Community Arts, a Giovinazzo l'arte contro lo stigma
Bella iniziativa domani sera, 4 agosto, in piazza Vittorio Emanuele II contro il pregiudizio sulla disabilità psichica
venerdì 3 agosto 2018
09.00
Chi lo misura il livello cosiddetto di pazzia o di "normalità"? E chi ha problemi psichici perché viene tenuto spesso ai margini, come se non fosse capace di realizzare qualcosa di bello?
Per rispondere a tutto questo, contro il pregiudizio quotidiano, un artista napoletano trapiantato a Giovinazzo, Alessandro Cavaliere, ha deciso di portare in piazza Vittorio Emanuele II una iniziativa volta a mettere in connessione il mondo della disabilità psichica con il resto della popolazione.
Grazie all'ausilio del Comitato Feste Patronali, domani sera, 4 agosto, con inizio alle ore 20.00, ci sarà "Community Arts - Arte contro lo stigma", un modo bello affinché chi ha problemi psichici sia protagonista per una sera e possa raccontare la sua storia, attraverso l'estro creativo ed il supporto di una guida come Alessandro Cavaliere.
In piazza saranno riproposte le gigantografie di clown che hanno caratterizzato l'ultima personale del pittore e scultore nel borgo antico giovinazzese, con gli utenti degli Angeli della Vita e del Consorzio Metropolis di Molfetta pronti a far vedere quanto siano capaci.
«Si tratta di un progetto - si legge nell'evento Facebook - che è stato realizzato con l'obiettivo di promuovere una partecipazione attiva e una riduzione dello stigma nei confronti delle persone che vivono problemi di salute mentale. Emerge che le cause maggiori dello stigma sono la cattiva informazione e i tabù culturali, che impediscono alle persone di avvicinarsi a chi soffre di malattia mentale. Al contrario, invece, il successo di una diminuzione dello stigma è dovuto alla riduzione delle distanze sociali tra individui. In particolare, è il contatto diretto con le persone che vivono una condizione di patologia psichiatrica a ridurre lo stigma. Attraverso l'arte, il progetto unirà le persone riducendo proprio la distanza sociale».
Nella prima parte della serata verranno affisse sulle chianche della piazza le gigantografie, poi si passerà al lavoro dei disabili.
L'artista partenopeo, alla vigilia di questo evento che intende accorciare le distanze sociali, ha inteso ringraziare il Comitato Feste Patronali nella persona di Gaetano Dagostino, per il grande apporto fornito alla manifestazione, il Garante regionale dei diritti dei disabili, Pino Tulipani, che si batte da anni in questo ambito, Luigi Paparella del Consorzio Metropolis, Roberto Martini, che ha curato gratuitamente la stampa delle gigantografie e la cartolibreria Mary Poppins per aver donato tutto il materiale occorrente.
Un gioco di squadra straordinario per raggiungere un obiettivo nobilissimo, come il cuore di un artista dagli occhi buoni che risponde al nome di Alessandro Cavaliere.
Per rispondere a tutto questo, contro il pregiudizio quotidiano, un artista napoletano trapiantato a Giovinazzo, Alessandro Cavaliere, ha deciso di portare in piazza Vittorio Emanuele II una iniziativa volta a mettere in connessione il mondo della disabilità psichica con il resto della popolazione.
Grazie all'ausilio del Comitato Feste Patronali, domani sera, 4 agosto, con inizio alle ore 20.00, ci sarà "Community Arts - Arte contro lo stigma", un modo bello affinché chi ha problemi psichici sia protagonista per una sera e possa raccontare la sua storia, attraverso l'estro creativo ed il supporto di una guida come Alessandro Cavaliere.
In piazza saranno riproposte le gigantografie di clown che hanno caratterizzato l'ultima personale del pittore e scultore nel borgo antico giovinazzese, con gli utenti degli Angeli della Vita e del Consorzio Metropolis di Molfetta pronti a far vedere quanto siano capaci.
«Si tratta di un progetto - si legge nell'evento Facebook - che è stato realizzato con l'obiettivo di promuovere una partecipazione attiva e una riduzione dello stigma nei confronti delle persone che vivono problemi di salute mentale. Emerge che le cause maggiori dello stigma sono la cattiva informazione e i tabù culturali, che impediscono alle persone di avvicinarsi a chi soffre di malattia mentale. Al contrario, invece, il successo di una diminuzione dello stigma è dovuto alla riduzione delle distanze sociali tra individui. In particolare, è il contatto diretto con le persone che vivono una condizione di patologia psichiatrica a ridurre lo stigma. Attraverso l'arte, il progetto unirà le persone riducendo proprio la distanza sociale».
Nella prima parte della serata verranno affisse sulle chianche della piazza le gigantografie, poi si passerà al lavoro dei disabili.
L'artista partenopeo, alla vigilia di questo evento che intende accorciare le distanze sociali, ha inteso ringraziare il Comitato Feste Patronali nella persona di Gaetano Dagostino, per il grande apporto fornito alla manifestazione, il Garante regionale dei diritti dei disabili, Pino Tulipani, che si batte da anni in questo ambito, Luigi Paparella del Consorzio Metropolis, Roberto Martini, che ha curato gratuitamente la stampa delle gigantografie e la cartolibreria Mary Poppins per aver donato tutto il materiale occorrente.
Un gioco di squadra straordinario per raggiungere un obiettivo nobilissimo, come il cuore di un artista dagli occhi buoni che risponde al nome di Alessandro Cavaliere.