Depalma con Decaro a Roma: «Non vogliamo impunità, ma non possiamo essere responsabili di ogni atto che firmiamo»
Tanti i sindaci che mercoledì 7 luglio hanno manifestato nella capitale
venerdì 9 luglio 2021
C'era anche il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, ieri a Roma, con il sindaco di Bari e presidente nazionale dell'ANCI, Antonio Decaro, e tanti altri sindaci provenienti da tutta Italia scesi in piazza tutti insieme per chiedere maggiore rispetto nei confronti del loro ruolo e del loro lavoro ( seguono foto).
«Rischiamo di essere indagati per ogni atto firmato o non firmato - ha dichiarato Antonio Decaro -. Non siamo venuti a lamentarci ma a costituirci. Siamo rei confessi e il nostro reato è fare il nostro mestiere di sindaci. Ho portato l'arma del delitto, è una penna che ho tenuto nella bustina, come accade per i reperti. Con questa ogni giorno firmiamo decine di atti e corriamo dei rischi: se firmi rischi abuso d'ufficio, se non firmi rischi l'omissione di atti d'uffici».
Tutti i sindaci, una delegazione è stata ricevuta a Palazzo Chigi, hanno ribadito di non volere «Immunità o impunità, vogliamo essere giudicati per le nostre responsabilità ma purtroppo non è così perché oggi, per come si sono create le condizioni nell'ordinamento giuridico del nostro Paese, i sindaci sembra siano diventati responsabili di qualsiasi cosa accada nella propria comunità e non è possibile. Chiediamo rispetto per il ruolo dei sindaci e per la loro dignità, lo facciamo per noi e per chi verrà dopo di noi».
«Rischiamo di essere indagati per ogni atto firmato o non firmato - ha dichiarato Antonio Decaro -. Non siamo venuti a lamentarci ma a costituirci. Siamo rei confessi e il nostro reato è fare il nostro mestiere di sindaci. Ho portato l'arma del delitto, è una penna che ho tenuto nella bustina, come accade per i reperti. Con questa ogni giorno firmiamo decine di atti e corriamo dei rischi: se firmi rischi abuso d'ufficio, se non firmi rischi l'omissione di atti d'uffici».
Tutti i sindaci, una delegazione è stata ricevuta a Palazzo Chigi, hanno ribadito di non volere «Immunità o impunità, vogliamo essere giudicati per le nostre responsabilità ma purtroppo non è così perché oggi, per come si sono create le condizioni nell'ordinamento giuridico del nostro Paese, i sindaci sembra siano diventati responsabili di qualsiasi cosa accada nella propria comunità e non è possibile. Chiediamo rispetto per il ruolo dei sindaci e per la loro dignità, lo facciamo per noi e per chi verrà dopo di noi».