Dario Sannino nuovo "Compliance Monitor" del Ministero della Sanità inglese

Il professionista di Giovinazzo, Head of Quality Management in una multinazionale svizzera, farà parte di un pool di consulenti

venerdì 5 agosto 2022
A cura di La Redazione
La nostra Giovinazzo torna ancora una volta a far parlare di sé. Questa volta, però, non a causa del mare cristallino oppure del suo bel borgo antico, ma per i riconoscimenti e traguardi professionali raggiunti dai nostri concittadini.

Nello specifico questo è stato il caso del dott. Dario Sannino, classe 1978, e non nuovo per i lettori di GiovinazzoViva (collabora con il nostro giornale telematico con la rubrica "Pharma knowledge and not only"). Il dott. Sannino ha maturato più di 25 anni nel settore farmaceutico, ed oggi ricopre il ruolo di Head of Quality Management in una multinazionale farmaceutica Svizzera operante nel settore delle biotecnologie.

Negli ultimi anni il suo percorso professionale ha avuto una notevole accelerazione quanto a collaborazioni come consulente in ambito ispettivo, fungendo da lead auditor in ambito qualità per diverse compagnie farmaceutiche a livello internazionale.

Recentemente il dott. Sannino è stato notato e selezionato dal Ministero della Sanità inglese (MHRA – Medicines & Healthcare products Regulatory Agency) come componente di un pool di consulenti scelti per il ruolo di "Compliance Monitor".

A tal proposito abbiamo chiesto al diretto interessato di cosa si tratta. «Il Ministero della Sanità inglese è tra le più esigenti e, allo stesso tempo, innovative agenzie regolatorie al mondo. A partire dal mese di maggio 2022 - ha spiegato - MHRA ha aperto la porta e cercato collaboratori a livello internazionale per poter garantire che i processi di ricerca, produzione e distribuzione farmaceutica siano conformi ai loro standard».

«A seguito di un'ispezione presso uno stabilimento farmaceutico, il Ministero - ha continuato il dott. Sannino - può richiedere che l'azienda ispezionata si adegui a quelle che sono le regolamentazioni GMP (Good Manufacturing Practice) o GDP (Good Distribution Practice) per cui l'azienda è risultata essere carente oppure mancante».

«Qui interviene il ruolo del "Compliance Monitor", ovvero una figura di "fiducia" del Ministero che possa consigliare, garantire e monitorare che l'azienda ispezionata stia portando avanti tutte le attività atte a mitigare e/o colmare i gap qualitativi sollevati in fase ispettiva. Una bella responsabilità - conclude -, ma allo stesso tempo una personale gratificazione professionale».