Confinato ai domiciliari, ma non ha una casa: finisce in carcere
L'uomo, un 49enne del posto, è stato arrestato dai Carabinieri dopo una lite con la compagna
sabato 22 gennaio 2022
10.01
Un 49enne del posto, Domenico Catino, è finito in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Tutto nato, però, in seguito ad un'altra vicenda: una lite con la sua compagna. Nei giorni scorsi, infatti, i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti presso la loro abitazione per sedare un violento alterco tra i due.
La situazione era turbolenta e delicata, anche a causa della presenza in casa del figlio minore. I militari son così dovuti intervenire con decisione, soprattutto per garantire l'incolumità degli interessati e per far allontanare l'uomo, con precedenti penali e di polizia e già destinatario, a dicembre scorso, di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Appena ha visto la pattuglia e gli uomini in divisa, però, il 49enne ha cercato di divincolarsi, opponendo anche resistenza.
I militari, invano, hanno tentato di stemperare gli animi e di riportarlo alla calma, prima di bloccarlo e portarlo presso gli uffici di via Matteotti dove è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare. L'uomo è stato giudicato ieri: il giudice Giovanni Abbattista ha convalidato l'arresto e, su richiesta del suo legale, l'avvocato e docente universitario Francesco Mastro, lo aveva confinato agli arresti domiciliari.
Ma il 49enne non ha un'altra casa (i militari hanno accertato la mancanza di un'altra dimora stabile rendendo infattibile l'applicazione della misura dei domiciliari, nda) e così lo stesso giudice, ritenendo che le misure prescrittive in essere non fossero più sufficienti, lo ha spedito in carcere. Il processo inizierà il 30 marzo.
La situazione era turbolenta e delicata, anche a causa della presenza in casa del figlio minore. I militari son così dovuti intervenire con decisione, soprattutto per garantire l'incolumità degli interessati e per far allontanare l'uomo, con precedenti penali e di polizia e già destinatario, a dicembre scorso, di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Appena ha visto la pattuglia e gli uomini in divisa, però, il 49enne ha cercato di divincolarsi, opponendo anche resistenza.
I militari, invano, hanno tentato di stemperare gli animi e di riportarlo alla calma, prima di bloccarlo e portarlo presso gli uffici di via Matteotti dove è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare. L'uomo è stato giudicato ieri: il giudice Giovanni Abbattista ha convalidato l'arresto e, su richiesta del suo legale, l'avvocato e docente universitario Francesco Mastro, lo aveva confinato agli arresti domiciliari.
Ma il 49enne non ha un'altra casa (i militari hanno accertato la mancanza di un'altra dimora stabile rendendo infattibile l'applicazione della misura dei domiciliari, nda) e così lo stesso giudice, ritenendo che le misure prescrittive in essere non fossero più sufficienti, lo ha spedito in carcere. Il processo inizierà il 30 marzo.