Consiglio comunale, domani il confronto tra Sollecito e Cervone

Il primo cittadino aveva anticipato di voler rispondere al presidente del Consiglio nella massima assise del 30 ottobre

martedì 29 ottobre 2024 7.18
A cura di Gianluca Battista
Sarà verosimilmente la "notte dei lunghi coltelli" in maggioranza. Domani, 30 ottobre, il presidente Francesco Cervone ha convocato una nuova seduta della massima assise cittadina per le ore 19.00 (qui i punti all'ordine del giorno) , ma a tenere banco in queste ore è l'intervento che il primo cittadino, Michele Sollecito, terrà in apertura di assemblea.

Sollecito, dopo la fuoriuscita ufficiale dalla maggioranza di Noi per Giovinazzo, gruppo che fa capo allo stesso Cervone, aveva anticipato che avrebbe risposto in quella sede alle accuse formulate in un comunicato su programma e modalità per portarlo avanti. Un netto distinguo che, al momento, avrebbe isolato la lista che ha come riferimento regionale Saverio Tammacco.
I bene informati raccontano di un incontro tra forze di maggioranza e Noi per Giovinazzo, in cui questi ultimi avevano chiesto un cambio di passo su lavori pubblici e gestione della movida soprattutto nei mesi estivi, argomento di grossa frattura fra Cervone ed i suoi colleghi di maggioranza. Altri spifferi raccontano della ulteriore richiesta prettamente politica di un assessorato (due i nomi che erano circolati rinvenenti dalla passata consigliatura), a cui avrebbe fatto seguito un passo indietro proprio del presidente dell'assise. Richiesta respinta al mittente da parte delle forze che sostengono Sollecito.

Insomma, dall'impasse non se ne è usciti e domani sera ci sarà un confronto, sicuramente civile, ma serrato, confronto che probabilmente sancirà un definitivo distacco di Noi per Giovinazzo dalla componente di maggioranza. La politica è mobile, avemmo già modo di scrivere da queste pagine, e presto il quadro potrebbe cambiare. Ciò che difficilmente cambierà è la ritrovata compattezza a sinistra, dove le opposizioni stanno alla finestra a guardare cosa accade nel campo avverso. Di certo, se Cervone confermerà il passaggio ad un percorso indipendente, alla maggioranza resteranno 10 voti in Consiglio comunale, sufficienti a portare avanti l'amministrazione, meno a star tranquilli. Il raffreddore di uno qualsiasi dei consiglieri, infatti, potrebbe far andare sotto Sollecito ed i suoi in una qualsiasi votazione. E poi, aspetto non trascurabile, è possibile che la maggioranza provi a sfiduciare lo stesso attuale presidente. Scenari apertissimi a Palazzo di Città.
Si (ri)aprano le danze. Domani sera, in Aula "Pignatelli", secondo atto.