Dentro il corteo: la voce dei politici
Dal comitato “Per la salute pubblica” ai partiti del centrosinistra e del centrodestra
domenica 4 gennaio 2015
17.41
C'erano anche i partiti politici, ieri sera, al corteo promosso dal comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica" contro la risagomatura dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago. C'erano il Partito Democratico, Forza Italia, Sinistra Ecologia e Libertà, il Movimento Politico Schittulli, la lista civica Giovinazzo Città d'Amare, il Partito Socialista Italiano, c'erano i sindacati (la Cgil e la Uil) e tanti amministratori comunali del passato.
«Tutti uniti - ha dichiarato Michele Camporeale, architetto e già assessore comunale all'Ambiente - contro un atto monocratico del sindaco Tommaso Depalma che non si è preoccupato di eseguire i dovuti accertamenti sulle condizioni della guaina sul fondo e sulle pareti dei lotti I, II e III, sulle condizioni di stabilità per i nuovi rifiuti costipati, oltre all'analisi dei rifiuti attraverso carotaggi e la verifica dello stato del percolato». A rivolgere un infinito ringraziamento alla popolazione giovinazzese ci pensa Santo Restivo: «Un grazie enorme a tutti i miei concittadini. Le tematiche ambientali mi hanno sempre appassionato. Parliamo di ambiente, ma di riflesso parliamo di salute pubblica. Entrambi diritti costituzionali».
Secondo Filippo Gasparre «la gente era tanta e si è sentita in prima persona protagonista di un problema che riguarda l'interesse di ognuno. Ho partecipato spinto dalla voglia di metterci del mio perché l'indifferenza colpisce proprio chi non si espone e non dice la sua in un paese presumibilmente democratico». Per Savino Alberto Rucci, della Uil, «il benessere comune vale più qualsiasi ritorno economico, la pubblica salute vale più di qualsiasi calcolo politico. La gente è stanca di subire passivamente. Giovinazzo è già stata vessata fin troppo: altro che ampliamenti, è giunta l'ora di mettere un punto definitivo alla vicenda discarica. E l'ampia partecipazione alla manifestazione lo ha dimostrato».
Una così ampia partecipazione che Antonio Galizia, nel suo ventennale comando della locale Stazione dei Carabinieri non ha mai visto: «Sì lo confermo, non ho mai visto tanta partecipazione ad un corteo di dissenso contro un provvedimento di un sindaco. Ricordo le scorse manifestazioni contro la discarica e contro le antenne e il numero dei partecipanti era sempre scarso. Questa volta, invece, Giovinazzo ha scritto una pagina di democrazia partecipata molto importante. Spero che nessuno abbia voglia di strumentalizzare questa manifestazione perché farebbe un grosso errore. La salute e la sicurezza non sono nè di sinistra e nè di destra, sono solo dei cittadini. Il sindaco non ha altra scelta, deve dare immediatamente le dimissioni. Colgo l'occasione per esprimere tutta la mia solidarietà all'architetto Vincenzo Turturro, vittima di un sindaco e di un presidente del consiglio comunale che non hanno a cuore l'interesse del paese. C'è ancora molto da lavorare, ma stavolta è stata messa la prima pietra per avere una Giovinazzo pulita».
Una partecipazione ben riuscita, senza dubbio, «ma - secondo il consigliere comunale Cosmo Damiano Stufano, del Partito Democratico - mancava un pezzo importante, ovvero le scuole. Essere presenti in strada era un dovere come rappresentante dei cittadini che mi hanno votato e che devo rappresentare in consiglio comunale e poi come cittadino nella difesa dei diritti e della salute pubblica». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Ruggero Iannone, consigliere comunale di Forza Italia: «La mia adesione e presenza è stata la naturale prosecuzione delle battaglie decennali finora condotte contro la discarica. Mi auguro che questa testimonianza popolare possa spingere ad un ripensamento del sindaco ed alla revoca dell'ordinanza».
Una manifestazione importante, ma soprattutto un messaggio politico verso l'amministrazione comunale: «Il messaggio politico verso chi amministra è molto chiaro e forte - ha dichiarato Michele Delle Fontane, segretario cittadino del Partito Democratico - ma sono profondamente convinto che il sindaco non darà nessun seguito alle richieste venute dalla piazza, e gli unici che potranno fermare l'ordinanza n. 62 saranno i magistrati». Soddisfatto del corteo anche Angelo Lasorsa, già consigliere comunale: «Bel corteo anche se - ha ammesso - auspicavo una maggiore partecipazione da parte della cittadinanza trattandosi di un problema che riguarda tutti noi».
