"Del racconto, il film", Mortellaro e Tani protagonisti dell'ultima serata giovinazzese
La rassegna ha avuto come cornice l'anfiteatro di piazzale Aeronautica Militare
domenica 16 luglio 2023
Il terzo e ultimo appuntamento previsto per Giovinazzo con la rassegna "Del Racconto, il Film" - Festival cinema & letteratura, curata dal direttore Giancarlo Visitilli, ha proposto due momenti sui quali è stata condotta una interessante riflessione, presso l'anfiteatro di Ponente sul piazzale Aeronautica Militare. Connessa all'evento una mostra fotografica collettiva, oltre che laboratorio di scrittura, a cura di uomini reclusi nel carcere di Trani: "Tu (s) guardami fuori-le vite di chi vive dentro" allestita sulle sedie poste ai lati dell'anfiteatro.
Tra i suoi ricordi i tempi dell'università, del suo impegno civile e politico.
«Il film "Il grande male" ha tanto della mia vita, dal lockdown ho preso l'atmosfera di chiusura forzata, di claustrofobia – ha affermato il regista -. Il protagonista vive ansia, depressione e paura che ho raccontato rivolgendo rispetto e sensibilità. La location è stata Bari, ho voluto riunire il cast composto di una serie di professionisti amici e una troupe bel collaudata. Il mio grazie va all'Apulia Film Commission per il supporto e l'attenzione rivolta a me e al film.
L'esperienza è stata molto interessante, il gruppo di lavoro ha dato una forza creativa utile al film dal contenuto molto forte».
I saluti finali nelle parole dell'Assessora alla cultura e al turismo Cristina Piscitelli: «Festival regionale molto caro alla città di Giovinazzo, lo ospitiamo da diversi anni con piacere, è cresciuto tanto, ringrazio Giancarlo Visitilli e la sua cooperativa sociale "I bambini di Truffaut" per l'impegno. In questi anni hanno trattato temi profondi e importanti attraverso libri e film. La rassegna "Cinema sotto le stelle" in quella location, che ben si presta a quelle proiezioni, come avevo ideato anni fa, si è dimostrata vincente. Un plauso a questo festival che riesce a mantenere alto livello di partecipazione e di ospiti illustri in campo letterario e cinematografico».
Il racconto
L'incontro di presentazione del libro di Isidoro Davide Mortellaro "A che punto è la notte? – La vita e i tempi di terzo millennio" (edizioni La Meridiana), è stato il primo momento che ha aperto la serata con una chiacchierata che il direttore artistico Visitilli ha definito "molto illuminante" tra il giovane giornalista Umberto Sperti e il noto docente universitario, il giovinazzese Isidoro Mortellaro, autore del libro. L'attenzione del giornalista si è soffermata sul titolo del libro. «Ho scritto il libro dedicandolo ai miei tre nipoti –ha subito affermato Isidoro Mortellaro, che ha omaggiato con un delicato pensiero i suoi genitori -. Erano vent'anni che non scrivevo nulla di mio, di cose sentite. Le prime pagine le ho scritte dopo l'11 settembre, poi negli anni ho buttato giù tante osservazione e riflessioni. Ho completato la stesura del libro quando Putin ha scatenato la guerra, ho pensato alla storia dell'umanità, alla bomba atomica che ha cambiato la storia del mondo, perché con l'atomica potevamo morire tutti e nessuno avrebbe potuto raccontare la storia. La seria minaccia dell'atomica è tornata ai nostri giorni con la guerra in Ucraina. Il titolo del mio libro è un passo famoso della Bibbia, l'uomo che chiede a che punto è la notte perché è un uomo alla ricerca di una risposta sul suo destino e sul futuro. La copertina è l'immagine del quadro "Notte stellata" di Vincent Van Gogh che l'ha dipinta quando era in manicomio per cui è un'immagine che fa riferimento ad un periodo drammatico della vita di un uomo. Nel libro io ho provato a tirare fuori una speranza». Il filosofo e politico ha espresso un chiaro riferimento in merito alla politica attuale ponendosi la domanda su cosa ci si deve aspettare per il futuro; il suo è uno sguardo disincantato e critico sugli interventi e sulle progettualità che sono in corso d'opera da parte del governo».Tra i suoi ricordi i tempi dell'università, del suo impegno civile e politico.
Il film
Il secondo momento della serata ha posto attenzione al film, così come il format della rassegna itinerante prevede. La parola a Giancarlo Visitilli per la presentazione della proiezione del film "Il grande male" di Mario Tani che ha molto apprezzato per la potenza di quello che racconta. Il film, che ha avuto ottimi consensi al Bifest, racconta di un uomo, come ha affermato l'attore Michele Sinisi, e del suo tentativo di ricominciare, di varcare una soglia. A Giovinazzo presenti il regista Mario Tani, Roberto Corradini il protagonista e Michele Sinisi.«Il film "Il grande male" ha tanto della mia vita, dal lockdown ho preso l'atmosfera di chiusura forzata, di claustrofobia – ha affermato il regista -. Il protagonista vive ansia, depressione e paura che ho raccontato rivolgendo rispetto e sensibilità. La location è stata Bari, ho voluto riunire il cast composto di una serie di professionisti amici e una troupe bel collaudata. Il mio grazie va all'Apulia Film Commission per il supporto e l'attenzione rivolta a me e al film.
L'esperienza è stata molto interessante, il gruppo di lavoro ha dato una forza creativa utile al film dal contenuto molto forte».
I saluti finali nelle parole dell'Assessora alla cultura e al turismo Cristina Piscitelli: «Festival regionale molto caro alla città di Giovinazzo, lo ospitiamo da diversi anni con piacere, è cresciuto tanto, ringrazio Giancarlo Visitilli e la sua cooperativa sociale "I bambini di Truffaut" per l'impegno. In questi anni hanno trattato temi profondi e importanti attraverso libri e film. La rassegna "Cinema sotto le stelle" in quella location, che ben si presta a quelle proiezioni, come avevo ideato anni fa, si è dimostrata vincente. Un plauso a questo festival che riesce a mantenere alto livello di partecipazione e di ospiti illustri in campo letterario e cinematografico».