Cooperativa Olivicultori: strascichi polemici dopo il comizio del sindaco
La lista n. 1 risponde alle presunte infiltrazioni politiche nell'oleificio sociale
sabato 15 novembre 2014
9.36
«La lista "Rinnovare: ascoltare, collaborare, cooperare", contraddistinta come lista n. 1, vuole smentire le menzogne secondo cui nelle elezioni del 12 ottobre, svoltesi presso la Cooperativa Olivicultori di Giovinazzo, è stata sostenuta da personaggi politici ovvero "maneggioni della politica"; bensì affermare la propria totale estraneità a qualsiasi movimento partitico, animata soltanto dal puro spirito di cambiamento e rinnovamento da apportare all'interno del gruppo di amministrazione».
È questa la risposta alle affermazioni del sindaco Tommasa Depalma, degli aderenti alla lista che ha partecipato alla elezione del nuovo consiglio direttivo dell'oleificio sociale. «Noi candidati della suddetta lista - si legge nel loro comunicato - denunciamo la gravità delle voci diffuse e la eco che esse hanno avuto, avallate anche dallo stesso primo cittadino di Giovinazzo in pubblico comizio tenuto alla cittadinanza in sala San Felice». Voci che si riferivano a «ingressi» e tentativi di manipolazione delle elezioni del direttivo da parte di politici locali. «Vogliamo ribadire quanto affermato in precedenti occasioni - si legge ancora nel comunicato - di aver agito sempre nella massima correttezza e lealtà, di aver evidenziato sempre le incongruenze della vecchia amministrazione e di aver fatto vivere a tutti i soci nell'assemblea del 5 ottobre un momento di alta democrazia, facendola cadere». Naturalmente il riferimento è alla passata gestione della cooperativa. Una gestione che evidentemente non ha soddisfatto tutti i soci e che sta lasciando ancora strascichi polemici alimentati, secondo gli estensori del comunicato, anche dall'intervento del sindaco.
«Ci auguriamo - recita il documento - che vengano messe da parte dicerie e scaramucce. Riteniamo opportuno che l'attuale amministrazione del frantoio, che durante le elezioni si è dedicata solo a raffazzonare voti e consensi all'ultimo momento presso varie "congreghe" presentandosi tuttavia priva di un valido progetto, colga suggerimenti dal nostro programma per dare soluzioni, anche se in maniera tardiva, ai tanti problemi come il miglioramento della produzione olearia, la riduzione delle spese di lavorazione, il superamento graduale della molitura in comune, la commercializzazione tramite nuovi sistemi di marketing, e così via».
«Il nostro gruppo conclude il comunicato - rappresenta il 50% circa degli elettori. Offre la disponibilità a mettere al servizio della comunità le competenze acquisite nel passato, a collaborare fattivamente. È tempo di agire per il bene dell'oleificio e di tutti i soci».
È questa la risposta alle affermazioni del sindaco Tommasa Depalma, degli aderenti alla lista che ha partecipato alla elezione del nuovo consiglio direttivo dell'oleificio sociale. «Noi candidati della suddetta lista - si legge nel loro comunicato - denunciamo la gravità delle voci diffuse e la eco che esse hanno avuto, avallate anche dallo stesso primo cittadino di Giovinazzo in pubblico comizio tenuto alla cittadinanza in sala San Felice». Voci che si riferivano a «ingressi» e tentativi di manipolazione delle elezioni del direttivo da parte di politici locali. «Vogliamo ribadire quanto affermato in precedenti occasioni - si legge ancora nel comunicato - di aver agito sempre nella massima correttezza e lealtà, di aver evidenziato sempre le incongruenze della vecchia amministrazione e di aver fatto vivere a tutti i soci nell'assemblea del 5 ottobre un momento di alta democrazia, facendola cadere». Naturalmente il riferimento è alla passata gestione della cooperativa. Una gestione che evidentemente non ha soddisfatto tutti i soci e che sta lasciando ancora strascichi polemici alimentati, secondo gli estensori del comunicato, anche dall'intervento del sindaco.
«Ci auguriamo - recita il documento - che vengano messe da parte dicerie e scaramucce. Riteniamo opportuno che l'attuale amministrazione del frantoio, che durante le elezioni si è dedicata solo a raffazzonare voti e consensi all'ultimo momento presso varie "congreghe" presentandosi tuttavia priva di un valido progetto, colga suggerimenti dal nostro programma per dare soluzioni, anche se in maniera tardiva, ai tanti problemi come il miglioramento della produzione olearia, la riduzione delle spese di lavorazione, il superamento graduale della molitura in comune, la commercializzazione tramite nuovi sistemi di marketing, e così via».
«Il nostro gruppo conclude il comunicato - rappresenta il 50% circa degli elettori. Offre la disponibilità a mettere al servizio della comunità le competenze acquisite nel passato, a collaborare fattivamente. È tempo di agire per il bene dell'oleificio e di tutti i soci».