Comitato Feste Giovinazzo, i saluti ed i ringraziamenti di Francesco Cassano
L'ex presidente ha voluto render merito a tutti coloro i quali si sono impegnati per la buona riuscita dei festeggiamenti
martedì 4 marzo 2025
Francesco Cassano ai saluti.
L'ormai ex presidente del Comitato Feste Patronali si accommiata dalla cittadinanza e cede il testimone a Pietro Sifo. Prima di farlo, però, ha voluto ringraziare non solo chi ha fatto parte del suo "dream team", come lo chiama lui e che ha voluto riportare dopo la sua lunga lettera aperta, ma anche chi prenderà le redini di una macchina organizzativa complessa.
Di seguito il suo scritto:
«Colgo l'occasione per scrivere i miei ringraziamenti ed i mie saluti. Mi sembra doveroso a questo punto. Di solito sono breve e conciso, quindi mi perdonerete la lunghezza, come eccezione in questo specifico caso.
Tutte le belle storie e le belle avventure hanno un inizio, uno sviluppo, un'armonia e un equilibrio da mantenere.. e una fine.. e questa non fa eccezione
Sono stati due anni fantastici, carichi di responsabilità, emozioni e opportunità. Servire la nostra patrona Maria SS di Corsignano prima e la comunità giovinazzese poi, per me è stato un onore, un piacere, un privilegio.. e un viaggio pieno di emozioni non da poco!
Dal primo momento nel 2023 fino ad oggi, sono stati giorni intensi e carchi di significato. Non si ha chiara l'importanza di questo ruolo fino a quando non lo si ricopre. E' stato significativo incrociare gli sguardi e le strette di mano dei fedeli e dei concittadini che si preparano alla festa, cosi come cercare di supportare i meno fortunati e i meno giovani, che chiedono semplicemente di esserci: di partecipare e di essere "compresi".
Emozioni continue che arrivano dal presenziare alle cerimonie, alle Sante Messe, dalle strette di mano e dagli abbracci con i fedeli e i malati e i sacerdoti tutti, con chi ti chiede un aiuto o una semplice informazione, dai brividi che arrivano anche in occasione delle firme sui contratti, che sono più il trionfo della fede e della speranza sulla follia di scelte che di razionale e misurato hanno molto poco.
Vorrei che il mio percorso come Presidente, ma soprattutto come Comitato, venisse letto in tre chiavi principali a cui tengo particolarmente: la capacità di includere, di non lasciare indietro nessuno, di dare spazio e un aiuto concreto ai meno fortunati. Di aggregare realtà e gruppi diversi. La capacità di riallacciare e rinvigorire il rapporto tra i fedeli, la comunità tutta e la tradizione della festa; ci siamo concentrati in particolar modo sulle famiglie, i giovani e i bambini, ma senza dimenticare nessuno; perchè secondo noi, le tradizioni hanno un "futuro" e non solo un passato. Non ultimo, un aspetto più intimo e personale, di ognuno di noi .. che è quello religioso.. quello che indica il cammino della fede e dei momenti di preghiera, che abbiamo difeso e mantenuto come saldi punti di riferimento. Abbiamo voluto "essere" e comunicare innovazione nella tradizione perché, come scriveva Oscar Wilde, "la tradizione è un'innovazione ben riuscita".
Mi auguro che le future generazioni facciano tesoro di questo e non diluiscano i valori e le radici in un presente che rischia di essere "afono" e "monocromatico".
Il mio augurio a tutta la cittadinanza e a tutte le comunità locali è di innamorarsi dolcemente della nostra festa, non di un amore morboso, che alle volte acceca e facilita la critica e il giudizio, ma di un amore affettuoso, collaborativo e complice. Spero che ognuno possa capire la passione che spinge e sostiene gli organizzatori, che sacrificano tempo e sudore per il bene comune. Vorrei che si tornasse a "percepire" la festa, come lo facevano le generazioni passate o come chi, ad esempio gli "emigrati" giovinazzesi, giovani e meno giovani, hanno lontano gli affetti e la loro terra e ne sentono la mancanza. Loro ci hanno insegnato tanto ed abbiamo apprezzato la presenza costante e incodizionata al nostro fianco!
Un ringraziamento vivo e sincero a Sua Ecc. Mons Domenico Cornacchia, che con il suo sorriso e la sua fiducia completa ha guidato un giovane di appena 38 anni in questo meraviglioso percorso. Così come ringrazio la vicaria, Don Pietro al principio e poi tutti indistintamente i sacerdoti giovinazzesi, non ultimi Don Luigi, Padre Francesco, Don Andrea, che nella mia nomina hanno dimostrato una scelta coraggiosa e rivoluzionaria, non mancando mai di essere al nostro fianco, di consigliare e di supportarci.
