Depalma a Teleregione parla di minori, turismo e rapporti con la città
Ieri sera il Sindaco ospite dell'approfondimento "Fuori dal coro"
sabato 23 febbraio 2019
0.57
Le scritte sui muri di palazzi storici del borgo antico giovinazzese hanno fatto il giro dei media regionali e finanche nazionali.
A parlarne con il Sindaco, Tommaso Depalma, è stato ieri sera il direttore di Teleregione, Salvatore Petrarolo, nell'approfondimento delle 20.00 "Fuori dal coro".
Depalma ha ricordato al pubblico dell'emittente barlettana che intende parlare con i ragazzi autori delle scritte in vico Arco Cattese e con i loro genitori, per comprendere eventualmente le ragioni del gesto. Non ha tuttavia dimenticato la linea più dura, annunciata attraverso i social network nei giorni scorsi, ed ha ribadito l'invito a chiunque sia stato "complice" di quel gesto (ammesso che ci sia) a farsi avanti. Sarebbe pronto ad ascoltarli e a farsi ascoltare, ma non giustifica in alcun modo quel gesto. Una città che vuol far turismo in maniera seria, ha ricordato, non può permettersi queste cadute ed o giovani devono capire che quel patrimonio non è solo il nostro passato, ma rappresenta il loro futuro. Non c'è movida che tenga per giustificare gesti simili.
Incalzato da Petrarolo, il primo cittadino giovinazzese ha poi virato sulla sua visione di Giovinazzo, «schiacciata - per usare le parole del direttore - tra il capoluogo ed altre realtà più grandi». Depalma ha detto che Giovinazzo «è parte di una grande squadra, in cui ogni città ha la sua caratteristica. Penso a lla mia cittadina - ha sottolineato - come al salotto buono di un'area più vasta. Dobbiamo offrire un pacchetto che identifichi con un titolo il nord barese», è stata la sua proposta.
L'affermazione della Città Metropolitana di Bari tra le mete preferite dagli italiani e dagli stranieri negli ultimi quattro anni sono dunque per lui un dato da sfruttare al meglio, ma ancora non siamo arrivati a questo. Dopo aver ricordato ancora una volta che ha scritto al sindaco di Vilnus, capitale lituana, per invitarlo a Giovinazzo dopo l'exploit di presenze nella scorsa stagione, Depalma ha sciorinato dati: «nel 2012, quando sono arrivato io - ha detto - c'erano 25.000 presenze giunte da noi ed inquadrate dall'osservatorio sul turismo. Poi nel 2015 si parla di 84.000 presenze, 89.000 nel 2016, 101.000 nel 2017 e parrebbe che si sfiorino le 110.000 nel 2018. Il nostro turismo - ha sottolineato - è fatto da gente che cerca una vacanza tranquilla, comoda e di approfondimento culturale».
Insomma turismo di qualità, che sia anche quello della bike-economy (di cui lui è consulente per il Governatore Michele Emiliano) fatto da un'utenza che arriverebbe nel nord barese per i borghi, il cibo, la cultura e la storia e che si sappia muovere su due ruote o a piedi, «niente a che fare con noi cicloamatori», ha poi voluto evidenziare.
Depalma, accusato spesso di essere istrionico, uomo ovunque, ha ribadito la sua volontà di essere il «front office» dei suoi amministrati.
Poi il passaggio sulla sua adesione ad Italia in Comune, il suo sostegno a Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, e soprattutto l'idea che unendo le esperienze amministrative si possa fare buona politica partendo dalla concretezza.
Infine uno sguardo al suo futuro, indotto dalla domanda del direttore: «non ho ancora pensato a cosa fare dopo essere stato sindaco», ha ammesso, ma i bene informati dicono che non si concluderà nel 2022 la sua carriera politica.
L'annuncio che ha invece spiazzato molti a Giovinazzo è stato fatto in pieno stile Depalma, pronto a lanciare idee che richiamino media e riflettori sulla città. Stimolato da un giornalista locale, il Sindaco ha ammesso di aver avuto l'idea di intitolare un tratto di costa a Valentino Mazzola, indimenticato leader del Grande Toro che morì a Superga e che veniva in vacanza a Giovinazzo col piccolo Sandro, diventato poi icona interista.
A 100 anni dalla sua nascita sarebbe secondo Depalma molto bello ricordare lui e la sua signora, che aveva parenti giovinazzesi, magari invitando Sandro a venire in Puglia dove incontrerebbe tanti appassionati.
