"Comunicare è condividere" di Agostino Picicco presentato alla Camera dei Deputati
Dibattito vivo e molto interessante, condito dagli interventi autorevoli di Vittorio Sgarbi e Mara Carfagna
venerdì 6 dicembre 2019
Dibattito di alto profilo quello sui temi della comunicazione organizzato alla Camera dei Deputati il 3 dicembre scorso e originato dalla presentazione del libro del giovinazzese Agostino Picicco "Comunicare è condividere" (Secop edizioni), avendo con relatori vari deputati di diverse forze politiche, con particolari competenze sui temi della comunicazione: Antonio Palmieri, Filippo Sensi, Alessandro Colucci e Maurizio Lupi, moderati dal giornalista parlamentare di Tg2 RAI Luciano Ghelfi.
Diversi i concetti proposti sulle relazioni oggi fondate sulle connessione, sulla necessità di staccare ogni tanto, sull'importanza della condivisione, con tanti di quelli spunti da suggerire a Picicco di iniziare a preparare un altro volume su questo tema.
Ospite della serata il vulcanico Vittorio Sgarbi che, forte della lettura del volume che ha commentato nei passaggi più rilevanti, complimentandosi con l'autore ha attualizzato i contenuti in relazione alla situazione politica.
A intervallare le relazioni una magistrale lettura di alcune pagine di Picicco a cura dell'attore Gerardo Placido. Molto citate da diversi relatori, compreso lo stesso Sgarbi, le pagine di don Tonino Bello nelle quali l'autore immagina l'utilizzo dei social che avrebbe fatto oggi il nostro compianto vescovo.
Di rilievo il messaggio della vice presidente della Camera, Mara Carfagna: «Per chi - come me e gli autorevoli relatori chiamati a discutere oggi - lavora nella politica e nelle istituzioni, questa deriva dell'immediato rappresenta una tentazione che dobbiamo imparare a controllare. A volte facciamo fatica, è vero, anche perché il moltiplicarsi delle urgenze e i tempi dell'informazione impongono risposte rapide. Ma è necessario trovare un punto di mediazione tra la lentezza burocratica dei decenni scorsi, impossibile da riproporre oggi, e il necessario approfondimento di argomenti complessi, che incidono sulla vita dei cittadini. Il rischio è di ricadere in una "riformite", che vede avvicendarsi leggi di impatto generale che cambiano al cambiare dei governi. Studio, confronto, verifica dei risultati sono invece passaggi fondamentali per un legislatore, che non si possono esaurire nell'istantaneità di un tweet».
Le conclusioni del convegno sono state affidate ad Agostino Picicco, che ha svolto un ponderato intervento nel quale, in relazione all'importanza della sede e degli ospiti presenti, ha sottolineato la responsabilità delle istituzioni in campo educativo circa le nuove tecnologie e il senso odierno della comunicazione: «I social - ha detto - svolgono il ruolo virtuoso di facilitatori di relazioni che non terminano in rete ma aspirano e conducono all'incontro reale. Insomma si tratta di passare dal virtuale al reale virtuoso, implementando e considerando di vitale importanza il momento educativo che consente di riscoprire il valore della relazione e della comunicazione come elemento essenziale della trasmissione valoriale e amicale».
La sua conclusione, in sintonia con il clima natalizio, è stata un invito a scoprire e valorizzare il volto umano dei social e ad attuarlo con un impegno personale e quotidiano. A tal proposito ha citato una frase di don Tonino Bello, che ben può adattarsi all'uso odierno dei social: "Siate accoglienti con tutti, arroganti con nessuno. Non giudicate, amate il mondo. Eccedete in tenerezza".
Soprattutto l'eccedere in tenerezza, per Picicco, sintetizza un messaggio di speranza, il senso di una vita, un impegno reale per renderci migliore e migliorare la nostra società e il nostro il mondo.
Nella Sala Conferenze di Palazzo Theodoli-Bianchell era presente un numeroso, variegato e autorevole pubblico di politici, esponenti del mondo della cultura, delle associazioni, della chiesa, dell'Università, e anche la nostra deputata Francesca Galizia.
Radio Radicale ha assicurato la diretta dell'evento.