Ancora, non posso non citare il Sindaco Michele Sollecito, gli assessori Cristina Piscitelli e Gaetano Depalo e tutti i membri dell'Amministrazione Comunale. Ci hanno appoggiato e aiutato fin dal principio, credendo e sostenendo il nostro progetto, non solo con le parole ma anche con i fatti. Hanno sposato la nostra visione e senza di loro la buona riuscita della festa, di entrambi gli anni, sarebbe stata impossibile. Ringrazio le Forze dell'Ordine e tutti i dipendenti della "Macchina Pubblica", che permettono lo svolgimento di tutte le manifestazioni in sicurezza, in pulizia, con procedure ben collaudate; le associazioni (tantissime) che ci hanno sostenuto e hanno collaborato con noi durante gli eventi, tra le quali ma non solo: i Figli del Mare, Arci-Tresset, I Nipoti della Nonna, Banda di Giovinazzo, Ass Bassa Musica, Famiglie Sma, Telethon, Caritas, Consulta dello Sport, 2Hands, Touring Juvenatium, Proloco, Comitato della Madonna delle Grazie, ecc...
Un grazie agli organi di stampa e alle testate locali sempre puntuali e presenti, cosi come ai nostri partner, che hanno messo al nostro servizio il loro lavoro e la loro professionalità, per la buona riuscita della festa. Tutti sono stati contenti di far parte di questo team. Nessuno di loro è stato lasciato indietro.
Un ringraziamento doveroso a tutti i donatori, gli sponsor, le attivtà commerciali e le imprese che hanno finanziato e fatto sì che la festa potesse svolgersi. Non dimentichiamo chi ha la compiacenza, la delicatezza e la bontà di prestare il proprio denaro a servizio della comunità, pur non essendo obbligato a farlo... sono stati determinanti e senza di loro non si sarebbe compiuto neanche il primo passo!
Per fortuna sono stati in pochi, ma un importante grazie anche a chi ci ha chiuso la porta in faccia, a chi si è rifiutato di contribuire fattivamente ed economicamente, a chi ha fatto finta di niente o ci ha mentito o argomentato con scuse bislacche... o a chi è stato anche un tantino maleducato e qualche volta ci ha anche criticato. Ci ha dato la forza e la freddezza di capire per cosa e per chi lottare e continuare a lavorare. Il rifiuto ci ha "fortificato" ed è stato fondamentale per il prosieguo.
Forse il più grande e sentito grazie personale, subito dopo quello alla Santissima Maria di Corsignano che ci ha protetto e guidato in questo percorso, va fatto al meraviglioso gruppo che mi ha circondato, mi ha supportato e che ha lavorato duramente per questa festa e per la comunità. Ho avuto l'onore di essere il primo "componente" di un team fatto di persone fantastiche e con talento incredibile. Da Alberto e Giuseppe a Giovanni, Silvia e Tommaso, a Domenico, Saverio e Michele, solo per citarne alcuni. Sono orgoglioso di aver lavorato con loro, di aver investito tempo con loro, trascorso mattine, pomeriggi e serate. Abbiamo lavorato per più di 5000 ore in 2 anni, senza polemiche, né lamenti, con entusiasmo, passione e dedizione. Sempre gratuitamente, sacrificando il privato e le famiglie a beneficio della collettività. Devo ammettere che senza di loro nulla sarebbe accaduto e non ci sarebbe stato nessun tipo di successo. Non sarei andato da nessuna parte. I nomi del "Dream Team" li troverete in calce a questa lettera, perché non vorrei che qualcuno li dimenticasse.
Con affetto, un caro ringraziamento al gruppo del primo Giovinazzo Rock Festival: entusiasti hanno aderito al progetto e sono stati fondamentali per la buona riuscita di tutti i nostri eventi musicali, con la loro allegria e la loro esperienza ci hanno guidato nei meandri della musica!
Un ringraziamento speciale e con il cuore va alla mia e alle nostre famiglie, a mia moglie e mia figlia, che hanno "sopportato" e supportato le nostre continue assenze, non facendo mai pesare nessun momento o criticità sulle nostre coscienze. Cosi come i nostri amici e i nostri cari, che con la loro presenza e i loro sorrisi sono stati linfa vitale. Alle volte è bastata una pacca sulle spalle!
