Depalma a Milano per i diritti civili ed a sostegno di Liliana Segre
Il Sindaco: «Giovinazzo è antifascista»
lunedì 9 dicembre 2019
13.29
Domani pomeriggio, il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, sarà a Milano per partecipare alla sfilata dei sindaci italiani a sostegno di Liliana Segre, la senatrice a vita minacciata di morte via web e ormai sotto scorta.
L'appuntamento è alle 17.30 in piazza Mercanti. Di qui il corteo dei sindaci, tutti con la fascia tricolore, e senza bandiere o simboli di partito, si dirigerà verso la Galleria dove incontrerà la senatrice Segre, l'unica a parlare dal palco allestito in piazza della Scala.
La manifestazione, lanciata dal sindaco di Milano, Beppe Sala, e da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, è stata immediatamente sostenuta dall'Anci nazionale e dal suo presidente, Antonio Decaro, sindaco di Bari.
Il 30 gennaio del 1944 Liliana Segre fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva 14 anni, superstite dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Il 19 gennaio del 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale. Vive sotto scorta dallo scorso 7 novembre.
«Giovinazzo è una città antifascista e contro ogni forma di antisemitismo - dichiara il sindaco Depalma -. Con slancio e convinzione ho deciso di partecipare alla manifestazione di Milano perché credo che la senatrice Segre sia il simbolo di una tragica pagina di storia che non si può dimenticare, un simbolo di coraggio e di forza. Ed è attorno alle persone come lei che noi rappresentanti delle Istituzioni dobbiamo fare quadrato in modo convinto e determinato. Mi auguro che tutti i sindaci italiani, di qualsiasi colore politico, siano presenti domani a Milano, senza bandiere e senza strumentalizzazioni ma con indosso solo la nostra fascia tricolore, simbolo del nostro Stato, libero e democratico. Domani a Milano faremo sentire l'abbraccio delle nostre comunità a una grande donna».
L'appuntamento è alle 17.30 in piazza Mercanti. Di qui il corteo dei sindaci, tutti con la fascia tricolore, e senza bandiere o simboli di partito, si dirigerà verso la Galleria dove incontrerà la senatrice Segre, l'unica a parlare dal palco allestito in piazza della Scala.
La manifestazione, lanciata dal sindaco di Milano, Beppe Sala, e da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, è stata immediatamente sostenuta dall'Anci nazionale e dal suo presidente, Antonio Decaro, sindaco di Bari.
Il 30 gennaio del 1944 Liliana Segre fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva 14 anni, superstite dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Il 19 gennaio del 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale. Vive sotto scorta dallo scorso 7 novembre.
«Giovinazzo è una città antifascista e contro ogni forma di antisemitismo - dichiara il sindaco Depalma -. Con slancio e convinzione ho deciso di partecipare alla manifestazione di Milano perché credo che la senatrice Segre sia il simbolo di una tragica pagina di storia che non si può dimenticare, un simbolo di coraggio e di forza. Ed è attorno alle persone come lei che noi rappresentanti delle Istituzioni dobbiamo fare quadrato in modo convinto e determinato. Mi auguro che tutti i sindaci italiani, di qualsiasi colore politico, siano presenti domani a Milano, senza bandiere e senza strumentalizzazioni ma con indosso solo la nostra fascia tricolore, simbolo del nostro Stato, libero e democratico. Domani a Milano faremo sentire l'abbraccio delle nostre comunità a una grande donna».