Conversione ex Marmi Barbone, manca la Valutazione d'Impatto Ambientale. Dure le opposizioni
A stabilirlo una determinazione della Sezione ambientale della Regione Puglia. Le forze di sinistra: «Pericolosi per se stessi e per gli altri»
mercoledì 5 febbraio 2020
12.29
Con una determinazione del dirigente Sezione autorizzazioni ambientali della Regione Puglia, la n.339 del 30 dicembre 2019, pubblicata sul Bollettino Ufficiale del 30 gennaio scorso, l'Ente di via Gentile ha stabilito che il progetto di ristrutturazione edilizia e riconversione del manufatto delle ex Marmerie Barbone in un moderno resort dev'essere sottoposto a Valutazione d'Impatto Ambientale, poiché «non possono escludersi potenziali impatti ambientali significativi e negativi».
A ricordarlo in una nota Facebook, negli scorsi giorni, il Comitato "Per la Salute Pubblica" di Giovinazzo. A quella nota ha fatto seguito un comunicato di PrimaVera Alternativa, Partito Democratico Giovinazzo, Sinistra Italiana ed Articolo 1, che vi proponiamo integralmente. Intanto dall'Amministrazione comunale ci hanno fatto sapere che gli uffici si sono attivati per chiarire il tutto con l'Ente regionale. Restiamo in attesa di una posizione ufficiale del Comune di Giovinazzo.
«Con Depalma e Iannone, quando dalla propaganda si passa alla realtà, iniziano i guai per i giovinazzesi e per chi nella nostra città vorrebbe investire.
Finita la propaganda ci si accorge che la Casa di riposo altro non è che un cantiere abbandonato, l'autosilo e la casa delle tartarughe solo poster che coprono il degrado di ciò che resta di una scuola, la Greenway uno scempio senza precedenti per la mobilità cittadina.
E che dire della favoletta di Giovinazzo città turistica con resort fiabeschi sul mare, a partire da quello dell'ex Marmeria Barbone? Anche per questa vicenda la realtà è amarissima!
Ed infatti, basta una determina regionale (la n. 339 del 30 dicembre 2019, pubblicata sul BURP della Regione Puglia il 30 gennaio 2020) a decretare non solo che il progetto turistico ipotizzato presso l'ex marmeria Barbone deve essere assoggettato alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), per le «plurime criticità (…) su suolo, acqua, patrimonio culturale, paesaggio, territorio», ma anche che il procedimento amministrativo approvato dal consiglio comunale con delibera n. 20 del 4 maggio del 2018 era pieno zeppo di errori, illegittimità ed omissioni.
In particolare, per la Regione Puglia quella Deliberazione del Consiglio Comunale è illegittima perché approvata in assenza della obbligatoria verifica di assoggettabilità a VIA e di una valida autorizzazione paesaggistica.
Una bocciatura senza appello per una delibera approvata con la solita superficialità dai consiglieri di maggioranza che riporta all'anno zero le lancette amministrative per questo investimento. Un triste gioco dell'oca in cui la sciatteria e l'incuria amministrativa e politica di Depalma e Iannone fanno tornare indietro senza passare dal(la) VIA!
Sarebbe troppo facile dire che in quel consiglio comunale del maggio 2018, davanti a un'istruttoria che era apparsa sin da subito incompleta, frettolosa ed erronea, i consiglieri di opposizione avevano accoratamente invitato a svolgere tutti i dovuti approfondimenti per evitare che la delibera fosse dichiarata illegittima. Ed invece, come al solito, non ci hanno voluto ascoltare costringendoci ad abbandonare l'aula per non essere complici nell'approvazione di atti illegittimi!
Quel che conta davvero è che l'investimento milionario, le ricadute occupazionali, l'avvio del cantiere sono ora in serio pericolo o, nella migliore della ipotesi, rinviati a chissà quando!
E chi lo dice ora all'ineffabile ed impalpabile assessore all'Urbanistica Salvatore Stallone che raccontava fiero ai giovinazzesi che quel cantiere sarebbe partito nell'autunno 2018 o, al massimo, all'inizio del 2019?
