Delfino spiaggiato a Giovinazzo: recuperato per la necroscopia
L'operazione, effettuata sul posto, al confine con Santo Spirito, è servita a comprendere le cause della morte
sabato 30 novembre 2024
È ancora presto per esserne certi, ma con molta probabilità il delfino spiaggiato e ritrovato privo di vita sulla costa a sud di Giovinazzo, «ad una prima valutazione visiva si presentava con una forma pronunciata di itterismo», secondo quanto detto da Pasquale Salvemini del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta.
L'episodio, nei pressi del lido dei Vigili del Fuoco, al confine col rione Santo Spirito, è avvenuto martedì mattina, quando i volontari del WWF Puglia hanno ricevuto la segnalazione dello spiaggiamento di un mammifero marino. «Si trattava di un delfino della specie stenella, un piccolo cetaceo dal corpo snello e slanciato, che si era spiaggiato ormai privo di vita», ha proseguito Salvemini. Sul posto, scattato l'allarme, sono prontamente intervenuti i militari dell'Ufficio Locale Marittimo.
Con gli agenti della Polizia Locale, sulla litoranea sono intervenuti i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari i quali, una volta verificata l'ottima condizione della carcassa dell'animale (il delfino era morto da poche ore, in mare aperto), hanno proceduto alla necroscopia in loco con il supporto del personale veterinario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata che ha sede a Foggia. Un esame necessario per accertare le cause dello spiaggiamento.
«Il delfino, ad una prima valutazione visiva, si presentava particolarmente magro e con una forma pronunciata di itterismo», ha detto ancora Salvemini. «I medici veterinari hanno recuperato tutti gli organi per sottoporli ad esami specifici, ma non si esclude la morte per cause virali». La carcassa, alla fine, è stata smaltita.
L'episodio, nei pressi del lido dei Vigili del Fuoco, al confine col rione Santo Spirito, è avvenuto martedì mattina, quando i volontari del WWF Puglia hanno ricevuto la segnalazione dello spiaggiamento di un mammifero marino. «Si trattava di un delfino della specie stenella, un piccolo cetaceo dal corpo snello e slanciato, che si era spiaggiato ormai privo di vita», ha proseguito Salvemini. Sul posto, scattato l'allarme, sono prontamente intervenuti i militari dell'Ufficio Locale Marittimo.
Con gli agenti della Polizia Locale, sulla litoranea sono intervenuti i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari i quali, una volta verificata l'ottima condizione della carcassa dell'animale (il delfino era morto da poche ore, in mare aperto), hanno proceduto alla necroscopia in loco con il supporto del personale veterinario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata che ha sede a Foggia. Un esame necessario per accertare le cause dello spiaggiamento.
«Il delfino, ad una prima valutazione visiva, si presentava particolarmente magro e con una forma pronunciata di itterismo», ha detto ancora Salvemini. «I medici veterinari hanno recuperato tutti gli organi per sottoporli ad esami specifici, ma non si esclude la morte per cause virali». La carcassa, alla fine, è stata smaltita.