de Gennaro (PVA) su cambiamenti in Giunta: «Farsa tragicomica»
Il Consigliere comunale è intervenuto nella massima assise riunitasi in via telematica ieri sera
martedì 1 dicembre 2020
18.46
«Roba da Guinness dei primati, di cui però certamente non c'è da andar fieri! L'occasione sarebbe per me più che ghiotta per pronunciare infervorati discorsi politici di censura a questo inaccettabile e fastidioso andazzo politico amministrativo. Ma non lo farò, perché non ci troviamo di fronte ad una gestazione di un nuovo percorso politico, che, come tale, potrebbe anche essere meritevole di critica e attenzione. No, così non è! Questa volta ci troviamo dinanzi ad una vera e propria tragicomica farsa».
Ne è certo Daniele de Gennaro, Consigliere comunale e leader di PrimaVera Alternativa: questo nuovo riassestamento nella Giunta comunale, con l'ennesimo sacrificio di un'Assessora (Antonella Colaluce) ed il salvataggio di un uomo (Salvatore Stallone, sfiduciato da Iniziativa Democratica) è frutto solo di logiche partitiche o di gruppi di interesse e non di una volontà di rinnovamento.
Lo ha detto nel Consiglio comunale andato in scena in via telematica ieri sera, 30 novembre, mettendo il dito nella piaga di una maggioranza che ha probabilmente attraversato il momento di divisione peggiore non solo dall'inizio di questa consigliatura (lo hanno ammesso anche alcuni esponenti quando glielo abbiamo chiesto), ma probabilmente di tutta l'esperienza amministrativa con Depalma al timone.
LA CRISI INTERNA DI INIZIATIVA DEMOCRATICA
«Ed infatti - ha spiegato de Gennaro -, lo sanno anche i muri della città che questo ennesimo rimpasto ha sostanzialmente due origini, entrambe taciute e tenute nascoste alla città. La prima è la incomprensibile "sfiducia" del gruppo misto del Consigliere Lasorsa nei confronti della ex assessora Colaluce. Caso politico, questo, chiuso frettolosamente, "costringendo" alle dimissioni la povera malcapitata Assessora.
Un virus - ha rimarcato ancora l'esponente primaverino -, quello delle dimissioni, che nell'esecutivo Depalma-Sollecito, a cadenza semestrale, colpisce solo assessori di sesso femminile (in ordine cronologico: Sala, Vacca, Discioscia, Colaluce, per non dimenticare il mancato rinnovo dell'incarico assessorile alla Paladino).
La seconda - ha poi evidenziato de Gennaro - è tutta interna al Gruppo politico di Iniziativa Democratica, dei Consiglieri Paladino e Spadavecchia e dell'Assessore Stallone. Ebbene, è accaduto che l'Assessore Stallone, nell'infausto tentativo di ergersi a nuovo padre nobile del centro-destra giovinazzese, alle elezioni regionali, abbia deciso di appoggiare il candidato presidente Raffaele Fitto ed il consigliere Tammacco. Una scelta sgradita al suo gruppo consigliare, posto che Iniziativa Democratica sosteneva convintamente il candidato presidente di centro-sinistra Emiliano ed il candidato Alfonsino Pisicchio. Con la sconfitta del "fratellino" d'Italia sovranista Fitto - ha ironizzato ancora de Gennaro nel suo discorso -, oggi emigrato nella vituperata Europa a godersi la ben più lauta paga da europarlamentare, i Consiglieri di Iniziativa Democratica chiedono a gran voce (ed anche per iscritto) le dimissioni dell'Assessore Stallone. Ma qui la situazione si imballa. Perché Stallone è un Assessore maschio! Non è mica una Assessora che si può costringere alle dimissioni come se nulla fosse», ha quindi ironizzato ancora.
Perché se è facile cambiare cinque Assessore-donna in tre anni e mezzo, diventa un'impresa costringere invece alle dimissioni un Assessore uomo, per di più Assessore da 8 anni e mezzo. Eppure non sarebbe difficile visti i tanti fallimenti in campo urbanistico (C3, sportello unico Marmi Barbone, Commissione Paesaggistica, mancata approvazione del DPP, solo per citarne alcuni) - è la stoccata rivolta a Stallone - e la clamorosa giravolta politica operata alle regionali. Ma Salvatore Stallone è uomo, è Assessore di lunga data e l'operazione non riesce. Stallone non molla, trova sponda tra i tanti che in questa amministrazione hanno votato a destra alle regionali, ne diventa Assessore di riferimento e resta al suo posto! Vista la "mala parata", ci si aspetterebbe che fosse il gruppo consiliare di Iniziativa Democratica a pretendere un nuovo Assessore di riferimento. Ma così non è!».
UNA GIUNTA SPOSTATA A DESTRA?
Secondo de Gennaro sarebbe una sceneggiata come altre e ad entrare in Consiglio comunale è stato Vito Favuzzi, ex Presidente dell'assise comunale ed esponente di Città del Sole, stessa lista di cui era capogruppo Natalie Marzella.
