"Comunicare è condividere", Agostino Picicco presenta il suo ultimo libro

Alla serata interverrà anche Mons. Domenico Cornacchia. Dialogheranno con lui i giornalisti Michele Marolla e Gianluca Battista

mercoledì 24 aprile 2019
A cura di Gabriella Serrone
Interverrà anche Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, alla presentazione del libro "Comunicare è condividere" (Secop Edizioni), l'ultima fatica di Agostino Picicco, giornalista, scrittore, Coordinatore della Comunicazione ed eventi istituzionali all'Università Cattolica di Milano e responsabile culturale dell'Associazione Regionale Pugliesi nel capoluogo lombardo. La presentazione avrà luogo venerdì 26 aprile, alle ore 19.30, in Sala San Felice.

Oltre a Mons. Cornacchia, interverrà alla serata anche il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, mentre la moderazione sarà affidata Raffaella Leone, pr della casa editrice. L'autore dialogherà invece con il giornalista Michele Marolla, firma storica giovinazzese, e con il nostro caporedattore, Gianluca Battista.

Il libro di Picicco è un piccolo ma intenso viaggio nel mondo della tecnologia 2.0, che ha cambiato le nostre abitudini e più in generale i rapporti umani, talvolta migliorando la qualità della vita, altre volte penalizzando sentimenti ed approccio all'altro. Arriva a quattro anni di distanza da "Vita da social", altro volume di Picicco, ma l'indagine questa volta ha più il sapore dell'empirico, del vissuto, che non quella del saggio.

Si tratta, probabilmente, della doppia faccia della medesima medaglia, in cui la misura sembra essere forse l'unica risposta all'imperare di interenet: «Il totalitarismo cibernetico - si legge correttamente nella presentazione - rischia di soffocarci, per questo va ripensato e magari riproposto con alcuni accorgimenti, nella consapevolezza che quando la tecnologia avanza non bisogna essere nostalgici del passato, ma protagonisti e progettisti di futuro».

Interessante il paragrafo dedicato da Agostino Picicco a don Tonino Bello, sua guida spirituale, in cui si immagina l'uso di questo mezzo che avrebbe potuto farne il prelato salentino.

Interessante e ricca di spunti la prefazione di Luciano Ghelfi, giornalista parlamentare del TG2, che apre la strada ad una lettura piacevole in cui ci si può ritrovare ad ogni rigo.