Depalma in piazza Sicolo: «Esempio riuscito di co-progettazione urbana»
Ieri sera il secondo comizio di quartiere per lui. E non le ha mandate a dire agli avversari politici
sabato 20 maggio 2017
06.00
«Questo luogo in cui ci troviamo stasera è un esempio riuscito di co-progettazione urbana». Così Tommaso Depalma ieri sera durante il suo secondo comizio di quartiere, dopo quello di una settimana fa sul Lungomare Marina Italiana.
In piazzetta Sicolo, a due passi dal supermercato Despar, Depalma ha rimarcato il legame con la gente del quartiere, che in passato era stata critica nei suoi confronti ed in quelli della sua maggioranza, ma che col tempo ha imparato a vedere «realizzate cose concrete».
Quel luogo simbolo di un lavoro di squadra quindi, che Depalma ha definito la base da cui partire per pensare a quanto i suoi hanno realizzato in questi cinque anni di governo cittadino. «Per essere sinceri - ha rimarcato -, questa opera è frutto degli oneri di urbanizzazione ricadenti sul proprietario del supermarket, ma la nostra Amministrazione ha avuto il coraggio di non appropriarsi di una somma per utilizzarla altrove, mantenendo invece intatto il progetto di una nuova piazzetta, da noi poi perfezionato».
Quanto al rapporto diretto con la gente del quartiere, Depalma ha ricordato il suo impegno per far installare una Madonnina, desiderio di un privato a cui lui ha personalmente consegnato la licenza, e l'idea base del suo amministrare: «chi fa il Sindaco - ha detto - deve saper accogliere le istanze dei cittadini e non essere portatore di interessi. Ecco - è stata la stoccata agli avversari -, noi non siamo portatori di interessi di alcuno. Siamo gente che sta insieme per il bene di questa città e non ha paura di andare a casa».
Depalma nel suo discorso, che ha preceduto le domande e le richieste degli elettori della zona, ha anche tuonato contro le «fesserie» messe in giro ad arte dopo la firma del protocollo d'intesa con Arca Puglia Centrale per 35 nuovi alloggi popolari: «Stanno raccontando bugie alle gente - ha detto riferito ai suoi avversari -. Non sorgerà nessun ghetto, nessun quartiere di serie B. Anzi, la nostra visione di città è quella che guarda con attenzione a periferie e spazi verdi. Non vi sarà nessuna nuova Enziteto - ha ribadito a gran voce -, ma una zona in cui qualcuno avrà finalmente un tetto».
Ed a proposito di questo passaggio, Depalma ha voluto render noto un suo pensiero: «In queste settimane mi sono spesso interrogato, da credente, su cosa avrebbe pensato don Tonino Bello a tal proposito, cosa mi avrebbe detto, dopo le polemiche su deriva del Tornado e dintorni. E sono giunto alla conclusione - ha detto - che lui sarebbe stato al mio fianco pensando ad una firma che darà una casa ai poveri, a quelli che non ce la fanno e che sono davvero tanti a Giovinazzo, anche insospettabili, dignitosissimi nel loro stato di indigenza».
«Sento di aver coccolato questo quartiere e questa gente - ha continuato -. Alcune di queste persone le conosco da sempre, con altri sono cresciuto. E sono persone speciali, talune provate dalla vita. A loro chiedo di continuare a darci fiducia, perché anche noi siamo persone semplici».
Prima di chiamare vicino tanti dei candidati Consiglieri delle otto liste che lo appoggiano, Depalma ha voluto fare un passaggio sul rapporto stretto tra quel rione e Michele Sollecito, suo vice in questi anni ed una delle menti dell'intero schieramento. «Hanno tentato di infangarlo - ha detto con riferimento alla vicenda dell'indennità -, ma Michele è un ragazzo cresciuto tra voi, una persona che ci invidiano in tanti, una eccellenza di questa città. A voi - ha concluso guardando la gente - il compito di giudicare chi è, a voi che lo avete visto crescere, a voi che sapete tutto di lui».
In piazzetta Sicolo, a due passi dal supermercato Despar, Depalma ha rimarcato il legame con la gente del quartiere, che in passato era stata critica nei suoi confronti ed in quelli della sua maggioranza, ma che col tempo ha imparato a vedere «realizzate cose concrete».
Quel luogo simbolo di un lavoro di squadra quindi, che Depalma ha definito la base da cui partire per pensare a quanto i suoi hanno realizzato in questi cinque anni di governo cittadino. «Per essere sinceri - ha rimarcato -, questa opera è frutto degli oneri di urbanizzazione ricadenti sul proprietario del supermarket, ma la nostra Amministrazione ha avuto il coraggio di non appropriarsi di una somma per utilizzarla altrove, mantenendo invece intatto il progetto di una nuova piazzetta, da noi poi perfezionato».
Quanto al rapporto diretto con la gente del quartiere, Depalma ha ricordato il suo impegno per far installare una Madonnina, desiderio di un privato a cui lui ha personalmente consegnato la licenza, e l'idea base del suo amministrare: «chi fa il Sindaco - ha detto - deve saper accogliere le istanze dei cittadini e non essere portatore di interessi. Ecco - è stata la stoccata agli avversari -, noi non siamo portatori di interessi di alcuno. Siamo gente che sta insieme per il bene di questa città e non ha paura di andare a casa».
Depalma nel suo discorso, che ha preceduto le domande e le richieste degli elettori della zona, ha anche tuonato contro le «fesserie» messe in giro ad arte dopo la firma del protocollo d'intesa con Arca Puglia Centrale per 35 nuovi alloggi popolari: «Stanno raccontando bugie alle gente - ha detto riferito ai suoi avversari -. Non sorgerà nessun ghetto, nessun quartiere di serie B. Anzi, la nostra visione di città è quella che guarda con attenzione a periferie e spazi verdi. Non vi sarà nessuna nuova Enziteto - ha ribadito a gran voce -, ma una zona in cui qualcuno avrà finalmente un tetto».
Ed a proposito di questo passaggio, Depalma ha voluto render noto un suo pensiero: «In queste settimane mi sono spesso interrogato, da credente, su cosa avrebbe pensato don Tonino Bello a tal proposito, cosa mi avrebbe detto, dopo le polemiche su deriva del Tornado e dintorni. E sono giunto alla conclusione - ha detto - che lui sarebbe stato al mio fianco pensando ad una firma che darà una casa ai poveri, a quelli che non ce la fanno e che sono davvero tanti a Giovinazzo, anche insospettabili, dignitosissimi nel loro stato di indigenza».
«Sento di aver coccolato questo quartiere e questa gente - ha continuato -. Alcune di queste persone le conosco da sempre, con altri sono cresciuto. E sono persone speciali, talune provate dalla vita. A loro chiedo di continuare a darci fiducia, perché anche noi siamo persone semplici».
Prima di chiamare vicino tanti dei candidati Consiglieri delle otto liste che lo appoggiano, Depalma ha voluto fare un passaggio sul rapporto stretto tra quel rione e Michele Sollecito, suo vice in questi anni ed una delle menti dell'intero schieramento. «Hanno tentato di infangarlo - ha detto con riferimento alla vicenda dell'indennità -, ma Michele è un ragazzo cresciuto tra voi, una persona che ci invidiano in tanti, una eccellenza di questa città. A voi - ha concluso guardando la gente - il compito di giudicare chi è, a voi che lo avete visto crescere, a voi che sapete tutto di lui».