Cozzolino: «Per amministrare bene occorre rapporto diretto con l'Europa»
L'europarlamentare ieri pomeriggio ospite della locale sezione del PD per sostenere Antonello Natalicchio
venerdì 26 maggio 2017
0.08
Arriva da Bruxelles, via Napoli, il sostegno del Partito Democratico ad Antonello Natalicchio. Ad incarnarlo Andrea Cozzolino, l'europarlamentare campano giunto ieri pomeriggio a Giovinazzo per un incontro con stampa e simpatizzanti.
Ad accoglierlo, oltre al professore, c'era Pierpaolo Treglia, dei Giovani Democratici pugliesi, il quale ha ribadito l'importanza di una candidatura autorevole come quella di Natalicchio. «Con lui - ha detto Treglia - Giovinazzo può essere un baluardo della buona amministrazione. Noi Democratici dobbiamo dare risposte concrete ai nostri territori ed Antonello è l'uomo che è stato capace di programmare strategicamente la crescita di questa cittadina».
Il candidato Sindaco di PD, UDC, Nuova Giovinazzo e Con Antonello-Area Progressista ha sottolineato l'importanza di non abbandonarsi ad una deriva della politica, che vede a livello locale il proliferare di liste civiche. Quelle stesse liste che, secondo Natalicchio, non sono capaci poi di essere realmente presenti sul territorio e dare risposte ai cittadini.
Poi il suo affondo su Antonio Nunziante, vicepresidente della Regione Puglia, che ha deciso di appoggiare Tommaso Depalma nella sua corsa in queste elezioni amministrative: «Si è fatto arruolare lui da Vincenzo D'Amato - ha detto - e non il contrario. Proprio quel D'Amato che ha una tradizione di destra ed è stato all'opposizione di Depalma per cinque anni. E lui (Nunziante,ndr) ha fatto la brutta figura per un ex funzionario dello Stato di venire a Giovinazzo a parlare di cose che non conosce. Noi del PD - ha rimarcato - questo pericolo non lo corriamo perché da sempre facciamo una selezione dei gruppi dirigenti fatta attraverso una selezione democratica delle persone».
Un aspetto che ha trovato d'accordo Andrea Cozzolino, che si è soffermato sull'incapacità di alcune componenti politiche non strutturate di mantenere una linea coerente sia a livello nazionale che locale. «Spesso le liste civiche producono equilibrismi. Capita anche a noi Democratici - ha ammesso - di governare in alcune amministrazioni locali con liste che trovano conveniente stare con noi. I risultati tuttavia non sono dei migliori».
Poi il passaggio più importante del pomeriggio: «Oggi - ha sottolineato l'europarlamentare - occorre più che mai costruire un rapporto diretto tra Amministrazioni comunali ed Europa. Non ci può essere sempre il filtro della Regione. La nuova scommessa - ha detto Cozzolino - è proprio questa per chi intende amministrare comunità locali».
Cozzolino si è anche soffermato sull'importanza in chiave nazionale delle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno diversi comuni italiani. «Da questo voto - ha evidenziato - dovrà venir fuori anche una indicazione sulle vicende nazionali».
Inevitabile il passaggio conclusivo sulla sua esperienza come europarlamentare, con lo sguardo rivolto al futuro del vecchio continente: «Ci apprestiamo a vivere - ha sottolineato - una profonda riforma del sistema Europa. Con la Brexit e l'uscita di un grande Paese come la Gran Bretagna, infatti, giungeranno minori finanziamenti strutturali. In questo senso - ha puntualizzato - sarà fondamentale il ruolo dell'Italia, che speriamo possa sedersi con i grandi come Germania e Francia, e dialogare alla pari».
Poi stimolato da una nostra domanda ha aggiunto: «Il gap tra il nostro Paese, ed in particolare il Mezzogiorno, ed altri Stati europei deriva da due fattori: l'instabilità politica, costante in diversi decenni, e una Pubblica Amministrazione pesante, che a volte ci ha fatto anche prender multe pesanti per esempio in tema ambientale e per ciò che concerne il welfare.
