Coronavirus, in quasi 10mila tornati in Puglia negli ultimi dieci giorni

Il dato fornito dal presidente Michele Emiliano

lunedì 9 marzo 2020 14.57
A cura di La Redazione
Dopo l'aggiornamento dato nella tarda serata di ieri, 8 marzo, dal presidente regionale Michele Emiliano, arrivano i nuovi numeri con le novità delle ultime ore: solo da ieri sono 2.545 le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione on line per dichiarare di essere rientrate in Puglia da Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia (dato aggiornato alle ore 9 di oggi, lunedì 9 marzo).

In totale, dal 29 febbraio ad oggi, sono 9.362 i moduli on-line di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrati in Puglia. Il dato è in continuo aggiornamento. Il modulo è disponibile sul portale della Regione Puglia nella sezione dedicata al Coronavirus, al link al modulo: https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus). I pugliesi possono segnalare questa circostanza del loro rientro in Puglia dalle suddette zone anche telefonicamente al proprio medico curante: in seguito all'invio del modulo, occorre procedere con l'autoisolamento domiciliare fiduciario di 14 giorni.

Ulteriori dettagli in merito vengono forniti da Rosanna Lanza, capo dell'avvocatura regionale: «L'ordinanza della Regione Puglia non impedisce l'ingresso nel territorio pugliese, bensì impone solo un obbligo di cautela al solo fine di prevenire la diffusione del virus, trattandosi di individui che provengono da zone per le quali la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri con il medesimo decreto ha disposto di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Quanto agli ulteriori chiarimenti interpretativi relativi ai casi in cui non si applicano le disposizioni limitative del decreto, anche il presidente della Regione Puglia ha emanato una ordinanza con la quale specifica i casi in cui le limitazioni della sua ordinanza non si applicano».