Faccio un grande in bocca al lupo al nuovo presidente Pietro Sifo e al suo team per l'anno che verrà. Consiglio di tener duro e avere fede! Le gratificazioni arriveranno e saranno molto belle!
Non voleva essere un saluto particolarmente melodrammatico e sdolcinato e spero di esserci riuscito. Desideravo chiudere con un semplice messaggio, per un'esperienza che è stata bella e "felice" ! Ed è per questo che vi lascio con una citazione di Don Tonino Bello, che ho fatto mia e che porto nel cuore. Questo il mio augurio per tutti voi:
"La vita è una festa, una danza, una gioia. Questa è la verità! Per cui vorrei esortarvi a non sprecarla! Viviamola insieme, perdiamola per gli altri, spezziamola per gli altri! ( Don Tonino Bello)
Maria SS. di Corsignano sia sempre nei nostri cuori!»
Francesco Cassano
Presidente Comitato Feste Patronali 2023-2024 – Giovinazzo
Dream Team = ringrazio Giuseppe Marzella, Alberto De Gennario, Silvia Stufano, Giovanni Martino & Marialuisa Minervini, Tommaso Incantalupo, Raffaella M. Cassano e Michelangelo Cassano, Antonello Lacalamita, Domenico Binetti & il piccolo Andrea, Saverio Marzella, Michele D'ambrosio, Davide Lapiana, Francesco Beltempo, Michele DePalo, Bibi Mastroviti, Vito Renna e Alina Palmiotto, Antonio Calin, Luca Barbone, Donato Fiore, Fedele Castrignano, Francesco Annese, Antonello Volpicella, Gianpaolo Sinesi, Luigi Casamassima, Leo Oscuro, Lorenzo Cannato, Mario Mastropasqua, Michele & Carmela Spadavecchia, Valentina Fiorentino, Dino Mottola, Agostino Picicco, Giuseppe Depergola, Luigi Piscitelli e Gianni Cortese, Vincenzo Marzella e tutti i nostri ragazzi e amici del Gruppo questua Cittadina come Cosimo Picca, Vito Caravella, Michele Giangregorio, Michele Milillo, Andrea Sigismondo, Nicola Galati, Giuseppe Carrieri, Palmo Bologna, Michele Camporeale, Saverio Amorisco, Raffaele Bavaro.
L'ormai ex presidente del Comitato Feste Patronali si accommiata dalla cittadinanza e cede il testimone a Pietro Sifo. Prima di farlo, però, ha voluto ringraziare non solo chi ha fatto parte del suo "dream team", come lo chiama lui e che ha voluto riportare dopo la sua lunga lettera aperta, ma anche chi prenderà le redini di una macchina organizzativa complessa.
Di seguito il suo scritto:
«Colgo l'occasione per scrivere i miei ringraziamenti ed i mie saluti. Mi sembra doveroso a questo punto. Di solito sono breve e conciso, quindi mi perdonerete la lunghezza, come eccezione in questo specifico caso.
Tutte le belle storie e le belle avventure hanno un inizio, uno sviluppo, un'armonia e un equilibrio da mantenere.. e una fine.. e questa non fa eccezione
Sono stati due anni fantastici, carichi di responsabilità, emozioni e opportunità. Servire la nostra patrona Maria SS di Corsignano prima e la comunità giovinazzese poi, per me è stato un onore, un piacere, un privilegio.. e un viaggio pieno di emozioni non da poco!
Dal primo momento nel 2023 fino ad oggi, sono stati giorni intensi e carchi di significato. Non si ha chiara l'importanza di questo ruolo fino a quando non lo si ricopre. E' stato significativo incrociare gli sguardi e le strette di mano dei fedeli e dei concittadini che si preparano alla festa, cosi come cercare di supportare i meno fortunati e i meno giovani, che chiedono semplicemente di esserci: di partecipare e di essere "compresi".
Emozioni continue che arrivano dal presenziare alle cerimonie, alle Sante Messe, dalle strette di mano e dagli abbracci con i fedeli e i malati e i sacerdoti tutti, con chi ti chiede un aiuto o una semplice informazione, dai brividi che arrivano anche in occasione delle firme sui contratti, che sono più il trionfo della fede e della speranza sulla follia di scelte che di razionale e misurato hanno molto poco.
