Dall'Austria in Puglia: il tour comincia da Giovinazzo
Un folto gruppo di turisti d'oltralpe nella nostra città per godere con occhi e con palato
lunedì 17 settembre 2018
05.30
Se si chiede ad uno straniero che cosa apprezza dell'Italia e del Mezzogiorno in particolare, la risposta è più o meno la stessa: clima, cibo, arte ed ospitalità.
Per fortuna Giovinazzo tutto ciò lo possiede e se ne sono accorti i turisti austriaci (molti da Vienna e dintorni) che ieri hanno fatto partire il loro tour pugliese proprio dalla nostra cittadina. Visiteranno anche il capoluogo, la Valle d'Itria e le bellezze barocche del Salento, ma intanto hanno scelto il mare ed il borgo antico giovinazzese come primo approdo.
E che approdo, a giudicare dai loro commenti soddisfatti dopo aver visitato monumenti e scorci suggestivi del centro storico ed aver lasciato che due noti ristoratori locali (in foto con loro nella deliziosa ambientazione di Vico Freddo, ndr) deliziassero anche il loro palato con prelibatezze culinarie nostrane.
L'arrivederci è stato dolce per queste persone, molte delle quali di mezza età, rapite da tanta bellezza per strada ed a tavola e da un'ospitalità che per fortuna non ci fa difetto.
L'auspicio è che questi flussi turistici, quelli più interessati all'arte ed alla storia, ai costumi ed al buon cibo nostrano, possano continuare a giungere in riva al basso Adriatico anche e soprattutto al di fuori della stagione estiva. Ne abbiamo tanto bisogno.
Per fortuna Giovinazzo tutto ciò lo possiede e se ne sono accorti i turisti austriaci (molti da Vienna e dintorni) che ieri hanno fatto partire il loro tour pugliese proprio dalla nostra cittadina. Visiteranno anche il capoluogo, la Valle d'Itria e le bellezze barocche del Salento, ma intanto hanno scelto il mare ed il borgo antico giovinazzese come primo approdo.
E che approdo, a giudicare dai loro commenti soddisfatti dopo aver visitato monumenti e scorci suggestivi del centro storico ed aver lasciato che due noti ristoratori locali (in foto con loro nella deliziosa ambientazione di Vico Freddo, ndr) deliziassero anche il loro palato con prelibatezze culinarie nostrane.
L'arrivederci è stato dolce per queste persone, molte delle quali di mezza età, rapite da tanta bellezza per strada ed a tavola e da un'ospitalità che per fortuna non ci fa difetto.
L'auspicio è che questi flussi turistici, quelli più interessati all'arte ed alla storia, ai costumi ed al buon cibo nostrano, possano continuare a giungere in riva al basso Adriatico anche e soprattutto al di fuori della stagione estiva. Ne abbiamo tanto bisogno.