Quindi Daniele de Gennaro ha fatto i suoi auguri allo stesso Favuzzi «sperando che possa riportare in una maggioranza sempre più spostata a destra, una ventata di progressismo. Anche se il collega Favuzzi - ha insistito de Gennaro - ci consentirà di avanzare qualche riserva, visto che qualche anno fa si rese artefice dell'operazione che traghettò nella prima amministrazione Depalma la destra di Iannone–Depalo, esiliando il luogotenente Galizia, la cui opposizione era diventata troppo dura e scomoda. Una destra oggi divenuta predominante, anzi condizionante, in questa maggioranza», è la presa di posizione sua e del movimento civico PrimaVera Alternativa.
Quindi per PVA si tratterebbe di una "farsa tragicomica", allo stesso tempo «tragica, perché calpesta sempre e solo le più deboli: le Assessore donna e comica perché premia chi ha fallito, amministrativamente e politicamente! Tragica perché rafforza le destre che inquinano questa maggioranza, nonostante queste siano state spazzate via dalla nostra Regione! Comica perché attribuisce deleghe assessorili su attività evanescenti per le quali nei bilanci di questa amministrazione non è mai stato destinato un solo euro! E su questo - ha rimarcato de Gennaro -, davvero, non vorremmo aggiungere neanche una parola, perché sarebbe curioso capire cosa si vorrebbe fare a Giovinazzo con una delega alle "Partecipate", visto che le quote dell'unica vera partecipata (la Farmacia Comunale) sono in vendita ed è stato finanche nominato un consulente legale costato decine di migliaia di euro per gestire l'operazione. O con una delega alla "digitalizzazione", quando in Albo Pretorio si fa fatica a trovare PDF aperti e tutti gli allegati che si approvano! Tragicomica - ha sottolineato ancora il leader dell'opposizione -, perché oggi ci ritroviamo pure un Sindaco che trattiene per sé le deleghe al Bilancio ed all'Urbanistica. Anche ad un principiante non sfugge che evidentemente il Sindaco consideri fallimentare l'attività amministrativa e politica svolta dai suoi assessori in quelle materie. Con una differenza sostanziale però: solo se gli Assessori sono donne devono pagare e dimettersi. Quella al Bilancio, infatti, è stata costretta a farlo. Invece, l'Assessore all'urbanistica è un uomo (ora peraltro anche di destra) e resta Assessore!».
LA STOCCATA FINALE
La chiusa non è da meno rispetto al tono della prima parte dell'intervento di un Daniele de Gennaro che non si è risparmiato: «Per carità. Alla barzelletta dei curriculum vitae da inviare al Comune per la scelta degli assessori - ha detto l'avvocato - non ci aveva mai creduto nessuno, né tantomeno noi. Speravamo però almeno che si mantenesse un minimo di decenza. Ma così non è stato: oggi, invece, la amara e triste realtà è chiara a tutti - ha concluso -: i ruoli assessorili servono solo per assecondare loschi giochi di potere e non per proteggere i beni comuni ed il benessere della città».
Ne è certo Daniele de Gennaro, Consigliere comunale e leader di PrimaVera Alternativa: questo nuovo riassestamento nella Giunta comunale, con l'ennesimo sacrificio di un'Assessora (Antonella Colaluce) ed il salvataggio di un uomo (Salvatore Stallone, sfiduciato da Iniziativa Democratica) è frutto solo di logiche partitiche o di gruppi di interesse e non di una volontà di rinnovamento.
Lo ha detto nel Consiglio comunale andato in scena in via telematica ieri sera, 30 novembre, mettendo il dito nella piaga di una maggioranza che ha probabilmente attraversato il momento di divisione peggiore non solo dall'inizio di questa consigliatura (lo hanno ammesso anche alcuni esponenti quando glielo abbiamo chiesto), ma probabilmente di tutta l'esperienza amministrativa con Depalma al timone.
LA CRISI INTERNA DI INIZIATIVA DEMOCRATICA
«Ed infatti - ha spiegato de Gennaro -, lo sanno anche i muri della città che questo ennesimo rimpasto ha sostanzialmente due origini, entrambe taciute e tenute nascoste alla città. La prima è la incomprensibile "sfiducia" del gruppo misto del Consigliere Lasorsa nei confronti della ex assessora Colaluce. Caso politico, questo, chiuso frettolosamente, "costringendo" alle dimissioni la povera malcapitata Assessora.
Un virus - ha rimarcato ancora l'esponente primaverino -, quello delle dimissioni, che nell'esecutivo Depalma-Sollecito, a cadenza semestrale, colpisce solo assessori di sesso femminile (in ordine cronologico: Sala, Vacca, Discioscia, Colaluce, per non dimenticare il mancato rinnovo dell'incarico assessorile alla Paladino).