Vorrei che il mio percorso come Presidente, ma soprattutto come Comitato, venisse letto in tre chiavi principali a cui tengo particolarmente: la capacità di includere, di non lasciare indietro nessuno, di dare spazio e un aiuto concreto ai meno fortunati. Di aggregare realtà e gruppi diversi. La capacità di riallacciare e rinvigorire il rapporto tra i fedeli, la comunità tutta e la tradizione della festa; ci siamo concentrati in particolar modo sulle famiglie, i giovani e i bambini, ma senza dimenticare nessuno; perchè secondo noi, le tradizioni hanno un "futuro" e non solo un passato. Non ultimo, un aspetto più intimo e personale, di ognuno di noi .. che è quello religioso.. quello che indica il cammino della fede e dei momenti di preghiera, che abbiamo difeso e mantenuto come saldi punti di riferimento. Abbiamo voluto "essere" e comunicare innovazione nella tradizione perché, come scriveva Oscar Wilde, "la tradizione è un'innovazione ben riuscita".
Mi auguro che le future generazioni facciano tesoro di questo e non diluiscano i valori e le radici in un presente che rischia di essere "afono" e "monocromatico".
Il mio augurio a tutta la cittadinanza e a tutte le comunità locali è di innamorarsi dolcemente della nostra festa, non di un amore morboso, che alle volte acceca e facilita la critica e il giudizio, ma di un amore affettuoso, collaborativo e complice. Spero che ognuno possa capire la passione che spinge e sostiene gli organizzatori, che sacrificano tempo e sudore per il bene comune. Vorrei che si tornasse a "percepire" la festa, come lo facevano le generazioni passate o come chi, ad esempio gli "emigrati" giovinazzesi, giovani e meno giovani, hanno lontano gli affetti e la loro terra e ne sentono la mancanza. Loro ci hanno insegnato tanto ed abbiamo apprezzato la presenza costante e incodizionata al nostro fianco!
Un ringraziamento vivo e sincero a Sua Ecc. Mons Domenico Cornacchia, che con il suo sorriso e la sua fiducia completa ha guidato un giovane di appena 38 anni in questo meraviglioso percorso. Così come ringrazio la vicaria, Don Pietro al principio e poi tutti indistintamente i sacerdoti giovinazzesi, non ultimi Don Luigi, Padre Francesco, Don Andrea, che nella mia nomina hanno dimostrato una scelta coraggiosa e rivoluzionaria, non mancando mai di essere al nostro fianco, di consigliare e di supportarci.
Ancora, non posso non citare il Sindaco Michele Sollecito, gli assessori Cristina Piscitelli e Gaetano Depalo e tutti i membri dell'Amministrazione Comunale. Ci hanno appoggiato e aiutato fin dal principio, credendo e sostenendo il nostro progetto, non solo con le parole ma anche con i fatti. Hanno sposato la nostra visione e senza di loro la buona riuscita della festa, di entrambi gli anni, sarebbe stata impossibile. Ringrazio le Forze dell'Ordine e tutti i dipendenti della "Macchina Pubblica", che permettono lo svolgimento di tutte le manifestazioni in sicurezza, in pulizia, con procedure ben collaudate; le associazioni (tantissime) che ci hanno sostenuto e hanno collaborato con noi durante gli eventi, tra le quali ma non solo: i Figli del Mare, Arci-Tresset, I Nipoti della Nonna, Banda di Giovinazzo, Ass Bassa Musica, Famiglie Sma, Telethon, Caritas, Consulta dello Sport, 2Hands, Touring Juvenatium, Proloco, Comitato della Madonna delle Grazie, ecc...
Un grazie agli organi di stampa e alle testate locali sempre puntuali e presenti, cosi come ai nostri partner, che hanno messo al nostro servizio il loro lavoro e la loro professionalità, per la buona riuscita della festa. Tutti sono stati contenti di far parte di questo team. Nessuno di loro è stato lasciato indietro.
Un ringraziamento doveroso a tutti i donatori, gli sponsor, le attivtà commerciali e le imprese che hanno finanziato e fatto sì che la festa potesse svolgersi. Non dimentichiamo chi ha la compiacenza, la delicatezza e la bontà di prestare il proprio denaro a servizio della comunità, pur non essendo obbligato a farlo... sono stati determinanti e senza di loro non si sarebbe compiuto neanche il primo passo!
