Coronavirus, solidarietà: raccolti beni alimentari per il SerMolfetta
Il grande cuore di 30 operai metalmeccanici di una multinazionale di Modugno è andato oltre ogni rosea aspettativa
lunedì 6 aprile 2020
11.00
Si allunga la lista delle istituzioni, delle aziende, ma anche e soprattutto dei privati che scendono in campo con finanziamenti, donazioni e iniziative di vario tipo contro l'emergenza Coronavirus. E fra contagiosi ambasciatori di solidarietà ci sono anche 30 operai metalmeccanici di una multinazionale di Modugno.
«In un momento di grossissime difficoltà anche economiche, per tutti - spiega Michele Digiaro, dipendente di Giovinazzo, che ha messo in piedi la raccolta di beni alimentari (le donazioni, nonostante lo stabilimento sia operativo in forma ridotta e in regime di smart working si sono susseguite a ritmo vertiginoso, nda) - non era scontato che potessimo riuscire a fare così tanto». E invece questi 30 operai metalmeccanici hanno dimostrato di avere un cuore enorme.
Tutto il ricavato - generi alimentari, pasta, olio, biscotti, zucchero, latte, scatolame in genere, ma anche prodotti per i più piccoli (omogeneizzati, pappe, minestre e molto altro) è stato consegnato al Sermolfetta ed al suo presidente Salvatore del Vecchio che potrà utilizzarlo come meglio crede. Tutti i prodotti donati saranno raccolti in pacchi alimentari consegnati alle famiglie dell'area a nord di Bari che hanno più bisogno in questo momento particolarmente difficile.
«È stato faticoso ed emozionante - dice Digiaro - vedere la collaborazione di tanti colleghi». D'altronde l'aiutarsi l'un l'altro è la migliore medicina nei momenti bui perché la speranza e la fiducia negli altri scalda i cuori. «Non dobbiamo fermarci. Il nostro - conclude - vuole essere uno sprone a tutti ad essere solidali».
«In un momento di grossissime difficoltà anche economiche, per tutti - spiega Michele Digiaro, dipendente di Giovinazzo, che ha messo in piedi la raccolta di beni alimentari (le donazioni, nonostante lo stabilimento sia operativo in forma ridotta e in regime di smart working si sono susseguite a ritmo vertiginoso, nda) - non era scontato che potessimo riuscire a fare così tanto». E invece questi 30 operai metalmeccanici hanno dimostrato di avere un cuore enorme.
Tutto il ricavato - generi alimentari, pasta, olio, biscotti, zucchero, latte, scatolame in genere, ma anche prodotti per i più piccoli (omogeneizzati, pappe, minestre e molto altro) è stato consegnato al Sermolfetta ed al suo presidente Salvatore del Vecchio che potrà utilizzarlo come meglio crede. Tutti i prodotti donati saranno raccolti in pacchi alimentari consegnati alle famiglie dell'area a nord di Bari che hanno più bisogno in questo momento particolarmente difficile.
«È stato faticoso ed emozionante - dice Digiaro - vedere la collaborazione di tanti colleghi». D'altronde l'aiutarsi l'un l'altro è la migliore medicina nei momenti bui perché la speranza e la fiducia negli altri scalda i cuori. «Non dobbiamo fermarci. Il nostro - conclude - vuole essere uno sprone a tutti ad essere solidali».