È giunta l'ora di mandarli a casa perché la loro incapacità amministrativa e politica, oltre ad essere pericolosa per gli stessi consiglieri di maggioranza che ingenuamente alzano la mano in consiglio comunale, inizia ad esserlo anche per quanti a Giovinazzo vorrebbero investire e creare occupazione!».
PRIMAVERA ALTERNATIVA
PARTITO DEMOCRATICO GIOVINAZZO
SINISTRA ITALIANA GIOVINAZZO
ARTICOLO 1
A ricordarlo in una nota Facebook, negli scorsi giorni, il Comitato "Per la Salute Pubblica" di Giovinazzo. A quella nota ha fatto seguito un comunicato di PrimaVera Alternativa, Partito Democratico Giovinazzo, Sinistra Italiana ed Articolo 1, che vi proponiamo integralmente. Intanto dall'Amministrazione comunale ci hanno fatto sapere che gli uffici si sono attivati per chiarire il tutto con l'Ente regionale. Restiamo in attesa di una posizione ufficiale del Comune di Giovinazzo.
«Con Depalma e Iannone, quando dalla propaganda si passa alla realtà, iniziano i guai per i giovinazzesi e per chi nella nostra città vorrebbe investire.
Finita la propaganda ci si accorge che la Casa di riposo altro non è che un cantiere abbandonato, l'autosilo e la casa delle tartarughe solo poster che coprono il degrado di ciò che resta di una scuola, la Greenway uno scempio senza precedenti per la mobilità cittadina.
E che dire della favoletta di Giovinazzo città turistica con resort fiabeschi sul mare, a partire da quello dell'ex Marmeria Barbone? Anche per questa vicenda la realtà è amarissima!
Ed infatti, basta una determina regionale (la n. 339 del 30 dicembre 2019, pubblicata sul BURP della Regione Puglia il 30 gennaio 2020) a decretare non solo che il progetto turistico ipotizzato presso l'ex marmeria Barbone deve essere assoggettato alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), per le «plurime criticità (…) su suolo, acqua, patrimonio culturale, paesaggio, territorio», ma anche che il procedimento amministrativo approvato dal consiglio comunale con delibera n. 20 del 4 maggio del 2018 era pieno zeppo di errori, illegittimità ed omissioni.
In particolare, per la Regione Puglia quella Deliberazione del Consiglio Comunale è illegittima perché approvata in assenza della obbligatoria verifica di assoggettabilità a VIA e di una valida autorizzazione paesaggistica.
Una bocciatura senza appello per una delibera approvata con la solita superficialità dai consiglieri di maggioranza che riporta all'anno zero le lancette amministrative per questo investimento. Un triste gioco dell'oca in cui la sciatteria e l'incuria amministrativa e politica di Depalma e Iannone fanno tornare indietro senza passare dal(la) VIA!
Sarebbe troppo facile dire che in quel consiglio comunale del maggio 2018, davanti a un'istruttoria che era apparsa sin da subito incompleta, frettolosa ed erronea, i consiglieri di opposizione avevano accoratamente invitato a svolgere tutti i dovuti approfondimenti per evitare che la delibera fosse dichiarata illegittima. Ed invece, come al solito, non ci hanno voluto ascoltare costringendoci ad abbandonare l'aula per non essere complici nell'approvazione di atti illegittimi!
Quel che conta davvero è che l'investimento milionario, le ricadute occupazionali, l'avvio del cantiere sono ora in serio pericolo o, nella migliore della ipotesi, rinviati a chissà quando!
E chi lo dice ora all'ineffabile ed impalpabile assessore all'Urbanistica Salvatore Stallone che raccontava fiero ai giovinazzesi che quel cantiere sarebbe partito nell'autunno 2018 o, al massimo, all'inizio del 2019?
È giunta l'ora di mandarli a casa perché la loro incapacità amministrativa e politica, oltre ad essere pericolosa per gli stessi consiglieri di maggioranza che ingenuamente alzano la mano in consiglio comunale, inizia ad esserlo anche per quanti a Giovinazzo vorrebbero investire e creare occupazione!».
PRIMAVERA ALTERNATIVA
PARTITO DEMOCRATICO GIOVINAZZO
SINISTRA ITALIANA GIOVINAZZO
ARTICOLO 1