Depalma in una scuola del quartiere San Paolo
Il Sindaco: «Sono tornato dove tutto è partito»
giovedì 2 febbraio 2017
Il ciclismo, i bambini e la voglia di non lasciarli soli. Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, è tornato nel quartiere San Paolo di Bari, dove anni fa aveva contribuito a fondare una scuola dedicata a questo sport. Non ha mai fatto mistero della sua passione per la bicicletta e per tutto ciò che ruota attorno al mondo dello sport ed anche su questo è stato spesso contestato da chi, a Giovinazzo, non la pensava politicamente come lui.
Ieri è tornato ad incontrare gli alunni della Scuola Primaria "Chiaia", nel cuore di una delle zone socialmente più controverse del capoluogo, con tante potenzialità umane, ma anche tanta criminalità organizzata.
«Sono tornato lì dove tutto è iniziato negli anni '90 - ha commentato entusiasta -, quando ho vissuto momenti indimenticabili nelle scuole del San Paolo facendo progetti di avviamento allo sport. Anni in cui ho incontrato centinaia e centinaia di bambini, anche figli di boss del quartiere, gli stessi che grazie allo sport e all'idea di regole e disciplina inculcate, hanno scelto strade diverse rispetto a quelle alle quali potevano essere condannati. D'altronde - ha spiegato - non si può dimenticare che nel 2009, proprio nel tormentato quartiere San Paolo, nacque la prima scuola di ciclismo della Puglia, quella riconosciuta dalla Federazione Ciclistica Italiana, e che per l'inaugurazione arrivarono il mio grande e indimenticabile amico, Franco Ballerini, a cui la scuola è dedicata, e Antonio Conte.
Da quelle irripetibili esperienze degli anni '90 ho capito e imparato tante cose - ha raccontato -, prima di tutto il linguaggio universale dello sport che non fa differenze di censo né di etnie, ma arriva dritto al cuore di bambini e ragazzi come nessun altro linguaggio. E anche di questo ho parlato con i bambini della scuola "Chiaia". Negli anni più importanti della formazione scolastica - ha poi concluso -, lo sport può rappresentare davvero la chiave di volta per capire tante cose della vita da adulti che verrà».
Ieri è tornato ad incontrare gli alunni della Scuola Primaria "Chiaia", nel cuore di una delle zone socialmente più controverse del capoluogo, con tante potenzialità umane, ma anche tanta criminalità organizzata.
«Sono tornato lì dove tutto è iniziato negli anni '90 - ha commentato entusiasta -, quando ho vissuto momenti indimenticabili nelle scuole del San Paolo facendo progetti di avviamento allo sport. Anni in cui ho incontrato centinaia e centinaia di bambini, anche figli di boss del quartiere, gli stessi che grazie allo sport e all'idea di regole e disciplina inculcate, hanno scelto strade diverse rispetto a quelle alle quali potevano essere condannati. D'altronde - ha spiegato - non si può dimenticare che nel 2009, proprio nel tormentato quartiere San Paolo, nacque la prima scuola di ciclismo della Puglia, quella riconosciuta dalla Federazione Ciclistica Italiana, e che per l'inaugurazione arrivarono il mio grande e indimenticabile amico, Franco Ballerini, a cui la scuola è dedicata, e Antonio Conte.
Da quelle irripetibili esperienze degli anni '90 ho capito e imparato tante cose - ha raccontato -, prima di tutto il linguaggio universale dello sport che non fa differenze di censo né di etnie, ma arriva dritto al cuore di bambini e ragazzi come nessun altro linguaggio. E anche di questo ho parlato con i bambini della scuola "Chiaia". Negli anni più importanti della formazione scolastica - ha poi concluso -, lo sport può rappresentare davvero la chiave di volta per capire tante cose della vita da adulti che verrà».