D1.1, l'Amministrazione cerca soluzioni percorribili
In un comunicato la risposta all'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune
mercoledì 11 novembre 2015
10.24
«In merito alla nota dell'Osservatorio circa la zona artigianale D1.1 l'Amministrazione comunale intende precisare che è in corso lo studio tecnico-legale di una soluzione che contempli tutti gli aspetti della vicenda, comprese le opere di urbanizzazione (asfalto e pubblica illuminazione), aspetto che non si può scindere da un quadro d'insieme potenzialmente risolutivo della vicenda. Forse è per tale motivo che il parere del dirigente del primo settore, arch. Vincenzo Turturro, è espresso con le parole "astrattamente procedibile"».
Così Palazzo di Città commenta la nuova missiva dell'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune, che portava una richiesta pressante per la realizzazione di nuove opere in quell'area interessata dal procedimento per lottizzazione abusiva. In particolare, l'Ente comunale era stato sollecitato a realizzare opere relative alla viabilità (in quella maglia molte strade sono rimaste prive di asfalto, ndr) ed alla pubblica illuminazione, oltre che ad avviare un tavolo di confronto, come scaturito dopo l'incontro presso l'auditorium "Don Tonino Bello" del 9 ottobre scorso.
L'Amministrazione comunale fa inoltre sapere che «È intendimento di questa Amministrazione - viene specificato - ridare le minime condizioni di vivibilità a quelle aree martoriate, concertandole direttamente con gli aventi titolo. L'iter propedeutico per una risoluzione dirimente su diverse questioni aperte è stato avviato e con i tempi dovuti, nonché con tutti gli accorgimenti del caso, verrà avviato un percorso condiviso con Regione e uffici giudiziari. La vicenda è complessa - evidenziano gli amministratori - così come è laboriosa la stesura preliminare dei fondamenti giuridici per affrontare una ipotesi stragiudiziale».
Dalla maggioranza replicano anche alla chiosa del comunicato dell'Osservatorio, che faceva presente il proprio intendimento di non abbandonare i cittadini al loro destino: «Ricordiamo all'Osservatorio - è la sottolineatura - che le comprensibili ed oggettive istanze di una parte della città si scontrano con i limiti dettati dagli sbarramenti della sentenza e della giustizia, nonché e soprattutto da quelli che sono anche i diritti della restante parte dei cittadini di questa comunità».
Una presa di posizione chiara, così come chiaro è l'intendimento dello stesso Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune. Quella della D1.1 resta ancora ferita aperta difficilmente rimarginabile. Compito dell'associazionismo e della politica, in sinergia, trovare spazi di manovra e modalità per raggiungere obiettivi che interessino davvero il bene comune e non diventino terreno di mera disputa politica.
Così Palazzo di Città commenta la nuova missiva dell'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune, che portava una richiesta pressante per la realizzazione di nuove opere in quell'area interessata dal procedimento per lottizzazione abusiva. In particolare, l'Ente comunale era stato sollecitato a realizzare opere relative alla viabilità (in quella maglia molte strade sono rimaste prive di asfalto, ndr) ed alla pubblica illuminazione, oltre che ad avviare un tavolo di confronto, come scaturito dopo l'incontro presso l'auditorium "Don Tonino Bello" del 9 ottobre scorso.
L'Amministrazione comunale fa inoltre sapere che «È intendimento di questa Amministrazione - viene specificato - ridare le minime condizioni di vivibilità a quelle aree martoriate, concertandole direttamente con gli aventi titolo. L'iter propedeutico per una risoluzione dirimente su diverse questioni aperte è stato avviato e con i tempi dovuti, nonché con tutti gli accorgimenti del caso, verrà avviato un percorso condiviso con Regione e uffici giudiziari. La vicenda è complessa - evidenziano gli amministratori - così come è laboriosa la stesura preliminare dei fondamenti giuridici per affrontare una ipotesi stragiudiziale».
Dalla maggioranza replicano anche alla chiosa del comunicato dell'Osservatorio, che faceva presente il proprio intendimento di non abbandonare i cittadini al loro destino: «Ricordiamo all'Osservatorio - è la sottolineatura - che le comprensibili ed oggettive istanze di una parte della città si scontrano con i limiti dettati dagli sbarramenti della sentenza e della giustizia, nonché e soprattutto da quelli che sono anche i diritti della restante parte dei cittadini di questa comunità».
Una presa di posizione chiara, così come chiaro è l'intendimento dello stesso Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune. Quella della D1.1 resta ancora ferita aperta difficilmente rimarginabile. Compito dell'associazionismo e della politica, in sinergia, trovare spazi di manovra e modalità per raggiungere obiettivi che interessino davvero il bene comune e non diventino terreno di mera disputa politica.