelli, Nicola Arbore ed il dottor Luciano Curatoli.

A fine serata, l'artista Alessandro Cavaliere ha fatto dono a Tommaso Depalma di una sua opera in segno di affetto e riconoscenza personale.