Corteo Storico, la Consulta Cultura pronta ad incontrare la Pro Loco

Dopo la riunione voluta dall'assessore Paladino

mercoledì 6 luglio 2016 05.00
A cura di Gianluca Battista
Un passo in avanti ed una mano tesa a tutte le persone che vogliono il bene di Giovinazzo e del Corteo Storico. Questo l'esito in sintesi della riunione della Consulta della Cultura tenutasi ieri pomeriggio a Palazzo di Città.

A volerla era stata Marianna Paladino, assessore al ramo, preoccupata per la dura presa di posizione della Pro Loco sul Corteo Storico. La presidentessa, Carolina Serrone, infatti, aveva annunciato che la 50^ edizione non si svolgerà per mancanza di contributi.

Ieri pomeriggio hanno partecipato all'incontro, oltre all'assessore Paladino e al sindaco Tommaso Depalma, Mimmo Brancato e Tommaso Bonvino (rispettivamente presidente e consigliere della Consulta della Cultura) e Giuseppe Degirolamo, componente del Direttivo dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano. Dal comunicato congiunto arrivato in redazione si evince che «I presenti hanno espresso la loro volontà di adoperarsi affinché questa manifestazione così radicata nel patrimonio culturale e storico cittadino si possa svolgere nel migliore dei modi, superando le difficoltà emerse, nell'interesse della città».

Inoltre «La Consulta, si è detta disponibile ad organizzare un nuovo incontro con la Pro Loco e con le altre parti interessate già nei prossimi giorni, al fine di individuare le opportune soluzioni alle criticità esposte».

Non sappiamo che risposta arriverà dalla stessa Pro Loco, che appare divisa in due fronti. Uno è quello che vorrebbe il dialogo tra tutte le componenti in causa, così come espresso dal vicepresidente dimissionario Giuseppe Marcotrigiano, l'altro è quello degli "aventiniani", l'ala più intransigente capeggiata dalla stessa Serrone, che ha espresso il proprio malcontento nei confronti del Comitato Feste e dell'Amministrazione comunale.

Una matassa difficile da sbrogliare. Gli unici a perdere, per ora, sono solo i giovinazzesi, inermi spettatori di una vicenda paradossale.