La seconda - ha poi evidenziato de Gennaro - è tutta interna al Gruppo politico di Iniziativa Democratica, dei Consiglieri Paladino e Spadavecchia e dell'Assessore Stallone. Ebbene, è accaduto che l'Assessore Stallone, nell'infausto tentativo di ergersi a nuovo padre nobile del centro-destra giovinazzese, alle elezioni regionali, abbia deciso di appoggiare il candidato presidente Raffaele Fitto ed il consigliere Tammacco. Una scelta sgradita al suo gruppo consigliare, posto che Iniziativa Democratica sosteneva convintamente il candidato presidente di centro-sinistra Emiliano ed il candidato Alfonsino Pisicchio. Con la sconfitta del "fratellino" d'Italia sovranista Fitto - ha ironizzato ancora de Gennaro nel suo discorso -, oggi emigrato nella vituperata Europa a godersi la ben più lauta paga da europarlamentare, i Consiglieri di Iniziativa Democratica chiedono a gran voce (ed anche per iscritto) le dimissioni dell'Assessore Stallone. Ma qui la situazione si imballa. Perché Stallone è un Assessore maschio! Non è mica una Assessora che si può costringere alle dimissioni come se nulla fosse», ha quindi ironizzato ancora.
Perché se è facile cambiare cinque Assessore-donna in tre anni e mezzo, diventa un'impresa costringere invece alle dimissioni un Assessore uomo, per di più Assessore da 8 anni e mezzo. Eppure non sarebbe difficile visti i tanti fallimenti in campo urbanistico (C3, sportello unico Marmi Barbone, Commissione Paesaggistica, mancata approvazione del DPP, solo per citarne alcuni) - è la stoccata rivolta a Stallone - e la clamorosa giravolta politica operata alle regionali. Ma Salvatore Stallone è uomo, è Assessore di lunga data e l'operazione non riesce. Stallone non molla, trova sponda tra i tanti che in questa amministrazione hanno votato a destra alle regionali, ne diventa Assessore di riferimento e resta al suo posto! Vista la "mala parata", ci si aspetterebbe che fosse il gruppo consiliare di Iniziativa Democratica a pretendere un nuovo Assessore di riferimento. Ma così non è!».
UNA GIUNTA SPOSTATA A DESTRA?
Secondo de Gennaro sarebbe una sceneggiata come altre e ad entrare in Consiglio comunale è stato Vito Favuzzi, ex Presidente dell'assise comunale ed esponente di Città del Sole, stessa lista di cui era capogruppo Natalie Marzella.
Quindi Daniele de Gennaro ha fatto i suoi auguri allo stesso Favuzzi «sperando che possa riportare in una maggioranza sempre più spostata a destra, una ventata di progressismo. Anche se il collega Favuzzi - ha insistito de Gennaro - ci consentirà di avanzare qualche riserva, visto che qualche anno fa si rese artefice dell'operazione che traghettò nella prima amministrazione Depalma la destra di Iannone–Depalo, esiliando il luogotenente Galizia, la cui opposizione era diventata troppo dura e scomoda. Una destra oggi divenuta predominante, anzi condizionante, in questa maggioranza», è la presa di posizione sua e del movimento civico PrimaVera Alternativa.
Quindi per PVA si tratterebbe di una "farsa tragicomica", allo stesso tempo «tragica, perché calpesta sempre e solo le più deboli: le Assessore donna e comica perché premia chi ha fallito, amministrativamente e politicamente! Tragica perché rafforza le destre che inquinano questa maggioranza, nonostante queste siano state spazzate via dalla nostra Regione! Comica perché attribuisce deleghe assessorili su attività evanescenti per le quali nei bilanci di questa amministrazione non è mai stato destinato un solo euro! E su questo - ha rimarcato de Gennaro -, davvero, non vorremmo aggiungere neanche una parola, perché sarebbe curioso capire cosa si vorrebbe fare a Giovinazzo con una delega alle "Partecipate", visto che le quote dell'unica vera partecipata (la Farmacia Comunale) sono in vendita ed è stato finanche nominato un consulente legale costato decine di migliaia di euro per gestire l'operazione. O con una delega alla "digitalizzazione", quando in Albo Pretorio si fa fatica a trovare PDF aperti e tutti gli allegati che si approvano! Tragicomica - ha sottolineato ancora il leader dell'opposizione -, perché oggi ci ritroviamo pure un Sindaco che trattiene per sé le deleghe al Bilancio ed all'Urbanistica. Anche ad un principiante non sfugge che evidentemente il Sindaco consideri fallimentare l'attività amministrativa e politica svolta dai suoi assessori in quelle materie. Con una differenza sostanziale però: solo se gli Assessori sono donne devono pagare e dimettersi. Quella al Bilancio, infatti, è stata costretta a farlo. Invece, l'Assessore all'urbanistica è un uomo (ora peraltro anche di destra) e resta Assessore!».
LA STOCCATA FINALE
La chiusa non è da meno rispetto al tono della prima parte dell'intervento di un Daniele de Gennaro che non si è risparmiato: «Per carità. Alla barzelletta dei curriculum vitae da inviare al Comune per la scelta degli assessori - ha detto l'avvocato - non ci aveva mai creduto nessuno, né tantomeno noi. Speravamo però almeno che si mantenesse un minimo di decenza. Ma così non è stato: oggi, invece, la amara e triste realtà è chiara a tutti - ha concluso -: i ruoli assessorili servono solo per assecondare loschi giochi di potere e non per proteggere i beni comuni ed il benessere della città».