Per fortuna sono stati in pochi, ma un importante grazie anche a chi ci ha chiuso la porta in faccia, a chi si è rifiutato di contribuire fattivamente ed economicamente, a chi ha fatto finta di niente o ci ha mentito o argomentato con scuse bislacche... o a chi è stato anche un tantino maleducato e qualche volta ci ha anche criticato. Ci ha dato la forza e la freddezza di capire per cosa e per chi lottare e continuare a lavorare. Il rifiuto ci ha "fortificato" ed è stato fondamentale per il prosieguo.
Forse il più grande e sentito grazie personale, subito dopo quello alla Santissima Maria di Corsignano che ci ha protetto e guidato in questo percorso, va fatto al meraviglioso gruppo che mi ha circondato, mi ha supportato e che ha lavorato duramente per questa festa e per la comunità. Ho avuto l'onore di essere il primo "componente" di un team fatto di persone fantastiche e con talento incredibile. Da Alberto e Giuseppe a Giovanni, Silvia e Tommaso, a Domenico, Saverio e Michele, solo per citarne alcuni. Sono orgoglioso di aver lavorato con loro, di aver investito tempo con loro, trascorso mattine, pomeriggi e serate. Abbiamo lavorato per più di 5000 ore in 2 anni, senza polemiche, né lamenti, con entusiasmo, passione e dedizione. Sempre gratuitamente, sacrificando il privato e le famiglie a beneficio della collettività. Devo ammettere che senza di loro nulla sarebbe accaduto e non ci sarebbe stato nessun tipo di successo. Non sarei andato da nessuna parte. I nomi del "Dream Team" li troverete in calce a questa lettera, perché non vorrei che qualcuno li dimenticasse.
Con affetto, un caro ringraziamento al gruppo del primo Giovinazzo Rock Festival: entusiasti hanno aderito al progetto e sono stati fondamentali per la buona riuscita di tutti i nostri eventi musicali, con la loro allegria e la loro esperienza ci hanno guidato nei meandri della musica!
Un ringraziamento speciale e con il cuore va alla mia e alle nostre famiglie, a mia moglie e mia figlia, che hanno "sopportato" e supportato le nostre continue assenze, non facendo mai pesare nessun momento o criticità sulle nostre coscienze. Cosi come i nostri amici e i nostri cari, che con la loro presenza e i loro sorrisi sono stati linfa vitale. Alle volte è bastata una pacca sulle spalle!
Faccio un grande in bocca al lupo al nuovo presidente Pietro Sifo e al suo team per l'anno che verrà. Consiglio di tener duro e avere fede! Le gratificazioni arriveranno e saranno molto belle!
Non voleva essere un saluto particolarmente melodrammatico e sdolcinato e spero di esserci riuscito. Desideravo chiudere con un semplice messaggio, per un'esperienza che è stata bella e "felice" ! Ed è per questo che vi lascio con una citazione di Don Tonino Bello, che ho fatto mia e che porto nel cuore. Questo il mio augurio per tutti voi:
"La vita è una festa, una danza, una gioia. Questa è la verità! Per cui vorrei esortarvi a non sprecarla! Viviamola insieme, perdiamola per gli altri, spezziamola per gli altri! ( Don Tonino Bello)
Maria SS. di Corsignano sia sempre nei nostri cuori!»
Francesco Cassano
Presidente Comitato Feste Patronali 2023-2024 – Giovinazzo
Dream Team = ringrazio Giuseppe Marzella, Alberto De Gennario, Silvia Stufano, Giovanni Martino & Marialuisa Minervini, Tommaso Incantalupo, Raffaella M. Cassano e Michelangelo Cassano, Antonello Lacalamita, Domenico Binetti & il piccolo Andrea, Saverio Marzella, Michele D'ambrosio, Davide Lapiana, Francesco Beltempo, Michele DePalo, Bibi Mastroviti, Vito Renna e Alina Palmiotto, Antonio Calin, Luca Barbone, Donato Fiore, Fedele Castrignano, Francesco Annese, Antonello Volpicella, Gianpaolo Sinesi, Luigi Casamassima, Leo Oscuro, Lorenzo Cannato, Mario Mastropasqua, Michele & Carmela Spadavecchia, Valentina Fiorentino, Dino Mottola, Agostino Picicco, Giuseppe Depergola, Luigi Piscitelli e Gianni Cortese, Vincenzo Marzella e tutti i nostri ragazzi e amici del Gruppo questua Cittadina come Cosimo Picca, Vito Caravella, Michele Giangregorio, Michele Milillo, Andrea Sigismondo, Nicola Galati, Giuseppe Carrieri, Palmo Bologna, Michele Camporeale, Saverio Amorisco, Raffaele Bavaro.