Daniele de Gennaro shock: rinuncia alla carica di consigliere comunale
L'annuncio in un video
giovedì 7 luglio 2022
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Daniele de Gennaro rinuncia alla carica di consigliere comunale.
L'annuncio che ha gelato molti suoi sostenitori è arrivato attraverso un video (clicca qui per vederlo integralmente). «Domenica 26 giugno ho perso le elezioni - ha raccontato ai giovinazzesi - e davvero poco conta che questo sia avvenuto per un risicato numero di voti. Tante volte dopo le tornate elettorali avete assistito al triste teatrino della politica in cui nessuno perde - ha rimarcato colui il quale fino a stasera era il leader sul campo di PVA - e tutti dicono di aver vinto, oppure alla scenetta dello scaricabarile (...). Io stasera non farò niente di tutto questo. Se ho perso - ha detto de Gennaro -, ho perso per ciò che non sono riuscito a fare, comunicare o a anche solo a sconfessare. Se ho perso è per le scelte politiche che ho fatto, per tutto ciò che ho sopravvalutato o sottovalutato», è stato il pensiero nettissimo espresso dall'avvocato amministrativista.
Daniele de Gennaro ha quindi ricordato come da più versanti gli sia arrivata l'accusa di incapacità di "giocare sporco", di assestare colpi bassi durante gli ultimi giorni prima del ballottaggio, ma lui ha voluto ribadire di non esserne capace: «Anzi - ha specificato - quella che per molti è una colpa in politica, per me resta invece un motivo di orgoglio nella vita reale ed è un segno che voglio lasciare ai miei figli ed alla mia comunità».
«Ho deciso si dimettermi dal seggio di consigliere comunale che la legge come candidato sindaco non eletto mi attribuirebbe di diritto», ha quindi rivelato ai cittadini giovinazzesi. Si tratterebbe, però, di una scelta condivisa con l'intera coalizione ed è una decisione «completamente politica, non dettata dai soliti motivi personali».
Una scelta politica che mira a coinvolgere tanti altri concittadini che in questi ultimi mesi si sono spesi per la causa di quella parte politica. In questo senso de Gennaro si è già dato un compito ben preciso: «non disperdere l'energia positiva attivatasi in questi anni».
Citando il compianto Angelo Depalma, già presidente della massima assise cittadina, de Gennaro ha spiegato come sia ormai giunto il tempo di agire dietro le quinte, di «tornare ad occuparsi delle proprie attività», facendo un passo indietro. Daniele de Gennaro si è quindi posto l'obiettivo di «coltivare un terreno comune, quello di curare e di far germogliare quei semi di bellezza e di attivismo politico che in questi anni abbiamo fatto germogliare».
Non inizia dunque un periodo di disimpegno, ma un periodo di nuova attività. «Dimissioni normali», come le definiva Luciano Canfora e non qualcosa di particolare, perché il fatto di non dimettersi è atteggiamento di politici "mediocri". De Gennaro ha infine salutato tutti sottolineando come non voglia essere un politico mediocre e si tratti solo «di un nuovo inizio».
Eppure, questo significativo gesto di de Gennaro, apre ad ampie riflessioni su cosa sia la politica in un borgo di meno di 20mila abitanti e su cosa invece dovrebbe essere.
L'annuncio che ha gelato molti suoi sostenitori è arrivato attraverso un video (clicca qui per vederlo integralmente). «Domenica 26 giugno ho perso le elezioni - ha raccontato ai giovinazzesi - e davvero poco conta che questo sia avvenuto per un risicato numero di voti. Tante volte dopo le tornate elettorali avete assistito al triste teatrino della politica in cui nessuno perde - ha rimarcato colui il quale fino a stasera era il leader sul campo di PVA - e tutti dicono di aver vinto, oppure alla scenetta dello scaricabarile (...). Io stasera non farò niente di tutto questo. Se ho perso - ha detto de Gennaro -, ho perso per ciò che non sono riuscito a fare, comunicare o a anche solo a sconfessare. Se ho perso è per le scelte politiche che ho fatto, per tutto ciò che ho sopravvalutato o sottovalutato», è stato il pensiero nettissimo espresso dall'avvocato amministrativista.
Daniele de Gennaro ha quindi ricordato come da più versanti gli sia arrivata l'accusa di incapacità di "giocare sporco", di assestare colpi bassi durante gli ultimi giorni prima del ballottaggio, ma lui ha voluto ribadire di non esserne capace: «Anzi - ha specificato - quella che per molti è una colpa in politica, per me resta invece un motivo di orgoglio nella vita reale ed è un segno che voglio lasciare ai miei figli ed alla mia comunità».
«Ho deciso si dimettermi dal seggio di consigliere comunale che la legge come candidato sindaco non eletto mi attribuirebbe di diritto», ha quindi rivelato ai cittadini giovinazzesi. Si tratterebbe, però, di una scelta condivisa con l'intera coalizione ed è una decisione «completamente politica, non dettata dai soliti motivi personali».
Una scelta politica che mira a coinvolgere tanti altri concittadini che in questi ultimi mesi si sono spesi per la causa di quella parte politica. In questo senso de Gennaro si è già dato un compito ben preciso: «non disperdere l'energia positiva attivatasi in questi anni».
Citando il compianto Angelo Depalma, già presidente della massima assise cittadina, de Gennaro ha spiegato come sia ormai giunto il tempo di agire dietro le quinte, di «tornare ad occuparsi delle proprie attività», facendo un passo indietro. Daniele de Gennaro si è quindi posto l'obiettivo di «coltivare un terreno comune, quello di curare e di far germogliare quei semi di bellezza e di attivismo politico che in questi anni abbiamo fatto germogliare».
Non inizia dunque un periodo di disimpegno, ma un periodo di nuova attività. «Dimissioni normali», come le definiva Luciano Canfora e non qualcosa di particolare, perché il fatto di non dimettersi è atteggiamento di politici "mediocri". De Gennaro ha infine salutato tutti sottolineando come non voglia essere un politico mediocre e si tratti solo «di un nuovo inizio».
Eppure, questo significativo gesto di de Gennaro, apre ad ampie riflessioni su cosa sia la politica in un borgo di meno di 20mila abitanti e su cosa invece dovrebbe essere.