Corso gratuito d’inglese turistico
C’è tempo per iscriversi fino a lunedì 20 ottobre
giovedì 16 ottobre 2014
23.22
«Io no spic inglisch». Ed il turista sconsolato andava via, con aria perplessa e chiedendosi in cuor suo dove fosse finito. Scene di ordinaria amministrazione anche a Giovinazzo, dove sia semplici cittadini che commercianti in molti casi non sanno spiccicare una parola nella lingua più parlata al mondo.
Oggi arriva un corso ad hoc, pensato e voluto dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Giovinazzo e riservato ad operatori commerciali, dai ristoratori ai gestori di pub, bar e pizzerie. Per iscriversi c'è tempo sino a lunedì 20 ottobre e l'intento è quello di formare una classe con almeno 20 allievi. Oltre quel numero, per il momento, non si andrà. Obiettivo principale del corso, che si dipanerà in 40 ore complessive, è quello di migliorare «le capacità comunicative ed acquisire maggior padronanza del linguaggio professionale».
Per le informazioni ci si può rivolgere agli uffici comunali dell'Assessorato competente o presso il Comando di Polizia Municipale di via Cappuccini. E chissà che la prossima primavera non si possa accogliere meglio chi ci viene a far visita da Paesi stranieri, entrando finalmente in Europa anche dal punto di vista linguistico.
Oggi arriva un corso ad hoc, pensato e voluto dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Giovinazzo e riservato ad operatori commerciali, dai ristoratori ai gestori di pub, bar e pizzerie. Per iscriversi c'è tempo sino a lunedì 20 ottobre e l'intento è quello di formare una classe con almeno 20 allievi. Oltre quel numero, per il momento, non si andrà. Obiettivo principale del corso, che si dipanerà in 40 ore complessive, è quello di migliorare «le capacità comunicative ed acquisire maggior padronanza del linguaggio professionale».
Per le informazioni ci si può rivolgere agli uffici comunali dell'Assessorato competente o presso il Comando di Polizia Municipale di via Cappuccini. E chissà che la prossima primavera non si possa accogliere meglio chi ci viene a far visita da Paesi stranieri, entrando finalmente in Europa anche dal punto di vista linguistico.