Per Teresa Fiorentino, del Partito Democratico, «la partecipazione al corteo ha superato ogni aspettativa, soprattutto l'eterogeneità dei partecipanti: giovani accanto a meno giovani uniti da un unico obiettivo ovvero la vivibilità del paese in cui siamo nati» e la revoca dell'ordinanza n. 62. «Un provvedimento insensato - secondo Mariangela Minore, membro della direzione provinciale del Partito Democratico - che viene propinato in un contesto ambientale di per sé fragile e deturpato, come balsamo economico per un Ente comunale che intende far cassa barattando la salute dei suoi cittadini. La voce della protesta collettiva non ha tardato a levarsi sulla mediocrità di una politica sorda e regressiva al cospetto delle buone prassi democratiche».
Un no, quello dei giovinazzesi, deciso e assai partecipato: «Il momento più bello - ha detto Nando Depalo, segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà - è stato vedere il serpentone di gente circondare piazza Vittorio Emanuele II: un'immagine bellissima che dava un senso di protezione, come a voler proteggere la propria città dall'ennesimo carico di veleno che vuole soffocare il nostro futuro. Credo che questa sia stata la più bella risposta di tutti i cittadini giovinazzesi che, nonostante il freddo, hanno partecipato al corteo per ribadire un secco no a questo nuovo ampliamento della discarica e indurre il sindaco a ritirare immediatamente l'ordinanza sindacale. Noi c'eravamo perchè crediamo che la salute sia un bene di tutti».
Unica nota stonata, secondo Gaetano Depalo di Forza Italia «la partecipazione di tanti, forse troppi, esponenti che hanno negli anni accreditato, o perché rimasti silenti o perché direttamente coinvolti, questo stato delle cose. Non si dimentichi che questa manifestazione non deve essere contro qualcuno bensì contro qualcosa e quel qualcosa è un problema incancrenito che si protrae da decenni». La replica arriva da Savino Labianca, del comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica". «Il problema della presenza di gente "mossa" dai partiti non è un problema che ci riguarda perché la sfacciataggine di alcune persone o vecchi amministratori che in passato hanno praticamente agito come questo sindaco, è una questione morale personale! A me piace, invece, la presenza di giovani che vogliono cambiare qualcosa! E noi ci siamo riusciti».
«Tutti uniti - ha dichiarato Michele Camporeale, architetto e già assessore comunale all'Ambiente - contro un atto monocratico del sindaco Tommaso Depalma che non si è preoccupato di eseguire i dovuti accertamenti sulle condizioni della guaina sul fondo e sulle pareti dei lotti I, II e III, sulle condizioni di stabilità per i nuovi rifiuti costipati, oltre all'analisi dei rifiuti attraverso carotaggi e la verifica dello stato del percolato». A rivolgere un infinito ringraziamento alla popolazione giovinazzese ci pensa Santo Restivo: «Un grazie enorme a tutti i miei concittadini. Le tematiche ambientali mi hanno sempre appassionato. Parliamo di ambiente, ma di riflesso parliamo di salute pubblica. Entrambi diritti costituzionali».
Secondo Filippo Gasparre «la gente era tanta e si è sentita in prima persona protagonista di un problema che riguarda l'interesse di ognuno. Ho partecipato spinto dalla voglia di metterci del mio perché l'indifferenza colpisce proprio chi non si espone e non dice la sua in un paese presumibilmente democratico». Per Savino Alberto Rucci, della Uil, «il benessere comune vale più qualsiasi ritorno economico, la pubblica salute vale più di qualsiasi calcolo politico. La gente è stanca di subire passivamente. Giovinazzo è già stata vessata fin troppo: altro che ampliamenti, è giunta l'ora di mettere un punto definitivo alla vicenda discarica. E l'ampia partecipazione alla manifestazione lo ha dimostrato».
