Debiti col fisco, il PD: «Rottamiamo in Comune»
L'appello a cittadini ed amministratori della segreteria cittadina
venerdì 21 giugno 2019
L'hanno definita "rottamazione", con un termine assai in voga nella politica di qualche anno fa. In questo caso, però, si tratta della possibilità di un contribuente che abbia contratto debiti con l'erario, di sistemare la sua posizione senza subire sanzioni o penalizzazioni. E chi fosse in difficoltà economiche provabili, potrebbe sempre accordarsi con il fisco per quella che viene definita « una definizione agevolata».
A ricordarlo in una nota è la segreteria cittadina del Partito Democratico di Giovinazzo, che rimarca anche la necessità di un'azione in questo senso dell'Amministrazione comunale che potrebbe, entro il prossimo 30 giugno, optare per questo sistema che va incontro ai cittadini senza però dare spazi di manovra ai cosiddetti furbetti.
«È senz'altro auspicabile che il Comune di Giovinazzo aderisca - scrivono dal PD - così da sortire un duplice effetto positivo per la comunità. Sarebbero innanzitutto rimpinguate le casse dell'Ente con beneficio per l'intera cittadinanza in termini di servizi ed efficienza dell'amministrazione pubblica. D'altronde i dati resi noti dal Direttore delle Entrate evidenziano il netto vantaggio dell'operazione per l'Erario. "La rottamazione ha finora interessato quasi 13 milioni di cartelle esattoriali per una platea di 1,7 milioni di contribuenti. In particolare, il 41% ha chiesto di sanare debiti fino a 5mila euro. Il 41% dei contribuenti ha chiesto la cancellazione di debiti inferiori a 5mila euro, il 14% tra 5mila e 10mila euro, il 30% si attesta tra i 10mila e i 50mila e il 15% oltre i 50mila euro"».
Secondo i Democratici giovinazzesi, è quindi probabile che una fetta consistente di giovinazzesi, che abbiano maturato posizioni debitorie con l'erario, decidano per questa via.
Ma dal PD rimarcano anche quante siano state le proteste di alcuni cittadini da loro raccolte: «Abbiamo raccolto testimonianze di numerosi giovinazzesi che si sono visti piombare in casa i delegati dell'Abaco - scrivono dalla segreteria - pronti a pignorare i loro beni. Sarebbe per molti cittadini la fine di un incubo, dell'angoscia e della paura di perdere tutto».
«Non si comprende quindi - chiosano i Dem - perché anche il Comune di Giovinazzo non debba cogliere l'occasione di "avvantaggiarsi" da tali procedure, con beneficio per le persone in difficoltà, per i meno abbienti, ma anche per l'intera cittadinanza. Dunque l'Amministrazione faccia la sua parte. Si rottami in Comune!».
A ricordarlo in una nota è la segreteria cittadina del Partito Democratico di Giovinazzo, che rimarca anche la necessità di un'azione in questo senso dell'Amministrazione comunale che potrebbe, entro il prossimo 30 giugno, optare per questo sistema che va incontro ai cittadini senza però dare spazi di manovra ai cosiddetti furbetti.
«È senz'altro auspicabile che il Comune di Giovinazzo aderisca - scrivono dal PD - così da sortire un duplice effetto positivo per la comunità. Sarebbero innanzitutto rimpinguate le casse dell'Ente con beneficio per l'intera cittadinanza in termini di servizi ed efficienza dell'amministrazione pubblica. D'altronde i dati resi noti dal Direttore delle Entrate evidenziano il netto vantaggio dell'operazione per l'Erario. "La rottamazione ha finora interessato quasi 13 milioni di cartelle esattoriali per una platea di 1,7 milioni di contribuenti. In particolare, il 41% ha chiesto di sanare debiti fino a 5mila euro. Il 41% dei contribuenti ha chiesto la cancellazione di debiti inferiori a 5mila euro, il 14% tra 5mila e 10mila euro, il 30% si attesta tra i 10mila e i 50mila e il 15% oltre i 50mila euro"».
Secondo i Democratici giovinazzesi, è quindi probabile che una fetta consistente di giovinazzesi, che abbiano maturato posizioni debitorie con l'erario, decidano per questa via.
Ma dal PD rimarcano anche quante siano state le proteste di alcuni cittadini da loro raccolte: «Abbiamo raccolto testimonianze di numerosi giovinazzesi che si sono visti piombare in casa i delegati dell'Abaco - scrivono dalla segreteria - pronti a pignorare i loro beni. Sarebbe per molti cittadini la fine di un incubo, dell'angoscia e della paura di perdere tutto».
«Non si comprende quindi - chiosano i Dem - perché anche il Comune di Giovinazzo non debba cogliere l'occasione di "avvantaggiarsi" da tali procedure, con beneficio per le persone in difficoltà, per i meno abbienti, ma anche per l'intera cittadinanza. Dunque l'Amministrazione faccia la sua parte. Si rottami in Comune!».