«Dammi i soldi». E picchiano il benzinaio della Esso
L'addetto è stato colpito al volto con il calcio di una pistola, i malviventi sono fuggiti a mani vuote
lunedì 22 ottobre 2018
15.30
Volevano i soldi, nient'altro aveva importanza, e per questo hanno prima minacciato e poi sono repentinamente passati alle maniere forti, colpendo al volto con il calcio di una pistola l'addetto alle pompe del distributore di carburanti Esso, salvo poi fuggire a mani vuote.
Erano le ore 07.00 di stamane, quando due uomini a bordo di un'autovettura si sono fermati nell'area di servizio che sorge lungo via Bari ed uno di loro, col volto coperto e pistola alla mano, ha minacciato il dipendente, intimandogli la consegna dei soldi. Ma il benzinaio in cassa, a quell'ora, non aveva davvero nulla. Allora, è scattata la rabbia del rapinatore che ha incominciato a picchiare l'uomo, colpendolo più volte al volto con il calcio della pistola.
I rapinatori, a quel punto, forse spaventati dal clamore causato, hanno tagliato la corda e si sono dati alla fuga a mani vuote, sempre a bordo dell'auto, mentre l'addetto, in stato di shock, è stato immediatamente soccorso dal proprietario del distributore di carburanti e condotto, da un'ambulanza del Servizio 118, presso l'ospedale San Paolo di Bari dove i medici gli hanno riscontrato una ferita al labbro ed allo zigomo destro, oltre alla rottura di un dente.
Sul posto, per la consuetudinaria azione di controllo del territorio, con posti di blocco e verifiche sul conto di elementi già noti alle forze dell'ordine, sono arrivati i Carabinieri, ma intanto i due malviventi erano già fuggiti, ripartendo a tutto gas e dileguandosi in breve tempo. I militari della Stazione di Giovinazzo, diretti dal luogotenente Dino Amato, hanno subito avviato le ricerche della coppia di rapinatori, ma senza esito.
Gli inquirenti giovinazzesi (a loro potranno tornare utili le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza esterno della Esso ed eventuali testimonianze dei passanti, considerando che si tratta della via centrale e che l'episodio si è consumato in orario abbastanza frequentato, ndr), sono ora sulle tracce dei malviventi, ma non sarà semplice identificarli, dato che hanno agito a volto coperto e non hanno tradito alcuna inflessione dialettale.
Le indagini procedono spedite e si battono tutte le piste. È massimo, tuttavia, il riserbo da via Matteotti, dove si lavora senza sosta. E la priorità è rintracciare gli autori della brutale rapina di quest'oggi, che hanno mandato in ospedale un onesto lavoratore. Per lui, davvero un inizio di giornata da batticuore.
Erano le ore 07.00 di stamane, quando due uomini a bordo di un'autovettura si sono fermati nell'area di servizio che sorge lungo via Bari ed uno di loro, col volto coperto e pistola alla mano, ha minacciato il dipendente, intimandogli la consegna dei soldi. Ma il benzinaio in cassa, a quell'ora, non aveva davvero nulla. Allora, è scattata la rabbia del rapinatore che ha incominciato a picchiare l'uomo, colpendolo più volte al volto con il calcio della pistola.
I rapinatori, a quel punto, forse spaventati dal clamore causato, hanno tagliato la corda e si sono dati alla fuga a mani vuote, sempre a bordo dell'auto, mentre l'addetto, in stato di shock, è stato immediatamente soccorso dal proprietario del distributore di carburanti e condotto, da un'ambulanza del Servizio 118, presso l'ospedale San Paolo di Bari dove i medici gli hanno riscontrato una ferita al labbro ed allo zigomo destro, oltre alla rottura di un dente.
Sul posto, per la consuetudinaria azione di controllo del territorio, con posti di blocco e verifiche sul conto di elementi già noti alle forze dell'ordine, sono arrivati i Carabinieri, ma intanto i due malviventi erano già fuggiti, ripartendo a tutto gas e dileguandosi in breve tempo. I militari della Stazione di Giovinazzo, diretti dal luogotenente Dino Amato, hanno subito avviato le ricerche della coppia di rapinatori, ma senza esito.
Gli inquirenti giovinazzesi (a loro potranno tornare utili le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza esterno della Esso ed eventuali testimonianze dei passanti, considerando che si tratta della via centrale e che l'episodio si è consumato in orario abbastanza frequentato, ndr), sono ora sulle tracce dei malviventi, ma non sarà semplice identificarli, dato che hanno agito a volto coperto e non hanno tradito alcuna inflessione dialettale.
Le indagini procedono spedite e si battono tutte le piste. È massimo, tuttavia, il riserbo da via Matteotti, dove si lavora senza sosta. E la priorità è rintracciare gli autori della brutale rapina di quest'oggi, che hanno mandato in ospedale un onesto lavoratore. Per lui, davvero un inizio di giornata da batticuore.