Deiezioni canine, continuano i controlli in borghese: altri due multati
Gli agenti della Polizia Locale, con l'ausilio del drone, hanno controllato 10 cani d'affezione. Multe sino a 300 euro
sabato 13 gennaio 2024
15.53
Continuano, a Giovinazzo, fra il lungomare di Levante, quello di Ponente e il borgo antico, i controlli della Polizia Locale, anche con l'utilizzo del drone, sul rispetto della normativa sulla conduzione dei cani e sulla raccolta delle feci. Un fenomeno di inciviltà, in forte aumento, che causa disagi e pregiudica il decoro della città.
Gli agenti, in abiti civili, dislocati dove il fenomeno ha maggiori criticità, con il supporto aereo di un drone, oltre a verificare l'uso di palette, sacchetti e la corretta raccolta delle feci, hanno utilizzato il sistema di identificazione a microchip DataMars per controllare l'iscrizione all'anagrafe canina e la regolare applicazione del microchip. Il 4 gennaio scorso, come ordinato dal maggiore Raffaele Campanella, 10 sono stati i cani d'affezione ispezionati in strada e 2 le persone sanzionate.
Gli agenti del Comando di via Cappuccini, durante uno specifico servizio comandato in borghese, «hanno verificato - è scritto nella relazione - la corretta raccolta delle deiezioni canine e la presenza dei microchip attestanti l'avvenuta iscrizione del cane presso l'anagrafe canina e per prevenire eventuali condotte omissive e commissive comportanti le violazioni». Due i multati: uno per la mancata iscrizione all'anagrafe canina, l'altro per l'omessa rimozione delle varie deiezioni canine.
I controlli dall'alto e in borghese, che «saranno intensificati - precisa l'assessore Alfonso Arbore - per porre freno a questo triste fenomeno», continueranno: «Non ci sarà alcuna tolleranza per chi oltraggia la città. Il mio auspicio è che la gente si ravveda: la raccolta delle feci canine è doverosa per ragioni di decoro e igiene».
Gli agenti, in abiti civili, dislocati dove il fenomeno ha maggiori criticità, con il supporto aereo di un drone, oltre a verificare l'uso di palette, sacchetti e la corretta raccolta delle feci, hanno utilizzato il sistema di identificazione a microchip DataMars per controllare l'iscrizione all'anagrafe canina e la regolare applicazione del microchip. Il 4 gennaio scorso, come ordinato dal maggiore Raffaele Campanella, 10 sono stati i cani d'affezione ispezionati in strada e 2 le persone sanzionate.
Gli agenti del Comando di via Cappuccini, durante uno specifico servizio comandato in borghese, «hanno verificato - è scritto nella relazione - la corretta raccolta delle deiezioni canine e la presenza dei microchip attestanti l'avvenuta iscrizione del cane presso l'anagrafe canina e per prevenire eventuali condotte omissive e commissive comportanti le violazioni». Due i multati: uno per la mancata iscrizione all'anagrafe canina, l'altro per l'omessa rimozione delle varie deiezioni canine.
I controlli dall'alto e in borghese, che «saranno intensificati - precisa l'assessore Alfonso Arbore - per porre freno a questo triste fenomeno», continueranno: «Non ci sarà alcuna tolleranza per chi oltraggia la città. Il mio auspicio è che la gente si ravveda: la raccolta delle feci canine è doverosa per ragioni di decoro e igiene».