Tuttavia - ha concluso Cozzolino - in questi ultimi tre anni il Partito Democratico può esser soddisfatto del lavoro svolto a Bruxelles e del recupero di questo gap dovuto, a mio parere, ad una leadership come quella di Matteo Renzi capace di rompere gli schemi anche a livello internazionale e di non subire sudditanza alcuna da Paesi storicamente più forti del nostro».
Ad accoglierlo, oltre al professore, c'era Pierpaolo Treglia, dei Giovani Democratici pugliesi, il quale ha ribadito l'importanza di una candidatura autorevole come quella di Natalicchio. «Con lui - ha detto Treglia - Giovinazzo può essere un baluardo della buona amministrazione. Noi Democratici dobbiamo dare risposte concrete ai nostri territori ed Antonello è l'uomo che è stato capace di programmare strategicamente la crescita di questa cittadina».
Il candidato Sindaco di PD, UDC, Nuova Giovinazzo e Con Antonello-Area Progressista ha sottolineato l'importanza di non abbandonarsi ad una deriva della politica, che vede a livello locale il proliferare di liste civiche. Quelle stesse liste che, secondo Natalicchio, non sono capaci poi di essere realmente presenti sul territorio e dare risposte ai cittadini.
Poi il suo affondo su Antonio Nunziante, vicepresidente della Regione Puglia, che ha deciso di appoggiare Tommaso Depalma nella sua corsa in queste elezioni amministrative: «Si è fatto arruolare lui da Vincenzo D'Amato - ha detto - e non il contrario. Proprio quel D'Amato che ha una tradizione di destra ed è stato all'opposizione di Depalma per cinque anni. E lui (Nunziante,ndr) ha fatto la brutta figura per un ex funzionario dello Stato di venire a Giovinazzo a parlare di cose che non conosce. Noi del PD - ha rimarcato - questo pericolo non lo corriamo perché da sempre facciamo una selezione dei gruppi dirigenti fatta attraverso una selezione democratica delle persone».
Un aspetto che ha trovato d'accordo Andrea Cozzolino, che si è soffermato sull'incapacità di alcune componenti politiche non strutturate di mantenere una linea coerente sia a livello nazionale che locale. «Spesso le liste civiche producono equilibrismi. Capita anche a noi Democratici - ha ammesso - di governare in alcune amministrazioni locali con liste che trovano conveniente stare con noi. I risultati tuttavia non sono dei migliori».
Poi il passaggio più importante del pomeriggio: «Oggi - ha sottolineato l'europarlamentare - occorre più che mai costruire un rapporto diretto tra Amministrazioni comunali ed Europa. Non ci può essere sempre il filtro della Regione. La nuova scommessa - ha detto Cozzolino - è proprio questa per chi intende amministrare comunità locali».
Cozzolino si è anche soffermato sull'importanza in chiave nazionale delle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno diversi comuni italiani. «Da questo voto - ha evidenziato - dovrà venir fuori anche una indicazione sulle vicende nazionali».
Inevitabile il passaggio conclusivo sulla sua esperienza come europarlamentare, con lo sguardo rivolto al futuro del vecchio continente: «Ci apprestiamo a vivere - ha sottolineato - una profonda riforma del sistema Europa. Con la Brexit e l'uscita di un grande Paese come la Gran Bretagna, infatti, giungeranno minori finanziamenti strutturali. In questo senso - ha puntualizzato - sarà fondamentale il ruolo dell'Italia, che speriamo possa sedersi con i grandi come Germania e Francia, e dialogare alla pari».
Poi stimolato da una nostra domanda ha aggiunto: «Il gap tra il nostro Paese, ed in particolare il Mezzogiorno, ed altri Stati europei deriva da due fattori: l'instabilità politica, costante in diversi decenni, e una Pubblica Amministrazione pesante, che a volte ci ha fatto anche prender multe pesanti per esempio in tema ambientale e per ciò che concerne il welfare.
Tuttavia - ha concluso Cozzolino - in questi ultimi tre anni il Partito Democratico può esser soddisfatto del lavoro svolto a Bruxelles e del recupero di questo gap dovuto, a mio parere, ad una leadership come quella di Matteo Renzi capace di rompere gli schemi anche a livello internazionale e di non subire sudditanza alcuna da Paesi storicamente più forti del nostro».