E se l'ha pensata, stimolato anche da qualcun altro, possibile che la cosa si realizzi. Se Tommaso Depalma si mette in testa di farlo, lo sanno bene i giovinazzesi, lo farà, accettando critiche e attacchi, ma andando dritto per la sua strada.
A parlarne con il Sindaco, Tommaso Depalma, è stato ieri sera il direttore di Teleregione, Salvatore Petrarolo, nell'approfondimento delle 20.00 "Fuori dal coro".
Depalma ha ricordato al pubblico dell'emittente barlettana che intende parlare con i ragazzi autori delle scritte in vico Arco Cattese e con i loro genitori, per comprendere eventualmente le ragioni del gesto. Non ha tuttavia dimenticato la linea più dura, annunciata attraverso i social network nei giorni scorsi, ed ha ribadito l'invito a chiunque sia stato "complice" di quel gesto (ammesso che ci sia) a farsi avanti. Sarebbe pronto ad ascoltarli e a farsi ascoltare, ma non giustifica in alcun modo quel gesto. Una città che vuol far turismo in maniera seria, ha ricordato, non può permettersi queste cadute ed o giovani devono capire che quel patrimonio non è solo il nostro passato, ma rappresenta il loro futuro. Non c'è movida che tenga per giustificare gesti simili.
Incalzato da Petrarolo, il primo cittadino giovinazzese ha poi virato sulla sua visione di Giovinazzo, «schiacciata - per usare le parole del direttore - tra il capoluogo ed altre realtà più grandi». Depalma ha detto che Giovinazzo «è parte di una grande squadra, in cui ogni città ha la sua caratteristica. Penso a lla mia cittadina - ha sottolineato - come al salotto buono di un'area più vasta. Dobbiamo offrire un pacchetto che identifichi con un titolo il nord barese», è stata la sua proposta.
L'affermazione della Città Metropolitana di Bari tra le mete preferite dagli italiani e dagli stranieri negli ultimi quattro anni sono dunque per lui un dato da sfruttare al meglio, ma ancora non siamo arrivati a questo. Dopo aver ricordato ancora una volta che ha scritto al sindaco di Vilnus, capitale lituana, per invitarlo a Giovinazzo dopo l'exploit di presenze nella scorsa stagione, Depalma ha sciorinato dati: «nel 2012, quando sono arrivato io - ha detto - c'erano 25.000 presenze giunte da noi ed inquadrate dall'osservatorio sul turismo. Poi nel 2015 si parla di 84.000 presenze, 89.000 nel 2016, 101.000 nel 2017 e parrebbe che si sfiorino le 110.000 nel 2018. Il nostro turismo - ha sottolineato - è fatto da gente che cerca una vacanza tranquilla, comoda e di approfondimento culturale».
Insomma turismo di qualità, che sia anche quello della bike-economy (di cui lui è consulente per il Governatore Michele Emiliano) fatto da un'utenza che arriverebbe nel nord barese per i borghi, il cibo, la cultura e la storia e che si sappia muovere su due ruote o a piedi, «niente a che fare con noi cicloamatori», ha poi voluto evidenziare.
Depalma, accusato spesso di essere istrionico, uomo ovunque, ha ribadito la sua volontà di essere il «front office» dei suoi amministrati.
Poi il passaggio sulla sua adesione ad Italia in Comune, il suo sostegno a Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, e soprattutto l'idea che unendo le esperienze amministrative si possa fare buona politica partendo dalla concretezza.
Infine uno sguardo al suo futuro, indotto dalla domanda del direttore: «non ho ancora pensato a cosa fare dopo essere stato sindaco», ha ammesso, ma i bene informati dicono che non si concluderà nel 2022 la sua carriera politica.
L'annuncio che ha invece spiazzato molti a Giovinazzo è stato fatto in pieno stile Depalma, pronto a lanciare idee che richiamino media e riflettori sulla città. Stimolato da un giornalista locale, il Sindaco ha ammesso di aver avuto l'idea di intitolare un tratto di costa a Valentino Mazzola, indimenticato leader del Grande Toro che morì a Superga e che veniva in vacanza a Giovinazzo col piccolo Sandro, diventato poi icona interista.
A 100 anni dalla sua nascita sarebbe secondo Depalma molto bello ricordare lui e la sua signora, che aveva parenti giovinazzesi, magari invitando Sandro a venire in Puglia dove incontrerebbe tanti appassionati.
E se l'ha pensata, stimolato anche da qualcun altro, possibile che la cosa si realizzi. Se Tommaso Depalma si mette in testa di farlo, lo sanno bene i giovinazzesi, lo farà, accettando critiche e attacchi, ma andando dritto per la sua strada.