Con gli occhi negli occhi degli elettori
Marcello Gemmato ieri sera ha incontrato i simpatizzanti di Fratelli d'Italia nel comitato elettorale giovinazzese
venerdì 23 febbraio 2018
06.00
C'era una volta la destra storica a Giovinazzo. E forse c'è ancora.
Ieri sera Marcello Gemmato, capolista nel collegio Puglia 1 di Fratelli d'Italia al plurinominale della Camera dei Deputati, ha fatto visita a tanti simpatizzanti, tesserati e amici per parlare di programmi in vista delle Elezioni politiche del 4 marzo prossimo.
«Provo un grande senso di soddisfazione nel ricevere telefonate di persone che hanno seguito da lontano la mia attività politica 365 giorni all'anno, negli ultimi cinque anni, ed oggi chiedono di incontrarmi - ha detto in apertura -. Ammetto che Fratelli d'Italia ha lavorato tanto in Puglia, ogni giorno, per costruire l'attuale classe dirigente composta da gente qualificata e da amministratori, Consiglieri, Assessori e Sindaci (con lui c'era anche il fratello Ninni, primo cittadino di Terlizzi, nda). Ora è tempo di raccogliere i buoni frutti del lavoro - ha proseguito - e lo facciamo con onestà, trasparenza e soprattutto con dignità. Il presidio di Giovinazzo diventerà presto più grande e anche qui potremo dire che la destra riparte da Fratelli d'Italia».
Si è trattato di una sorta di chiacchierata informale, «occhi negli occhi degli elettori» che però ha riempito la sede di piazza Umberto I n.14, ai piedi di Palazzo di Città. Gemmato, sostenuto da un gruppo di giovinazzesi che sta cercando di ritrovarsi dopo anni in cui la destra tradizionale si era dispersa in vari rivoli a livello locale, ha parlato di famiglia, immigrazione, convivenza nella coalizione di centrodestra, fascismo ed antifascismo e prospettive per il dopo voto.
Sul primo punto, l'esponente di Fratelli d'Italia ha ribadito l'impegno del suo partito per il cosiddetto "bonus bebè", ossia 400 euro alle giovani madri affinché in Italia si torni ad affrontare seriamente il problema della denatalità, cercando di aggiungere a queste misure importanti sgravi sui conti familiari per l'iscrizione agli asili nido. Una proposta per ridare libertà a centralità alla figura della donna, che potrebbe così non dover lasciare il lavoro, come troppo spesso accade nella nostra nazione, e che trova ad esempio nel Popolo della Famiglia un punto di contatto.
Sull'immigrazione, Marcello Gemmato non ha nascosto come siano stati fatti errori anche durante i governi di centrodestra, ma, in linea col suo partito, reclama la necessità di porre nuove regole e rinegoziare trattati internazionali con alcuni Paesi dai quali giungono i migranti che non scappano da guerre o fame.
Importante per l'ex Consigliere comunale di Bari è che il Movimento 5 Stelle non arrivi a prendere il controllo del Paese e per far questo invita a votare la coalizione formata da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, in cui «noi siamo il collante».
Gemmato ha infatti spiegato come la vocazione del partito guidato da Giorgia Meloni (oggi nel capoluogo, ndr) sia essenzialmente meridionalista, volta a guardare ai problemi pratici della gente soprattutto, ma non solo, da Roma in giù, mentre la Lega ovviamente cerca di farsi promotrice delle esigenze delle popolazioni settentrionali.
Da Gemmato è arrivato anche un riferimento all'aggressione subita da un Carabiniere a Piacenza, quasi linciato da manifestanti antifascisti. Per lui non esiste un «pericolo neofascista, agitato a piacimento da una sinistra che cerca consenso», ma esiste la necessità di dare risposte prima agli italiani, a suo dire trascurati dagli ultimi Governi a guida PD (inevitabile il pensiero alla ragazza trucidata a Macerata), e di sostenere il lavoro delle forze dell'ordine, impegnate quotidianamente in una lotta impari con la criminalità.
E proprio su legalità e trasparenza, Gemmato ha voluto esser chiaro: Fratelli d'Italia sarà anche un partito non grandissimo, ma sta cercando di non trascurare l'aspetto della «presentabilità dei suoi candidati», tema di scottante attualità nel nostro Paese e che ieri sera ha incassato anche il consenso del giudice Angelo Depalma, accorso tra gli altri in piazza Umberto I per salutare l'esponente di FdI.
Infine il candidato al plurinominale della Camera ha garantito un totale disimpegno di Fratelli d'Italia nel caso in cui dalle urne non uscisse una maggioranza ben definita in Parlamento. Il partito di Giorgia Meloni «non farà inciuci e non appoggerà un eventuale Governo di larghe intese col PD».
Ieri sera una comunità che sembrava un po' dispersa e spaesata si è ritrovata per sostenere la candidatura di un uomo che viene dal territorio. Quella comunità sta cercando di ricompattarsi per riprendere a dialogare con le altre forze di centrodestra, col preciso obiettivo di non svendere la propria storia e di non appiattirsi necessariamente sulle posizioni di alcuni amministratori locali, riscoprendo il valore identitario.