Al termine i deputati presenti hanno consegnato ad Agostino Picicco una pergamena a ricordo dell'evento romano alla Camera.
Domani sera, 7 dicembre, lo scrittore e giornalista nativo di Giovinazzo riceverà a Milano il prestigioso Ambrogino d'oro, la civica Benemerenza concessa ogni anno dal comune meneghino a personalità che si sono distinte nei più svariati campi.
Diversi i concetti proposti sulle relazioni oggi fondate sulle connessione, sulla necessità di staccare ogni tanto, sull'importanza della condivisione, con tanti di quelli spunti da suggerire a Picicco di iniziare a preparare un altro volume su questo tema.
Ospite della serata il vulcanico Vittorio Sgarbi che, forte della lettura del volume che ha commentato nei passaggi più rilevanti, complimentandosi con l'autore ha attualizzato i contenuti in relazione alla situazione politica.
A intervallare le relazioni una magistrale lettura di alcune pagine di Picicco a cura dell'attore Gerardo Placido. Molto citate da diversi relatori, compreso lo stesso Sgarbi, le pagine di don Tonino Bello nelle quali l'autore immagina l'utilizzo dei social che avrebbe fatto oggi il nostro compianto vescovo.
Di rilievo il messaggio della vice presidente della Camera, Mara Carfagna: «Per chi - come me e gli autorevoli relatori chiamati a discutere oggi - lavora nella politica e nelle istituzioni, questa deriva dell'immediato rappresenta una tentazione che dobbiamo imparare a controllare. A volte facciamo fatica, è vero, anche perché il moltiplicarsi delle urgenze e i tempi dell'informazione impongono risposte rapide. Ma è necessario trovare un punto di mediazione tra la lentezza burocratica dei decenni scorsi, impossibile da riproporre oggi, e il necessario approfondimento di argomenti complessi, che incidono sulla vita dei cittadini. Il rischio è di ricadere in una "riformite", che vede avvicendarsi leggi di impatto generale che cambiano al cambiare dei governi. Studio, confronto, verifica dei risultati sono invece passaggi fondamentali per un legislatore, che non si possono esaurire nell'istantaneità di un tweet».
Le conclusioni del convegno sono state affidate ad Agostino Picicco, che ha svolto un ponderato intervento nel quale, in relazione all'importanza della sede e degli ospiti presenti, ha sottolineato la responsabilità delle istituzioni in campo educativo circa le nuove tecnologie e il senso odierno della comunicazione: «I social - ha detto - svolgono il ruolo virtuoso di facilitatori di relazioni che non terminano in rete ma aspirano e conducono all'incontro reale. Insomma si tratta di passare dal virtuale al reale virtuoso, implementando e considerando di vitale importanza il momento educativo che consente di riscoprire il valore della relazione e della comunicazione come elemento essenziale della trasmissione valoriale e amicale».
La sua conclusione, in sintonia con il clima natalizio, è stata un invito a scoprire e valorizzare il volto umano dei social e ad attuarlo con un impegno personale e quotidiano. A tal proposito ha citato una frase di don Tonino Bello, che ben può adattarsi all'uso odierno dei social: "Siate accoglienti con tutti, arroganti con nessuno. Non giudicate, amate il mondo. Eccedete in tenerezza".
Soprattutto l'eccedere in tenerezza, per Picicco, sintetizza un messaggio di speranza, il senso di una vita, un impegno reale per renderci migliore e migliorare la nostra società e il nostro il mondo.
Nella Sala Conferenze di Palazzo Theodoli-Bianchell era presente un numeroso, variegato e autorevole pubblico di politici, esponenti del mondo della cultura, delle associazioni, della chiesa, dell'Università, e anche la nostra deputata Francesca Galizia.
Radio Radicale ha assicurato la diretta dell'evento.
Al termine i deputati presenti hanno consegnato ad Agostino Picicco una pergamena a ricordo dell'evento romano alla Camera.
Domani sera, 7 dicembre, lo scrittore e giornalista nativo di Giovinazzo riceverà a Milano il prestigioso Ambrogino d'oro, la civica Benemerenza concessa ogni anno dal comune meneghino a personalità che si sono distinte nei più svariati campi.