Depalma a Radio 24: «Il nostro non è un territorio di accattoni»
Le dichiarazioni del Sindaco nella trasmissione "I Funamboli"
sabato 10 marzo 2018
06.00
Il Sindaco Tommaso Depalma è stato intervistato ieri mattina nel corso della trasmissione di Radio 24 "I Funamboli" sulla questione presunte code in Comune o ai Caf per accedere al Reddito di Cittadinanza.
Il primo cittadino ha subito precisato: «Bisogna dare valore ai sentimenti delle persone e non solo ai numeri e capire perché la gente viene in Comune - ha affermato -. Questa storia è partita da un articolo di giornale scritto da un giornalista che ha riportato delle considerazioni di alcuni dei Caf. Io poso riferire - ha detto il Sindaco - ciò che ho visto all'interno del nostro Comune davanti agli uffici dei servizi sociali. Ho visto qualche persona in più rispetto a quelle che già ci sono normalmente, perché ci sono in piedi tutta una serie di misure a sostegno del reddito e dell'inclusione».
Depalma ha ricordato come a Giovinazzo siano state avviate le procedure per 50 progetti legati al Reddito di Dignità previsto dalla Regione Puglia e si stanno istruendo 170 pratiche sul ReI, previsto invece dal Governo Gentiloni.
Il primo cittadino ha quindi provato a smorzare le polemiche ed il polverone alzatosi dopo l'articolo dei colleghi de "La Gazzetta del Mezzogiorno", sottolineando come «i cittadini che si rivolgono agli sportelli sono consapevoli e già educati su cosa sia l'ISEE, sono consapevoli delle procedure e sul range da rispettare per accedervi».
Sarebbe quindi maturata in questo quadro la richiesta di alcuni di comprendere come funziona il Reddito di Cittadinanza, che non è ancora legge dello Stato e non si sa se lo diventerà.
«Rivendico la dignità di queste persone - ha rimarcato Depalma con forza rispondendo alle domande dei giornalisti - in particolare dei giovani. Dare l'idea che il nostro sia un territorio di accattoni, di persone che stanno ad aspettare le promesse del politico di turno appare ingeneroso. I giovani - ha poi evidenziato - li ho visti in coda nel mio Comune, ma non per rivolgersi ai servizi sociali, ma per andare allo Sportello Europa per comprendere come funzionano misure come il microcredito finanziato dall'UE. Ed a Giovinazzo - ha posto in evidenza - sono nate così 10-15 nuove aziende medio-piccole create da giovani».
Ha poi sdrammatizzando ricordando come a qualcuno che aveva chiesto i moduli per il Reddito di Cittadinanza abbia risposto con una battuta di rivolgersi a Beppe Grillo «così quando ci dà i soldi, i moduli li stampiamo noi».
Depalma, sempre rispondendo ai giornalisti, ha infine precisato come «da uomo del Sud, orgogliosamente "terrone", dico che il voto ai 5 Stelle, che non ho votato, mi sembra ingiusto catalogarlo solo per qualche promessa. Penso che il Sud abbia voluto utilizzare il MoVimento 5 Stelle per urlare il suo disagio nei confronti di una classe dirigente».
Questa sera, nella trasmissione di Rai 3 Le parole della settimana, ci sarà un nuovo intervento di Tommaso Depalma, domani ospite su La 7 del programma "Non è l'Arena" di Massimo Giletti.
Il primo cittadino ha subito precisato: «Bisogna dare valore ai sentimenti delle persone e non solo ai numeri e capire perché la gente viene in Comune - ha affermato -. Questa storia è partita da un articolo di giornale scritto da un giornalista che ha riportato delle considerazioni di alcuni dei Caf. Io poso riferire - ha detto il Sindaco - ciò che ho visto all'interno del nostro Comune davanti agli uffici dei servizi sociali. Ho visto qualche persona in più rispetto a quelle che già ci sono normalmente, perché ci sono in piedi tutta una serie di misure a sostegno del reddito e dell'inclusione».
Depalma ha ricordato come a Giovinazzo siano state avviate le procedure per 50 progetti legati al Reddito di Dignità previsto dalla Regione Puglia e si stanno istruendo 170 pratiche sul ReI, previsto invece dal Governo Gentiloni.
Il primo cittadino ha quindi provato a smorzare le polemiche ed il polverone alzatosi dopo l'articolo dei colleghi de "La Gazzetta del Mezzogiorno", sottolineando come «i cittadini che si rivolgono agli sportelli sono consapevoli e già educati su cosa sia l'ISEE, sono consapevoli delle procedure e sul range da rispettare per accedervi».
Sarebbe quindi maturata in questo quadro la richiesta di alcuni di comprendere come funziona il Reddito di Cittadinanza, che non è ancora legge dello Stato e non si sa se lo diventerà.
«Rivendico la dignità di queste persone - ha rimarcato Depalma con forza rispondendo alle domande dei giornalisti - in particolare dei giovani. Dare l'idea che il nostro sia un territorio di accattoni, di persone che stanno ad aspettare le promesse del politico di turno appare ingeneroso. I giovani - ha poi evidenziato - li ho visti in coda nel mio Comune, ma non per rivolgersi ai servizi sociali, ma per andare allo Sportello Europa per comprendere come funzionano misure come il microcredito finanziato dall'UE. Ed a Giovinazzo - ha posto in evidenza - sono nate così 10-15 nuove aziende medio-piccole create da giovani».
Ha poi sdrammatizzando ricordando come a qualcuno che aveva chiesto i moduli per il Reddito di Cittadinanza abbia risposto con una battuta di rivolgersi a Beppe Grillo «così quando ci dà i soldi, i moduli li stampiamo noi».
Depalma, sempre rispondendo ai giornalisti, ha infine precisato come «da uomo del Sud, orgogliosamente "terrone", dico che il voto ai 5 Stelle, che non ho votato, mi sembra ingiusto catalogarlo solo per qualche promessa. Penso che il Sud abbia voluto utilizzare il MoVimento 5 Stelle per urlare il suo disagio nei confronti di una classe dirigente».
Questa sera, nella trasmissione di Rai 3 Le parole della settimana, ci sarà un nuovo intervento di Tommaso Depalma, domani ospite su La 7 del programma "Non è l'Arena" di Massimo Giletti.