Ieri sera Marcello Gemmato, capolista nel collegio Puglia 1 di Fratelli d'Italia al plurinominale della Camera dei Deputati, ha fatto visita a tanti simpatizzanti, tesserati e amici per parlare di programmi in vista delle Elezioni politiche del 4 marzo prossimo.
«Provo un grande senso di soddisfazione nel ricevere telefonate di persone che hanno seguito da lontano la mia attività politica 365 giorni all'anno, negli ultimi cinque anni, ed oggi chiedono di incontrarmi - ha detto in apertura -. Ammetto che Fratelli d'Italia ha lavorato tanto in Puglia, ogni giorno, per costruire l'attuale classe dirigente composta da gente qualificata e da amministratori, Consiglieri, Assessori e Sindaci (con lui c'era anche il fratello Ninni, primo cittadino di Terlizzi, nda). Ora è tempo di raccogliere i buoni frutti del lavoro - ha proseguito - e lo facciamo con onestà, trasparenza e soprattutto con dignità. Il presidio di Giovinazzo diventerà presto più grande e anche qui potremo dire che la destra riparte da Fratelli d'Italia».
Si è trattato di una sorta di chiacchierata informale, «occhi negli occhi degli elettori» che però ha riempito la sede di piazza Umberto I n.14, ai piedi di Palazzo di Città. Gemmato, sostenuto da un gruppo di giovinazzesi che sta cercando di ritrovarsi dopo anni in cui la destra tradizionale si era dispersa in vari rivoli a livello locale, ha parlato di famiglia, immigrazione, convivenza nella coalizione di centrodestra, fascismo ed antifascismo e prospettive per il dopo voto.
Sul primo punto, l'esponente di Fratelli d'Italia ha ribadito l'impegno del suo partito per il cosiddetto "bonus bebè", ossia 400 euro alle giovani madri affinché in Italia si torni ad affrontare seriamente il problema della denatalità, cercando di aggiungere a queste misure importanti sgravi sui conti familiari per l'iscrizione agli asili nido. Una proposta per ridare libertà a centralità alla figura della donna, che potrebbe così non dover lasciare il lavoro, come troppo spesso accade nella nostra nazione, e che trova ad esempio nel Popolo della Famiglia un punto di contatto.
Sull'immigrazione, Marcello Gemmato non ha nascosto come siano stati fatti errori anche durante i governi di centrodestra, ma, in linea col suo partito, reclama la necessità di porre nuove regole e rinegoziare trattati internazionali con alcuni Paesi dai quali giungono i migranti che non scappano da guerre o fame.
Importante per l'ex Consigliere comunale di Bari è che il Movimento 5 Stelle non arrivi a prendere il controllo del Paese e per far questo invita a votare la coalizione formata da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, in cui «noi siamo il collante».
Gemmato ha infatti spiegato come la vocazione del partito guidato da Giorgia Meloni (oggi nel capoluogo, ndr) sia essenzialmente meridionalista, volta a guardare ai problemi pratici della gente soprattutto, ma non solo, da Roma in giù, mentre la Lega ovviamente cerca di farsi promotrice delle esigenze delle popolazioni settentrionali.
Da Gemmato è arrivato anche un riferimento all'aggressione subita da un Carabiniere a Piacenza, quasi linciato da manifestanti antifascisti. Per lui non esiste un «pericolo neofascista, agitato a piacimento da una sinistra che cerca consenso», ma esiste la necessità di dare risposte prima agli italiani, a suo dire trascurati dagli ultimi Governi a guida PD (inevitabile il pensiero alla ragazza trucidata a Macerata), e di sostenere il lavoro delle forze dell'ordine, impegnate quotidianamente in una lotta impari con la criminalità.
E proprio su legalità e trasparenza, Gemmato ha voluto esser chiaro: Fratelli d'Italia sarà anche un partito non grandissimo, ma sta cercando di non trascurare l'aspetto della «presentabilità dei suoi candidati», tema di scottante attualità nel nostro Paese e che ieri sera ha incassato anche il consenso del giudice Angelo Depalma, accorso tra gli altri in piazza Umberto I per salutare l'esponente di FdI.
Infine il candidato al plurinominale della Camera ha garantito un totale disimpegno di Fratelli d'Italia nel caso in cui dalle urne non uscisse una maggioranza ben definita in Parlamento. Il partito di Giorgia Meloni «non farà inciuci e non appoggerà un eventuale Governo di larghe intese col PD».
Ieri sera una comunità che sembrava un po' dispersa e spaesata si è ritrovata per sostenere la candidatura di un uomo che viene dal territorio. Quella comunità sta cercando di ricompattarsi per riprendere a dialogare con le altre forze di centrodestra, col preciso obiettivo di non svendere la propria storia e di non appiattirsi necessariamente sulle posizioni di alcuni amministratori locali, riscoprendo il valore identitario.