D1.1, il Pd rigetta le accuse dell'amministrazione
Risposta a Depalma che aveva ricordato il coinvolgimento della precedente maggioranza nella vicenda
lunedì 16 febbraio 2015
06.00
Una sentenza che sta già facendo discutere. Meno di una settimana fa, il giudice Marina Chiddo ha condannato in primo grado 144 imputati nel processo per lottizzazione abusiva in zona D1.1. Per tecnici, progettisti, imprenditori e proprietari sono state previste pene detentive che vanno dai 30 giorni ai 18 mesi, corredate da sanzioni comprese tra i 10 e i 35mila euro, ma soprattutto è stata decisa la confisca delle aree e dei beni.
Immediatamente l'amministrazione comunale ha precisato «di non aver avuto e di non avere nessun coinvolgimento nella vicenda che notoriamente risale ai tempi dell'amministrazione Natalicchio e precedenti. Il Comune di Giovinazzo, infatti, si è costituito parte civile ed è stato riconosciuto danneggiato dal reato».
Ora giunge la replica del Partito Democratico: «È davvero incredibile che Depalma abbia perso ancora una volta l'occasione per un dignitoso silenzio - hanno sottolineato - nel rispetto dovuto alle famiglie coinvolte dai primi esiti della vicenda giudiziaria, le quali si aspettano soluzioni reali e non slogan, né show, né sciacallaggio politico».
«I giovinazzesi non hanno certo dimenticato i suoi spot sulla D1.1 durante la campagna elettorale. Accusava l'amministrazione Pd di aver danneggiato i lottizzanti - prosegue la nota -, sproloquiava che erano costoro a doversi costituire parte civile, proponeva fantasiose soluzioni con ingegneri/politicanti napoletani ai quali affidare incarichi (naturalmente a pagamento) per risolvere la questione, chiedeva consigli monotematici per denunciare le condizioni di vita dei residenti nella D1.1. Quando poi è diventato sindaco - evidenziano i piddini - ha dimenticato tutte le promesse. È finito lo show e in 3 anni non ha fatto nulla per risolvere i problemi delle famiglie della zona, nemmeno il minimo che qualsiasi amministrazione avrebbe dovuto fare. Anzi, dopo aver vomitato stupidaggini in campagna elettorale per la costituzione di parte civile dell'amministrazione di allora - rimarcano - appena insediatosi ha chiesto ai lottizzanti 1 milione di euro di risarcimento».
Quanto alla volontà annunciata di recuperare la zona, il Partito Democratico aggiunge poi: «Piuttosto che gorgheggiare e parlare a vanvera chiarisca come intende ora sistemare politicamente almeno questa faccenda».
Il Pd inoltre rigetta fermamente le accuse di Depalma a chi lo ha preceduto: «È utile ricordare che la lottizzazione fu approvata da un vice prefetto, ora prefetto della Repubblica, e se la vecchia amministrazione avesse avuto un minimo di coinvolgimento nel procedimento, il pubblico ministero Renato Nitti non avrebbe avuto nessun problema a indagarli. Così non è stato. Consigliamo a lui e ai suoi consulenti legali di essere prudenti nel maneggiare la sentenza di primo grado e di non esporre il Comune di Giovinazzo e se stessi a ulteriore ed inutile contenzioso attraverso sistemi che hanno portato già in passato, anche per casi illustri, alla condanna per diffamazione».
Dal partito guidato dal segretario Michele Delle Fontane arriva quindi un messaggio ai «cari cittadini»: «Questo è il personaggio che oggi amministra la nostra città! La prima cosa da "riqualificare" è l'ufficio del sindaco di Giovinazzo».
Immediatamente l'amministrazione comunale ha precisato «di non aver avuto e di non avere nessun coinvolgimento nella vicenda che notoriamente risale ai tempi dell'amministrazione Natalicchio e precedenti. Il Comune di Giovinazzo, infatti, si è costituito parte civile ed è stato riconosciuto danneggiato dal reato».
Ora giunge la replica del Partito Democratico: «È davvero incredibile che Depalma abbia perso ancora una volta l'occasione per un dignitoso silenzio - hanno sottolineato - nel rispetto dovuto alle famiglie coinvolte dai primi esiti della vicenda giudiziaria, le quali si aspettano soluzioni reali e non slogan, né show, né sciacallaggio politico».
«I giovinazzesi non hanno certo dimenticato i suoi spot sulla D1.1 durante la campagna elettorale. Accusava l'amministrazione Pd di aver danneggiato i lottizzanti - prosegue la nota -, sproloquiava che erano costoro a doversi costituire parte civile, proponeva fantasiose soluzioni con ingegneri/politicanti napoletani ai quali affidare incarichi (naturalmente a pagamento) per risolvere la questione, chiedeva consigli monotematici per denunciare le condizioni di vita dei residenti nella D1.1. Quando poi è diventato sindaco - evidenziano i piddini - ha dimenticato tutte le promesse. È finito lo show e in 3 anni non ha fatto nulla per risolvere i problemi delle famiglie della zona, nemmeno il minimo che qualsiasi amministrazione avrebbe dovuto fare. Anzi, dopo aver vomitato stupidaggini in campagna elettorale per la costituzione di parte civile dell'amministrazione di allora - rimarcano - appena insediatosi ha chiesto ai lottizzanti 1 milione di euro di risarcimento».
Quanto alla volontà annunciata di recuperare la zona, il Partito Democratico aggiunge poi: «Piuttosto che gorgheggiare e parlare a vanvera chiarisca come intende ora sistemare politicamente almeno questa faccenda».
Il Pd inoltre rigetta fermamente le accuse di Depalma a chi lo ha preceduto: «È utile ricordare che la lottizzazione fu approvata da un vice prefetto, ora prefetto della Repubblica, e se la vecchia amministrazione avesse avuto un minimo di coinvolgimento nel procedimento, il pubblico ministero Renato Nitti non avrebbe avuto nessun problema a indagarli. Così non è stato. Consigliamo a lui e ai suoi consulenti legali di essere prudenti nel maneggiare la sentenza di primo grado e di non esporre il Comune di Giovinazzo e se stessi a ulteriore ed inutile contenzioso attraverso sistemi che hanno portato già in passato, anche per casi illustri, alla condanna per diffamazione».
Dal partito guidato dal segretario Michele Delle Fontane arriva quindi un messaggio ai «cari cittadini»: «Questo è il personaggio che oggi amministra la nostra città! La prima cosa da "riqualificare" è l'ufficio del sindaco di Giovinazzo».