Daniele de Gennaro in piazza: ecco perché

Riflettori accesi sul tentativo di cambio dello Statuto comunale

sabato 11 marzo 2017 0.13
A cura di Gianluca Battista
Scende in piazza la coalizione formata da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana, Abbracciamo la Città e la lista Per Daniele de Gennaro Sindaco.

Domani sera, domenica 12 marzo, a partire dalle ore 20.00, in piazza Vittorio Emanuele II, l'avvocato ed i suoi sostenitori parleranno alla cittadinanza, puntando i riflettori sul tentativo di modifica dello Statuto comunale da parte della maggioranza.

In un loro post su Facebook, in vista dell'incontro pubblico, si leggono le ragioni che hanno portato a questo comizio ed in cui si inseriscono anche le comunicazioni sugli stati generali che porteranno alla presentazione del programma di coalizione.

«Lo Statuto - si evidenzia - è per il Comune di Giovinazzo quello che la Carta costituzionale è per la Repubblica Italiana. L'Amministrazione Depalma, senza informare la cittadinanza, sta modificando la norma più importante che disciplina l'organizzazione ed il funzionamento degli organi e delle assemblee comunali. Noi diciamo NO al metodo ed alle tempistiche adottate, oltre che a talune proposte di modifica dello Statuto».

Più sotto è spiegato i diversi motivi per cui la coalizione è contraria a questa eventualità:

«Perché non si può cambiare e stravolgere l'assetto istituzionale del Comune senza informare la cittadinanza! Perché non si può modificare la norma comunale più importante ad un passo dalle elezioni! Perché non si possono attribuire poteri così forti a tre sole figure: Sindaco, Vicesindaco e Segretario Comunale! Perché non si può ridurre all'impotenza il Consiglio Comunale!

Lo Statuto - spiegano - ha bisogno di essere adeguato e aggiornato ai nostri tempi? Bene, lo si faccia, ma all'insegna della trasparenza e partecipazione, coinvolgendo la città nel processo democratico di definizione delle proprie stesse regole. Noi - è la conclusione - non permetteremo che scelte così delicate siano lasciate in mano a poche persone!».