Una così ampia partecipazione che Antonio Galizia, nel suo ventennale comando della locale Stazione dei Carabinieri non ha mai visto: «Sì lo confermo, non ho mai visto tanta partecipazione ad un corteo di dissenso contro un provvedimento di un sindaco. Ricordo le scorse manifestazioni contro la discarica e contro le antenne e il numero dei partecipanti era sempre scarso. Questa volta, invece, Giovinazzo ha scritto una pagina di democrazia partecipata molto importante. Spero che nessuno abbia voglia di strumentalizzare questa manifestazione perché farebbe un grosso errore. La salute e la sicurezza non sono nè di sinistra e nè di destra, sono solo dei cittadini. Il sindaco non ha altra scelta, deve dare immediatamente le dimissioni. Colgo l'occasione per esprimere tutta la mia solidarietà all'architetto Vincenzo Turturro, vittima di un sindaco e di un presidente del consiglio comunale che non hanno a cuore l'interesse del paese. C'è ancora molto da lavorare, ma stavolta è stata messa la prima pietra per avere una Giovinazzo pulita».
Una partecipazione ben riuscita, senza dubbio, «ma - secondo il consigliere comunale Cosmo Damiano Stufano, del Partito Democratico - mancava un pezzo importante, ovvero le scuole. Essere presenti in strada era un dovere come rappresentante dei cittadini che mi hanno votato e che devo rappresentare in consiglio comunale e poi come cittadino nella difesa dei diritti e della salute pubblica». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Ruggero Iannone, consigliere comunale di Forza Italia: «La mia adesione e presenza è stata la naturale prosecuzione delle battaglie decennali finora condotte contro la discarica. Mi auguro che questa testimonianza popolare possa spingere ad un ripensamento del sindaco ed alla revoca dell'ordinanza».
Una manifestazione importante, ma soprattutto un messaggio politico verso l'amministrazione comunale: «Il messaggio politico verso chi amministra è molto chiaro e forte - ha dichiarato Michele Delle Fontane, segretario cittadino del Partito Democratico - ma sono profondamente convinto che il sindaco non darà nessun seguito alle richieste venute dalla piazza, e gli unici che potranno fermare l'ordinanza n. 62 saranno i magistrati». Soddisfatto del corteo anche Angelo Lasorsa, già consigliere comunale: «Bel corteo anche se - ha ammesso - auspicavo una maggiore partecipazione da parte della cittadinanza trattandosi di un problema che riguarda tutti noi».
Per Teresa Fiorentino, del Partito Democratico, «la partecipazione al corteo ha superato ogni aspettativa, soprattutto l'eterogeneità dei partecipanti: giovani accanto a meno giovani uniti da un unico obiettivo ovvero la vivibilità del paese in cui siamo nati» e la revoca dell'ordinanza n. 62. «Un provvedimento insensato - secondo Mariangela Minore, membro della direzione provinciale del Partito Democratico - che viene propinato in un contesto ambientale di per sé fragile e deturpato, come balsamo economico per un Ente comunale che intende far cassa barattando la salute dei suoi cittadini. La voce della protesta collettiva non ha tardato a levarsi sulla mediocrità di una politica sorda e regressiva al cospetto delle buone prassi democratiche».
Un no, quello dei giovinazzesi, deciso e assai partecipato: «Il momento più bello - ha detto Nando Depalo, segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà - è stato vedere il serpentone di gente circondare piazza Vittorio Emanuele II: un'immagine bellissima che dava un senso di protezione, come a voler proteggere la propria città dall'ennesimo carico di veleno che vuole soffocare il nostro futuro. Credo che questa sia stata la più bella risposta di tutti i cittadini giovinazzesi che, nonostante il freddo, hanno partecipato al corteo per ribadire un secco no a questo nuovo ampliamento della discarica e indurre il sindaco a ritirare immediatamente l'ordinanza sindacale. Noi c'eravamo perchè crediamo che la salute sia un bene di tutti».
Unica nota stonata, secondo Gaetano Depalo di Forza Italia «la partecipazione di tanti, forse troppi, esponenti che hanno negli anni accreditato, o perché rimasti silenti o perché direttamente coinvolti, questo stato delle cose. Non si dimentichi che questa manifestazione non deve essere contro qualcuno bensì contro qualcosa e quel qualcosa è un problema incancrenito che si protrae da decenni». La replica arriva da Savino Labianca, del comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica". «Il problema della presenza di gente "mossa" dai partiti non è un problema che ci riguarda perché la sfacciataggine di alcune persone o vecchi amministratori che in passato hanno praticamente agito come questo sindaco, è una questione morale personale! A me piace, invece, la presenza di giovani che vogliono cambiare qualcosa! E noi ci siamo riusciti».